
Poesie sull’estate: le più belle parole degli scrittori
Quali sono le più belle poesie sull’estate? Nel giorno del solstizio d’estate vediamo una selezione dei componimenti più belli scritti dagli autori sulla stagione più calda dell’anno.
Vuoi iniziare un libro di poesie e non sai quale autore scegliere? Sei appassionato di tutta la storia della poesia e hai voglia di qualche nuovo verso? Allora, spulcia tra le recensioni di sololibri.net, scegli quella che ti conquista di più e torna a farti cullare dalle rime delle più belle poesie di sempre.
Questa sezione racchiude anche le parafrasi e analisi di singole poesie, dalle classiche alle contemporanee, sia italiane che straniere, di numerosi autori che hanno segnato la storia della letteratura in versi.
Volete dire la vostra su un libro di poesie già recensito? Lasciate il vostro commento e recensione nell’apposita area in fondo ad ogni pagina.
Poesie sull’estate: le più belle parole degli scrittori
Quali sono le più belle poesie sull’estate? Nel giorno del solstizio d’estate vediamo una selezione dei componimenti più belli scritti dagli autori sulla stagione più calda dell’anno.
“Il serpente che danza” di Charles Baudelaire: significato e analisi della poesia
Scoperta dichiarazione d’amore e inno a una bellezza tutta terrena “Il serpente che danza” è uno dei più celebri componimenti di Charles Baudelaire: il poeta esalta qui la ipnotica e sensuale fisicità della ballerina creola Jeanne Duval.
“La locanda”, la poesia di Rumi sull’incontro con l’altro
“La locanda” è una poesia di Gialal ad-Din Rumi, poeta persiano del milleduecento, e nonostante sia stata scritta secoli fa il suo messaggio è ancora attualissimo.
Considerando la vita come una locanda, i suoi versi ci invitano ad accogliere l’altro, anche a discapito della possibile devastazione che questo comporterà, e ci illumina sull’importanza di provare gratitudine nei confronti della nostra stessa esistenza, sempre.
Perché riscoprire il poeta Ferruccio Benzoni, a 28 anni dalla morte
Nell’anniversario della sua morte, immergiamoci in un ricordo del poeta romagnolo Ferruccio Benzoni a quasi trent’anni dalla sua scomparsa, sillabando e rievocando, mediante i suoi versi dettati da una periferia prossima e remota della coscienza e della memoria e colmi di ludica e lucida chiaroveggenza, una stagione significativa e irripetibile della poesia italiana contemporanea.
“Non ti chiederò”, la poesia di Frida Kahlo sui doni spontanei dell’amore
Con “Non ti chiederò”, la pittrice messicana Frida Kahlo mostra l’importanza della spontaneità nell’amore; inutile, ci dice, richiedere alla persona amata le attenzioni che dovrebbe concederci fin da subito.
La poesia veicola questo messaggio attraverso un sapiente uso di immagini e figure retoriche; vediamone insieme il testo, l’analisi e il commento.
Affondo blu di Maria Emanuela Bianchi
Ensemble, 2025 - Una silloge di poesie prevalentemente molto semplici ed essenziali, che hanno l’intento di portarti in riflessioni profonde, in parole che bisogna indagare in collaborazione con l’autrice e poetessa.
Prima morte. Il Cantico delle creature in carcere di Asia Vaudo e Allegra Franciosi
Ignazio Pappalardo Editore, 2025 - Un prezioso volume che raccoglie le esperienze di reclusi in alcune carceri italiane espresse in poesia sotto la guida appassionata e generosa di due giovani insegnanti.
La luce imperfetta di Patrizia Bambini
Puntoacapo collezione letteraria, 2023 - Versi che possiedono come un’urgenza per nuovo amore, ma che in realtà analizzano sentimenti che si sono già provati nel passato e che non sembriamo in grado di cancellare.
Chi era Chiara Matraini, la poetessa rinascimentale simbolo di libertà
Animo nobile benché di origine borghese, donna moderna, organizzatrice di cultura e poetessa: Chiara Matraini fu la quintessenza dello spirito rinascimentale, una scrittrice capace di contrastare una società fortemente repressiva nei confronti delle donne fino a trasformarsi in un lampante esempio di libertà.
Scopriamo insieme la vita e le opere di questa figura ingiustamente dimenticata.
“Italy”, il poemetto di Giovanni Pascoli sull’emigrazione italiana negli Stati Uniti
“Italy” è un lungo poemetto di Giovanni Pascoli, ultimato nel 1904 dopo un’elaborazione piuttosto complessa e articolata, dove il poeta affronta argomenti e questioni della sua contemporaneità intorno al tema drammatico dell’emigrazione. Con questi versi, infatti, siamo di fronte a un affresco dell’Italia di inizio ventesimo secolo, realizzato da una delle penne più acute e sensibili dell’epoca.
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