La letteratura è ricca di proiezioni di futuri al negativo, in cui il rapporto tra progresso, storia, umanità ed evoluzione ha dato risultati devastanti, cupi, rovesciati. I romanzi distopici raccontano di mondi nuovi e mondi sommersi, mondi in cui i libri bruciano, le donne fertili sono schiavi apparati riproduttivi e la violenza è quotidiana e inaudita. Non solo: sono accomunati dallo spirito di ribellione, lotta e sovversione dei loro protagonisti nei confronti dell’ordine imposto.
Quali titoli andrebbero letti? Shortlist.com ha stilato un elenco di venti libri distopici che ogni lettore dovrebbe conoscere: alcuni sono grandi classici, altri romanzi che negli ultimi anni hanno riscosso un notevole successo di critica e di vendite. Scopriamo insieme di quali libri si tratta.
I 20 libri distopici da leggere
La lista di Shortlist non è una classifica, ma un semplice elenco di venti titoli che andrebbero letti se siete appassionati di letteratura distopica o se volete conoscerla. Insomma: l’ordine con cui compaiono i testi non comporta alcuna preferenza o alcun giudizio.
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1984, George Orwell (Mondadori, 2016)
Il futuro prossimo di Orwell (che per noi è ormai un passato neanche più così prossimo) prevedeva un onnisciente Grande Fratello al vertice del potere e un Ministero con il compito di censurare qualsiasi cosa fosse non in linea con la versione ufficiale della politica e della storia, alterando i documenti e riducendo la possibilità di comunicare.
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Il mondo nuovo, Aldous Huxley (Mondadori, 2016)
Ogni aspetto della vita nel mondo nuovo è pianificato, tutto viene sacrificato alla produzione e al progresso: non esistono la famiglia né l’amore, non esistono arte e cultura, non esistono neppure scienza e religione. Il benessere fisico e mentale dei cittadini è garantito dalla soma, una droga euforizzante e antidepressiva.
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Fahrenheit 451, Ray Bradbury (Mondadori, 2016)
I pompieri di Ray Bradbury non spengono gli incendi: li appiccano. In un mondo in cui la lettura è vietata, il loro compito è quello di fare irruzione in casa dei sovversivi e bruciare i loro libri.
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Noi, Yeevgeny Zamjatin (Mondadori, 2018)
È il romanzo che ha ispirato 1984, considerato dalla critica il capostipite di tutte le distopie novecentesche. Ambientato alla fine del terzo millennio, Noi vede un’umanità ipercontrollata e ipermeccanicizzata, in cui gli individui non hanno un nome ma sono semplicemente alfanumeri.
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La macchina del tempo, H.G. Wells (Einaudi, 2019)
802701: in quest’anno lontanissimo il mondo è diviso in due razze umane. Da un lato ci sono gli Eloj, delicati e pacifici, dall’altro i Morlock, ripugnanti abitanti dei sotterranei. Ancora più lontano nel tempo, l’umanità è un popolo di crostacei aggressivi e affamati.
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Il racconto dell’ancella, Margaret Atwood (Ponte alle Grazie, 2019)
La Repubblica di Galaad, sorta negli Stati Uniti devastati dalle radiazioni, deve il suo potere alla guerra e al ferreo controllo del corpo femminile: le poche donne fertili rimaste (le ancelle) devono mettere il proprio apparato riproduttore al servizio dell’élite dominante.
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La strada, Cormac McCarthy (Einaudi, 2014)
Ne abbiamo già parlato quando abbiamo scritto del rapporto tra padre e figlio in letteratura, ma La strada è anzitutto un romanzo distopico. Una catastrofe ha trasformato il mondo in un luogo cupo, in cui i sopravvissuti cedono alla legge del più forte. Un uomo e suo figlio percorrono una strada americana spingendo un carrello in cui costantemente ammucchiano le proprie ricchezze (qualcosa da mangiare, una coperta, una tela cerata).
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La fattoria degli animali, George Orwell (Mondadori, 2016)
"Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali degli altri". Se per 1984 resta storico il "2+2=5", questa citazione è sicuramente la più diffusa del secondo titolo di George Orwell in elenco. Stanchi degli esseri umani, gli animali decidono di ribellarsi e dare vita a una nuova comunità autogestita basata sull’uguaglianza. Ben presto, però, si riaprono nuove stratificazioni sociali e i maiali, con astuzia, cupidigia e prepotenza, si ritrovano a ricoprire ruoli di potere.
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Ma gli androidi sognano pecore elettriche?, Philip K. Dick (Fanucci, 2020)
Blade Runner vi suona forse più familiare: questo è il romanzo di Philip Dick da cui è stato tratto il film di Ridley Scott. Stravolta da una guerra nucleare, la terra è un pianeta post-apocalittico da cui gli uomini sono in gran parte fuggiti.
Se avete amato il film, leggere il libro potrebbe riservare qualche sorpresa che non sospettate.
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Arancia meccanica, Anthony Burgess (Einaudi, 2014)
Stanley Kubrick ha tratto da questo romanzo un film notissimo. Il mondo distopico creato da Burgess è un mondo violentissimo, in cui ragazzini si drogano, stuprano e uccidono per puro divertimento e il carcere è tutto fuorché un tentativo di recuperare l’innocenza perduta.
Una curiosità: a differenza della versione diffusa negli Stati Uniti, in Italia il romanzo ha un capitolo finale in più.
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L’ombra dello scorpione, Stephen King (Bompiani, 2017)
Un morbo sfuggito dal laboratorio distrugge il 99% della popolazione mondiale. Per i pochi sopravvissuti si apre una guerra spietata tra chi ha scelto di seguire il Bene e chi invece ha scelto il Male.
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I trasfigurati, John Wyndham (BEAT, 2015)
Un disastro atomico ha devastato la terra: David cresce in una comunità ordinata e osservante; Sophie è una piccola mutante che lo costringerà a rinnegare i dettami paterni e a scoprire chi è realmente.
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Il mondo sommerso, J.G. Ballard (Feltrinelli, 2015)
Il mondo dipinto da Ballard nel 1962 è un mondo irrimediabilmente cambiato dal riscaldamento globale, in cui le principali città europee e americane giacciono sommerse in lagune tropicali.
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La ragazza meccanica, Paolo Bacigalupi (Multiplayer edizioni, 2014)
Pubblicato per la prima volta nel 2009, il romanzo presenta un mondo in cui le catastrofi sono ormai una consuetudine. Il riscaldamento globale ha causato un imponente innalzamento del livello del mare e la biotecnologia regna sovrana.
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Hunger Games, Suzanne Collins (Mondadori, 2015)
La trilogia di Hunger Games è diventata nel giro di poco un successo globale, anche grazie alle trasposizioni cinematografiche. Collins esaspera la competizione: vincere significa fama e ricchezza, ma comporta scegliere tra l’amore e la sopravvivenza, e perdere significa morire.
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The giver. Il donatore, Lois Lowry (Giunti, 2014)
Niente guerre, differenze sociali o sofferenze; niente dolore fisico o psicologico, niente impulsi, niente passioni: tutto è controllato dal governo, persino la composizione delle unità familiari e il lavoro svolto da ciascuna persona.
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I figli degli uomini, P.D. James (Mondadori, 1999)
Se nel 2021 l’umanità dovesse essere in pericolo? Sono venticinque anni che gli uomini hanno smesso di riprodursi: come dare un futuro al mondo? Forse conoscerete il film di Alfonso Cuarón tratto dal romanzo, ma a differenza della pellicola il libro si giostra tra molteplici punti di vista.
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Battle royale, Koushun Takami (Mondadori, 2016)
Ogni anno una classe di quindicenni, convinta di recarsi in gita di istruzione, viene narcotizzata e intrappolata su un’isola deserta. Da qui parte un gioco dallo scopo terribile: uccidersi a vicenda, finché non resterà che un solo ragazzo.
Il bianco e il nero, Malorie Blackman (Rizzoli, 2013)
Evolutasi quando la Pangea era ancora intatta, l’umanità è ben diversa da quella che conosciamo: il popolo africano ha guadagnato un netto vantaggio tecnologico e organizzativo nei confronti degli europei, inferiori e schiavi.
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Tutti a Zanzibar, John Brunner (Mondadori, 1968)
Un romanzo scritto negli anni Sessanta ma attualissimo, in cui la Terra è sovrappopolata, le mosse politiche decise da continui assassinii e le persone cercano di placare vulcani che eruttano con l’incenso.
Avete letto alcuni di questi romanzi? Pensate che vada aggiunto qualcosa all’elenco di Shortlist? Fatecelo sapere nei commenti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Romanzi distopici: i libri da leggere
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Ottima carrellata di titoli per il genere distopico, complimenti! Grandi classici e new entry in un’unico articolo, passando per i più famosi e lasciando spazio anche ai meno conosciuti.
Molti di questi hanno generato fortunate serie televisive e film, altri pellicole meno popolari ma altrettanto di qualità come Equilibrium interpretato da Christian Bale.
Ci son molti titoli, alcuni sconfinano nella fantascienza, di sicuro includerei “Il Signore delle Mosche” di Golding, “Cecità” di Saramago, “V per Vendetta” di More, “ragazze Elettriche” di Aldermann, “Anna” di Ammaniti.
In quanto autrice emergente di un romanzo distopico di tipo post apocalittico, intitolato “Gravità Inversa”, spero che possa essere di ispirazione per nuove storie di questo affascinante filone letterario!
Grazie per questo raffinato lavoro di raccolta!