Oggi, giovedì 30 marzo 2023, presso la Camera di Commercio di Roma nella Sala del Tempio di Adriano (ora rinominata secondo il nome ufficiale di Sala del Tempio di Vibia Sabina e di Adriano) è stata resa nota l’attesa dozzina della 77esima edizione del Premio Strega.
Degli 80 libri presentati (record assoluto quest’anno), che comprendevano opere di narrativa, romanzi, racconti, autobiografie, ne sono stati selezionati 12 secondo l’insindacabile giudizio della giuria.
All’annuncio della dozzina quest’anno si sono aggiunti i 5 titoli finalisti della decima edizione del Premio Strega Europeo.
L’immagine che accompagnerà la LXXVII edizione del Premio Strega è stata realizzata da Elisa Seitzinger. Protagonista dell’edizione di quest’anno – dichiara l’artista – è una strega ispirata alla figura di Ecate, signora della magia e degli incantesimi. Divinità psicopompa, in grado di viaggiare liberamente tra mondo reale, degli dei e regno dei morti, come una musa letteraria che ispira scrittrici e scrittori, come la Madonna del parto di Piero della Francesca, dalla cui chioma escono i dodici libri finalisti del Premio Strega 2023.
Come ha osservato il direttore della Fondazione Bellonci, Stefano Petrocchi, i numeri dei libri presentati al Premio Strega salgono di anno in anno con un evidente raddoppio: nell’ultimo periodo si è registrato un significativo aumento di editori che si sono affacciati al premio per la prima volta, questo ha dimostrato che il Premio mette al centro e impreziosisce l’elemento della bibliodiversità.
La proclamazione della cinquina finalista si svolgerà il prossimo 7 giugno presso il Teatro Romano di Benevento alla presenza dei dodici candidati e del pubblico. L’elezione del vincitore si terrà invece giovedì 6 luglio 2023 al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, a Roma.
La dozzina del Premio Strega 2023
I romanzi selezionati, come osserva la presidente del comitato direttivo del Premio Melania G. Mazzucco durante la conferenza stampa, stanno ridefinendo l’idea di “narrativa” che ora è molto ampia e diversificata: i romanzi e i racconti non sono più il genere prevalente, ma sono insidiati dall’autofiction, il genere autobiografico o biografico, fiction, non fiction e memorie.
L’anno scorso si accennava alla pandemia di Covid-19 e alle sue conseguenze, adesso - osserva Melania Mazzucco - si è abbattuta sui libri l’onda lunga dello shock post-stress, la maggior parte si scrivono nel segno del trauma.
I leitmotiv sono la morte, la perdita, la malattia e l’elaborazione del lutto. L’ospedale è lo spazio narrativo ricorrente, questa tendenza è comune sia della prosa che della poesia.
Corpo dell’individuo e paesaggio della nazione sono ugualmente minacciati dalla rovina e dal ritorno prepotente della natura inselvatichita e vendicativa come gli uomini che la trascurano e la violentano. Centrali le guerre civili europee, come la Bosnia e L’Ucraina, e le riscritture delle vite altrui in forma di romanzo biografico sia disteso che frammentario.
In contrasto con la massiccia presenza nelle librerie trovano poco spazio i gialli, i thriller e i romanzi storici. In compenso la famiglia è sempre il nucleo incandescente delle storie, ma i genitori ora non sono più un baluardo, non sanno più proteggere dagli urti della vita.
L’Italia ritratta in questi libri, conclude Melania G. Mazzucco, è un paese ferito e abbandonato, ma la scrittura si propone come “medicina” e cura, la letteratura come paradigma di salvezza.
Scopriamo dunque l’attesa dozzina del più prestigioso premio letterario nazionale.
1. Silvia Ballestra La Sibilla. Vita di Joyce Lussu (Laterza), presentato da Giuseppe Antonelli
La Sibilla. Vita di Joyce Lussu è una biografia narrata, non romanzata, la vita di una donna che ha attraversato tutto il Novecento da protagonista. Joyce Lussu rappresenta un modello di donna fortemente impegnata: una vita che in realtà racchiude molte vite.
La Sibilla. Vita di Joyce Lussu
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2. Maria Grazia Calandrone Dove non mi hai portata (Einaudi), presentato da Franco Buffoni
Un libro di amore e morte, un libro che nasce da un vuoto e cerca di trasformare questo vuoto in letteratura e amore. La storia dei genitori biologici dell’autrice, Maria Grazia Calandrone, ma anche la storia dei cambiamenti italiani degli anni Sessanta. Attraverso le parole scritte Maria Grazia Calandrone cerca di ridare voce a sua madre, Lucia, in un libro che è soprattutto un grande atto d’amore.
Dove non mi hai portata. Mia madre, un caso di cronaca
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3. Andrea Canobbio La traversata notturna (La nave di Teseo), presentato da Elisabetta Rasy
La ricerca della vita dei genitori dell’autore che si sposarono nel 1946 a Torino. Il protagonista è il padre ingegnere che contribuì alla ricostruzione dell’Italia. Quest’uomo forte e tenace si ammala di depressione, questo viaggio letterario dell’autore è un tentativo di riappropriarsi della dimensione della famiglia felice, una possibilità perduta.
La traversata notturna
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4. Ada d’Adamo, Come d’aria (Elliot), presentato da Elena Stancanelli
Come d’aria di Ada d’Adamo è un libro pieno di emozione che ti spacca il cuore. La storia di una madre e di una figlia che soffre di una grave disabilità. La madre nel portare avanti questa relazione con la figlia poi si è anche ammalata. Un romanzo che parla a tutti noi, alle nostre fragilità, con il coraggio di una persona che rispetto a quello che le è accaduto è molto arrabbiata ma anche molto potente.
Come d'aria
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5. Gian Marco Griffi Ferrovie del messico (Laurana Editore), presentato da Alessandro Barbero
La storia di un milite della guardia ferroviaria repubblicana di Asti che un giorno riceve il compito di realizzare una mappa del Messico. Da qui inizia un’Odissea picaresca, la storia di Cecco Magetti si intreccerà con la guerra civile del 1843 e con molti altri protagonisti.
Ferrovie del Messico
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6. Vincenzo Latronico Le perfezioni (Bompiani), presentato da Simonetta Sciandivasci
Un romanzo nato come la riscrittura de Le cose di Georges Perec che tuttavia vuole raccontare l’impatto dei social network sulle nostre vite attraverso la vita di una coppia che vive a Berlino. Come cambia di conseguenza il nostro panorama interiore? Secondo Latronico crea un nuovo tipo di infelicità.
Le perfezioni
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7. Romana Petri Rubare la notte (Mondadori), presentato da Teresa Ciabatti
Rubare la notte, ispirato al titolo di un testo dello stesso scrittore Volo di notte, narra la biografia di Antoine de Saint-Exupéry, un grandissimo scrittore, creatore di un nuovo umanesimo e l’inventore di un nuovo tipo di coraggio che è quello votato a compiere il proprio dovere. Un uomo poi fagocitato dal suo Piccolo Principe.
Rubare la notte
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8. Rosella Postorino Mi limitavo ad amare te (Feltrinelli), presentato da Nicola La Gioia
La storia di tre ragazzini che nel 1922 partono da Sarajevo per sfuggire alle bombe della guerra e giungono in Italia. L’idea del romanzo parte dalla lettura di un articolo che parlava di bambini profughi che si sono salvati dalla guerra ma hanno perso tutto ciò che era il loro mondo. Una storia di guerra e di sradicamento, che parla della separazione come condizione inevitabile dell’esistenza dell’essere umano.
Mi limitavo ad amare te
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9. Igiaba Scego, Cassandra a Mogadiscio (Bompiani), presentato da Jumpa Lahiri
Cassandra a Mogadiscio è un libro autobiografico scritto in prima persona dall’autrice di origine somala. Questo libro è anche un dialogo tra due paesi che hanno avuto una storia comune, violenta, difficile. La guerra in Somalia è durata più di trent’anni e
Il libro è anche un inno d’amore per la lingua italiana, un lavoro sul plurilinguismo: l’italiano, che è stato lingua coloniale e ora è lingua degli affetti, e ora dialoga con il somalo e crea un lessico familiare.
Cassandra a Mogadiscio
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10. Andrea Tarabbia Il continente bianco (Bollati Boringhieri), presentato da Daria Bignardi
Il libro parte da un racconto di Goffredo Parise e narra la storia di Marcello Croce, protagonista di L’odore nel sangue. Narra la penetrazione del fascismo nell’Italia di oggi attraverso il racconto di un triangolo amoroso.
Tarabbia in Continente bianco prova a scrivere ciò che Parise non ha voluto vedere o forse non ha potuto scrivere proprio perché l’aveva visto.
Il continente bianco
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11. Maddalena Vaglio Tanet Tornare dal bosco (Marsilio), presentato da Lia Levi
Tornare dal bosco è una storia di una maestra che in un giorno del 1970 esce di casa per andare a scuola e a scuola non arriva mai perché scompare. Si nasconde in un bosco ed è attraversata da ricordi, allucinazioni, fantasmi.
Una storia che parla di lutto, di senso di colpa ma anche della possibilità, seppur esitante, di dare il proprio assenso alla vita. Il libro è ispirato a una storia vera, che chiama l’autrice sin da quando era ragazzina.
Tornare dal bosco
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12. Carmen Verde Una minima infelicità (Neri Pozza), presentato da Leonardo Colombati
Una minima infelicità narra la storia di Annetta, una donna destinata a restare piccola di statura. La protagonista crederà di essere lei, con il suo corpo minuto, la responsabile dell’infelicità di sua madre. Una storia breve incentrata sulla “piccolezza”, che narra del vuoto che spesso nelle foto sovrasta l’immagini delle persone piccole. L’autrice si è prefissa attraverso la scrittura di dare un senso a quel vuoto, perché la letteratura rende invisibili le cose invisibili.
Una minima infelicità
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Premio Strega 2023: ecco i 12 libri candidati
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