Li usiamo nel parlato quotidianamente, ma cosa sono i modi di dire? Quando si usano? Quali sono i modi di dire più conosciuti in italiano? Oggi lo scopriamo insieme. Di modi di dire ne esistono a bizzeffe: da "essere un Cerbero" a "essere al verde", da "vuotare il sacco" ad "abbassare la cresta". Sono espressioni talmente comuni che a volte non ci rendiamo neanche conto di usarle. Un modo di dire in grammatica si chiama tecnicamente locuzione o espressione idiomatica. Si tratta di una frase che non può trarre il suo significato dalla combinazione lessicale delle parti del discorso, ma che ha senso grazie all’interpretazione che i parlanti sono abituati a trarne. Infatti i modi di dire sono tipici di ogni lingua, perché legati alla lingua stessa e alla cultura del Paese. Per capirci, i modi di dire italiani non sono gli stessi dei modi di dire in inglese e infatti quando occorre tradurre un modo di dire da una lingua all’altra è impossibile pensare a una traduzione letterale.
Sull’Enciclopedia Treccani leggiamo che un modo di dire:
"generalmente un’espressione convenzionale, caratterizzata dall’abbinamento di un significante fisso (poco o niente affatto modificabile) a un significato non composizionale (Casadei 1994: 61; Casadei 1995a: 335; Cacciari & Glucksberg 1995: 43), cioè non prevedibile a partire dai significati dei suoi componenti."
Sembra molto complesso ma in realtà è davvero semplice: i modi di dire sono delle espressioni che non avrebbero senso se si desse alle parole che le compongono il loro significato letterale: prendiamo a esempio l’espressione "essere un Cerbero". Cosa significherebbe questa frase se la analizzassimo alla lettera? Nulla. Essere un cane? Essere un Cerbero qualunque? Diventare qualcosa di diverso da noi? No. Semplicemente l’insieme di queste parole assume un significato traslato e metaforico. "Essere un Cerbero" infatti significa comportarsi molto rigorosamente e severamente, come Cerbero, mitologico cane a tre teste che sorvegliava l’ingresso del mondo dei morti e impediva a viventi e anime di finire nel posto sbagliato.
Allo stesso modo "essere al verde" non significa né diventare verdi né trovarsi davanti a un semaforo verde o a un campo d’erba. Si tratta di un’espressione che significa non avere più denaro, essere completamente senza un soldo.
"Vuotare il sacco" chiaramente non in senso letterale significa dire tutta la verità, mentre "alzare la cresta" vuol dire diventare arroganti e avere pretese prepotenti.
I modi di dire in italiano sono davvero numerosi, pensate che esiste addirittura il Dizionario dei modi di dire della lingua italiana, di Monica Quartu e Elena Rossi edito da Hoepli.
Vediamo insieme altri esempi di modi di dire in italiano.
Modi di dire: ecco i più conosciuti in italiano
Ecco qui un breve elenco di alcuni dei modi di dire più conosciuti in italiano disposti in ordine alfabetico e accompagnati da una breve definizione. Cliccando su alcuni di essi potrete leggere approfondite spiegazioni di origini e significati.
A:
Abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno!: di già che si ha fatto tanto, si può fare un ultimo sforzo in più.
A buon rendere: (nell’accettare un favore) con l’intenzione di poter ricambiare presto.
Acqua in bocca: (se usato come esortazione) invito a mantenere un segreto.
A cuore aperto: sinceramente
Adagiarsi sugli allori: non fare nulla accontentandosi di quanto si è già fatto, crogiolarsi nel ricordo di gioie ormai passate
Agire dietro le quinte: manovrare qualcosa o qualcuno di nascosto
À gogo: a profusione
A grandi linee: sommariamente
Allevare una serpe in seno: fare del bene a chi in futuro sarà una minaccia
Alzare bandiera bianca: arrendersi
Alzare la cresta: atteggiarsi in modo orgoglioso
Alzare le mani: picchiare qualcuno
Anche l’occhio vuole la sua parte: anche l’aspetto estetico delle cose è importante
Andare a genio: piacere
Andare a gonfie vele: procedere benissimo
Andarci coi piedi di piombo: fare qualcosa con estrema precauzione
Andarsene con la coda tra le gambe: scappare umiliati
Andare a Canossa: subire un’umiliazione
Andare in fumo: di qualcosa fallito, distrutto o esaurito
A occhio e croce: più o meno
Aprire gli occhi: rendersi conto
Arrampicarsi sugli specchi: cercare scuse che non reggono
Aspettare Godot: continuare ad aspettare qualcosa che sembra imminente e che non arriva mai
Attaccare bottone: iniziare a parlare
Avere il coltello dalla parte del manico: avere in pugno
Avere la coda di paglia: discolparsi senza essere accusati per timore di essere scoperti
Avere la faccia tosta: non vergognarsi di fare qualcosa
Avere la luna storta: essere di intrattabili, di cativo umore
Avere la pelle dura: resistere alle disgrazie e agli acciacchi
Avere le gambe che fanno giacomo giacomo: avere le ginocchia che tremano
Avere molte frecce al proprio arco: disporre di molte risorse per raggiungere un dato obiettivo
Avere qualcosa sulla punta della lingua: non riuscire a trattenersi dal dire qualcosa
Avere una marcia in più: essere più bravi di altri
Avere un asso nella manica: avere una soluzione segreta
Avere un diavolo per capello: essere arrabbiati
Aver voce in capitolo: avere diritto di parola su una questione
B:
Battere cassa: riscuotere
Battere la fiacca: oziare
Bollire in pentola: di qualcosa che si sta preparando all’oscuro di altri
Bruciare le tappe: raggiungere un obiettivo prima del previsto
C:
Cadere a fagiolo: capitare al momento giusto
Cadere dalle nuvole: scoprire all’improvviso qualcosa di già chiaro a tutti
Cadere sempre in piedi: sapersela cavare bene in situazioni negative
Cadere tra le braccia di Morfeo: addormentarsi
Calzare a pennello: stare bene
Cambiare le carte in tavola: cambiare all’improvviso affermazioni, regole e comportamenti
Camminare sulle uova: trovarsi in una situazione delicata e scomoda
Cascare dal pero: restare stupiti da qualcosa
Cercare il pelo nell’uovo: cercare con meticolosità anche le imperfezioni più piccole
Cercare un ago nel pagliaio: cercare qualcosa impossibile da trovare
Chiodo scaccia chiodo: di qualcosa di nuovo (positivo o negativo) che sostituisce il precedente
Cogliere con le mani nel sacco: sorprendere qualcuno mentre fa qualcosa che non andrebbe fatto
Cogliere la palla al balzo: approfittare di un’occasione
Come un elefante in una cristalleria: essere poco attento o poco delicato, rischiare di fare continuamente danni
Conoscere i propri polli: sapere tutto di con chi si ha a che fare
Contare come il due di picche/di briscola: non valere nulla
D:
Da che pulpito vien la predica: riferito a chi dà consigli totalmente contrari al suo modo d’agire
Dalla padella alla brace: scivolare da una situazione negativa a una ancora peggiore
Dalle stelle alle stalle: cadere da una situazione positiva a una negativa
Dare del filo da torcere: ostacolare
Dare di volta il cervello: impazzire
Dare i numeri: dire cose insensate
Dare nell’occhio: attirare l’attenzione
Dare un colpo al cerchio e uno alla botte: comportarsi in modo da non scontentare nessuno
Darla a bere: ingannare
Darsela a gambe: scappare
Darsi la zappa sui piedi: fare per sbaglio qualcosa che va a proprio svantaggio
Detto, fatto: di qualcosa che si esegue immediatamente
Difendere qualcosa con i denti: difendere fino alla fine, con accanimento
Dormire tra due guanciali: sentirsi sicuri
E:
Entrare da un orecchio e uscire dall’altro: quando si ignora ciò che si ascolta
Essere a cavallo: essere a buon punto per raggiungere qualcosa
Essere agli sgoccioli: essere al termine di qualcosa
Essere al settimo cielo: essere felicissimi
Essere al verde: non avere un soldo
Essere alla frutta: essere senza forse
Essere come cane e gatto: litigare di continuo
Essere come il prezzemolo: essere ovunque
Essere come un libro aperto: non avere segreti per qualcuno
Essere culo e camicia: essere sempre insieme
Essere felice come una Pasqua: essere contentissimo
Essere il cavallo di battaglia: essere il punto di forza
Essere il pomo della discordia: essere il motivo del disaccordo
Essere in alto mare: essere lontani dall’obiettivo
Essere in gamba: essere bravi, avere ottime capacità
Essere in una botte di ferro: essere al sicuro
Essere in vena: sentirsi di
Essere la ciliegina sulla torta: completare qualcosa
Essere la pecora nera: essere l’unico in un gruppo o in un ambiente ad andare controcorrente
Essere nel letto di Procuste: doversi adattare a una situazione dolorosa e difficile
Essere nella fossa dei leoni: trovarsi in una situazione sfavorevole
Essere tra i piedi: essere di impiccio
Essere un altro paio di maniche: essere tutta un’altra cosa
Essere un bastian contrario: essere sempre in disaccordo
Essere un cerbero: essere spaventosamente severi
Essere un chiodo fisso: essere un pensiero costante
Essere una chimera: essere un’illusione irrealizzabile
Essere una frana: essere negato a fare qualcosa
Essere una palla al piede: essere un peso
F:
Facile come bere un bicchiere d’acqua: semplicissimo
Far rizzare i capelli: spaventare
Far venire il latte alle ginocchia: essere noioso e insopportabile
Farci il callo: abituarsi
Fare a scaricabarile: addossarsi colpe a vicenda
Fare baracca e burattini: piantare in asso ogni cosa
Fare cappotto: vincere in modo clamoroso
Fare di necessità virtù: adeguarsi alle avversità e ricavarne il meglio
Fare di tutta l’erba un fascio: mettere tutto sullo stesso piano, non fare distinzioni
Farne di tutti i colori: combinare mille guai
Fare i conti in tasca: scoprire o supporre in modo maleducato la disponibilità economica altrui
Fare i conti senza l’oste: prendere decisioni affrettate senza tener conto la volontà di chi conta
Fare il buono e il cattivo tempo: avere talmente tanto potere da detereminare qualsiasi situazione
Fare il cascamorto: corteggiare
Fare il diavolo a quattro: fare estrema confusione
Fare il doppiogioco: schierarsi contemporaneamente su due fronti opposti
Fare la figura del baccalà: fare la figura dello stupido
Fare la fine del topo: cadere in trappola e morire
Fare mente locale: riflettere per riordinare le idee su qualcosa
Fare pelo e contropelo: criticare severamente
Fare piazza pulita: liberare completamente
Fare tabula rasa: dimennticare o eliminare tutto
Fare un buco nell’acqua: fallire
Fare un nodo al fazzoletto: segnarsi qualcosa per non dimenticarlo
Fare un patto col diavolo: fare qualsiasi cosa pur di ottenere ciò che si vuole
Fare un salto nel buio: intraprendere un’iniziativa senza sapere a cosa si va incontro
Fare una filippica: pronunciare un’invettiva contro qualcuno
Farla franca: scamparla
Farne di cotte e di crude: combinarne di ogni
Farsene una ragione: accettare qualcosa di negativo
Farsi beffa di qualcuno: prendere in giro
Fatto coi piedi: fatto male
Fuggire a gambe levate: in fretta e furia
G:
Gambe in spalla: invito a fuggire
Gatta da pelare: un problema da risolvere
Gettare alle ortiche (o al vento): buttar via, sprecare
Gettare fumo negli occhi: illudere
Gettare la spugna: arrenddersi
Gettare paglia sul fuoco: intensificare un conflitto
Gridare al lupo: chiedere aiuto senza motivo
Guardare dall’alto in basso: sentirsi superiori
I:
I conti non tornano: di un ragionamento che non convince
Il dado è tratto: di una decisione ormai presa
Il gioco non vale la candela: di un risultato che ha richiesto sacrifici e sforzi eccessivi
In bocca al lupo: buona fortuna
In un batter d’occhio: in un attimo
Ingoiare il rospo: essere costretti a sopportare una situazione spiacevole
L:
La classe non è acqua: la classe è una qualità rara
La gallina dalle uova d’oro: qualcosa di redditizio
Lacrime di coccodrillo: lacrime finte
Lasciare a desiderare: non soddisfare
Lasciarci le penne: morire
Lasciar cuocere qualcuno nel suo brodo: lasciare che qualcuno si arrangi da solo
Lavarsene le mani: togliersene la responsabilità
Leccarsi i baffi: gustare o pregustare un cibo
Leccare i piedi: adulare
Legarsela al dito: non dimenticare (solitamente un torto)
Levare le tende: andarsene
Levarsi un dente: togliersi un pensiero fastidioso
Liscio come l’olio: calmo o senza intoppi
M:
Mandare all’aria (o a monte): mandare in rovina, far fallire qualcosa
Mangiare come un uccellino: mangiare pochissimo
Mangiare la foglia: saper leggeere tra le righe, capire in anticipo
Mangiarsi vivo qualcuno: aggredire con veemenza
Menare il can per l’aia: non arrivare mai al dunque
Mettere a ferro e fuoco: distruggere
Mettere alle corde (o alle strette): non lasciare possibilità di scelta
Mettere i puntini sulle i: essere puntigliosi
Mettere il bastone tra le ruote: ostacolare
Mettere in cattiva luce: parlare negativamente di qualcuno
Mettere in croce: tormentare
Mettere la pulce nell’orecchio: insinuare il dubbio
Mettere nero su bianco: dire chiaramente
Mettere troppa carne al fuoco: dedicarsi a troppe attivit contemporaneamente
Metterci lo zampino: intromettersi
Metterci una croce (o una pietra) sopra: archiviare qualcosa, non pensarci più
Mettersi il cuore in pace: smettere di tormentarsi con qualcosa
Mettersi le mani tra i capelli: disperarsi
N:
Nascere con la camicia: essere particolarmente fortunati
Non avere il becco di un quattrino: non avere un soldo
Non avere peli sulla lingua: esprimersi sinceramente e senza freni
Non cavare un ragno dal buco: non ottenere nulla nonostante gli sforzi
Non chiudere occhio: non riuscire a dormire
Non ci piove: di qualcosa di cui si è certi
Non essere farina del mio/tuo/suo sacco: essere frutto di un lavoro altrui
Non essere uno stinco di santo: essere (o essere stato) una persona non del tutto onesta o corretta
Non fare male a una mosca: essere mite e innocuo
Non guardare in faccia nessuno: non preoccuparsi di nulla
Non stare né in cielo né in terra: essere impossibile
Non stare più nella pelle: non riuscire più ad aspettare qualcosa di desiderato
Non valere un fico secco: non valere nulla
Non vedere l’ora: essre impaziente
Nuovo di zecca: nuovissimo
O:
O la va o la spacca: di un tentativo rischioso, che o riesce o fallsice
Occhio di falco: vista acutissima
Ogni morte di papa: raramente
Oltre al danno la beffa: oltre ad aver subito un danno, subire anche la presa in giro a esso collegata
P:
Parlare a quattr’occhi: parlare direttamente con qualcuno, senza testimoni
Parlare chiaro e tondo: parlare senza giri di parole
Partire in quarta: iniziare qualcosa con entusiasmo
Passare la patata bollente: affibbiare ad altri una situazione difficile da gestire
Passare sotto le forche caudine: subire una grave umiliazione
Perdere la faccia: perdere la dignità
Perdere le staffe: infuriarsi
Per filo e per segno: chiaramente, con precisione
Per il rotto della cuffia: superare a stento qualcosa
Piangere sul latte versato: pentirsi quando ormai il danno è fatto
Pieno come un uovo: pieno zeppo
Piove sempre sul bagnato: le disgrazie non vengono mai sole
Prendere alla lettera: interpretare le frasi nel loro significato letterale, senza individuarne altri
Prendere due piccioni con una fava: raggiungere due obiettivi con un solo sforzo
Prendere in contropiede: prendere qualcuno alla sprovvista
Prendere in giro: deridere
Prendere lucciole per lanterne: confondere una cosa per un altra
Prendere un granchio: sbagliarsi
Prendere una sbandata: prendere una cotta intensa per qualcuno
Q:
Questioni di lana caprina: discussioni futili
Qui gatta ci cova: di qualcosa che sembra strano, che si sospetta architettato da qualcuno
R:
Raschiare il fondo del barile: usare le ultime risorse a disposizione
Rendere pan per focaccia: ricambiare un’offesa
Restare con l’amaro in bocca: rimanere delusi
Rigare diritto: agire secondo i propri doveri
Rimanere con un pugno di mosche: ottenere poco o niente
Rimanere di sasso: restare senza parole, attonito
Rimboccarsi le maniche: impegnarsi
Rimettersi in sesto: sistemarsi
Rodersi il fegato: covare rancore
Rompere il ghiaccio: interrompere per primo un silenzio imbarazzante
Rompere le scatole: infastidire
Rompere le uova nel paniere: rovinare i piani
Rivoltare la frittata: ribaltare la questione, ponendo le cose a proprio favore
S:
Salvare capra e cavoli: salvaguardare due interessi contemporaneamente
Sano come un pesce: sanissimo
Sapere il fatto proprio: essere consapevoli di sé e delle proprie conoscenze
Saperne una più del diavolo: essere molto furbi
Sbarcare il lunario: avere una situazione economica precaria, che consente appena di arrivare a fine giornata
Scappare a gambe levate: scappare il più in fretta possibile
Scavarsi la fossa: rovinarsi con le proprie mani
Scoprire l’acqua calda: pensare di aver scoperto qualcosa che è già noto a tutti
Sfondare una porta aperta: sostenere un argomento con una persona che la pensa allo stesso modo
Spada di Damocle: essere esposto a un pericolo incombente
Spezzare una lancia a favore di qualcuno: prendere le difese di
Sprecare il fiato: parlare inutilmente
Sputare il rospo: confessare
Stare col fiato sospeso: attendere con ansia
Starsene con le mani in mano: non fare nulla
Stringere i denti: resistere
T:
Tagliare fuori: escludere
Tagliare i ponti: troncare i rapporti
Tagliare la corda: scappare
Tagliare la testa al toro: prendere una decisione drastica
Tallone d’Achille: punto debole
Tanto fumo e niente arrosto: situazione ingannevole, apparentemente ricca e in realtà povera
Tarpare le ali: impedire a qualcuno di manifestare le proprie capacità
Tenere duro: non mollare
Tenere sulle spine: alimentare la curiosità
Tirare i remi in barca: sospendere un’attività
Tirare in ballo: chiamare in causa qualcuno
Tirare acqua al proprio mulino: fare il proprio interesse
Tirare la cinghia: vivere stentatamente
Tirare la corda: pretendere troppo
Toccare il fondo: raggiungere il punto più vergognoso o triste della propria vita
Tra l’incudine e il martello: trovarsi in mezzo a due persone ostile
Trovare pane per i propri denti: trovare un degno rivale
U:
Uomo di poca fede: di scarsa fiducia
Uscire dai gangheri: arrabbiarsi
V:
Vedere i sorci verdi: passare una brutta situazione
Vedere tutto nero: essere negativo, pessimista
Vendere cara la pelle: difendersi fino alla fine
Venire al punto: arrivare all’argomento più importante di un discorso
Vuotare il sacco: confessare
E voi, quali modi di dire conoscete? Vi aspettiamo nei commenti!
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Modi di dire: i più conosciuti in italiano
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