La mia Lady Ludlow di Elizabeth Gaskell

Elliot nella sua Collana “Raggi” edita La mia Lady Ludlow (2025, titolo originale My Lady Ludlow, traduzione di Marcella Puca) romanzo breve di Elizabeth Cleghorn Gaskell (Londra, 29 settembre 1810 - Alton, 12 novembre 1865), pubblicato inizialmente nel 1858 a puntate sulla rivista di Charles Dickens “Household Words” e in volume.

Per comprendere l’opera letteraria di Elizabeth Gaskell, dobbiamo ripercorrere la sua biografia. Considerata tra le maggiori scrittrici vittoriane, amica e biografa di Charlotte Brontë, figlia del pastore unitariano William Stevenson e di Eliza Wedgwood, moglie del reverendo William Gaskell, intellettuale e progressista, prolifica autrice, la vita di Elizabeth Gaskell fu travolta da lutti e difficoltà economiche.
Rimasta orfana di madre ad appena un anno di vita, all’età di quattro anni fu adottata dalla famiglia di una zia materna, presso la quale trascorse buona parte della sua infanzia a Knutsford, paesino di campagna non lontano da Manchester. La morte in mare nel 1822 dell’unico fratello, John, contribuì ad allentare ulteriormente il legame con il padre, già non particolarmente stretto a causa delle distanze e dei cattivi rapporti del padre con la zia. Non è quindi un caso che la complessità dei rapporti familiari sarà un tema spesso presente nella narrativa della Gaskell.
La famiglia della zia, gli Holland, era anch’essa unitariana e borghese, legata per parentela o matrimoni ad altri personaggi eminenti, e in essa Elizabeth assorbì un atteggiamento politicamente liberale e religiosamente tollerante. L’educazione impartitale presso gli Holland incoraggiò la futura scrittrice ad approfondire le sue conoscenze con vaste letture e a formarsi un punto di vista e opinioni autonome. Nel 1832 sposò William Gaskell, uomo attivo e impegnato socialmente oltre che pastore unitariano della cappella di Cross Street, punto di ritrovo di un’attiva cerchia intellettuale anticonformista che comprendeva pastori dissidenti, riformisti, progressisti, scienziati e poeti.
Il cambiamento dalla tranquilla Knutsford, poco più di un paese immerso nella quiete della campagna dell’Inghilterra settentrionale, a Manchester, centro dinamico in piena espansione modellato senza sosta dall’industrializzazione pesante, fu notevole, ebbe ripercussioni tanto sulla salute della Gaskell quanto sul suo modo di osservare la realtà che la circondava e le permise di prendere coscienza del passaggio da un’economia e da una società contadina a una industriale. La morte in tenera età del figlio William, l’unico maschio, avvenuta nel 1844, fu per Elizabeth un colpo durissimo che riuscì a superare grazie all’appoggio del marito, il quale la esortò anche a dedicarsi a un’attività che richiedesse intensa e prolungata concentrazione, com’è la scrittura. Fu così che nacque Mary Barton, uscito anonimo nel 1848.

Lady Ludlow è molto influente.

Della Gaskell citiamo La casa nella brughiera (1850), Cranford. Il paese delle nobili signore (1851/1853), Ruth (1853), Nord e sud (1855), Gli innamorati di Sylvia (1863), La cugina Phillis (1864) e Mogli e figlie. Una storia di tutti i giorni (1866). Ricordiamo inoltre che nella sua produzione letteraria la Gaskell si occupò spesso di problemi sociali e politici.

Tra i romanzi brevi della maestra Gaskell che meglio hanno descritto la società vittoriana c’è certamente La mia Lady Ludlow, perfetto ritratto di una nobildonna dotata di empatia e accondiscendenza, leader di una comunità di campagna. Sua Signoria, regina di Hanbury Court, vasto edificio in laterizio con rivestimenti in pietra a ogni angolo, è di statura piccola, ma il suo carisma è evidente.
Da giovane Lady Ludlow deve essere stata una grande bellezza, ora il suo simbolo di prestigio e dignità è testimoniato dal grande bastone da passeggio con la testa dorata. Ma è lo sguardo acuto di Lady Ludlow a notare quei piccoli e grandi cambiamenti sociali che caratterizzano una società complessa come quella vittoriana.

Gli occhi azzurri di Lady Ludlow erano dolci e penetranti.