La figlia di Iorio
- Autore: Gabriele D’Annunzio
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2017
Il destino. Una storia ambientata in una campagna d’Abruzzo, decenni e decenni fa.
Eppure così tremendamente attuale...I protagonisti de La figlia di Iorio? Mila, Aligi e Lazaro.
Lei è una meretrice in fuga dalla rabbia e dalla ferocia che alberga negli animi umani.
Sentimenti talvolta nascosti ma, in questa occasione, decisamente palesati con ostinazione.
Aligi è un pastore e Lazaro è il padre di quest’ultimo. Tre vite che s’intrecceranno formando un affresco reale e terribile, poiché la storia narrata sarà intensa e fortemente drammatica. E in effetti quest’opera è stata ispirata da un meraviglioso quadro di Michetti, un dipinto che è divenuto un fiume di parole, un fiume in piena che accarezza all’inizio ma che, subito dopo, travolge con la sua irruenza.
Una vicenda drammatica, una vicenda che si concluderà con la signora della falce a rubare la scena e la vita di persone innocenti. A poco serviranno i sacrifici del cuore, il dado è tratto e la conclusione inevitabile giungerà, senza rimorso e senza rimpianto.
Gabriele D’Annunzio ha esaurito le parole. Nel senso che ormai non si sa più che parole usare per descrivere la magnificenza delle sue opere.
Opere che travalicano il tempo e lo spazio, opere che insegnano e fanno riflettere, colme di sentimenti e di quel qualcosa di unico per ciascuno di noi, quel qualcosa che porteremo nel nostro cuore. Per sempre.
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Ho sempre associato D’Annunzio all’estate più calda e soffocante, quella del solleone tra luglio e agosto, quella che incita gli uomini alla violenza e alla lussuria. E " la figlia di Iorio" è il dramma più legato a questa stagione in cui il sole allo zenit uccide, non fa nascere. Mila, la donna peccatrice e perseguitata è un ’immagine di tutte le figure femminili dannunziane che sembrano vivere in questo particolare momento dell’anno. Un’estate di demoni, di alterazione, di ferocia.