L’assedio di Roma e altri scritti inediti
- Autore: Jules Verne
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Edizioni Clichy
- Anno di pubblicazione: 2023
Jules Verne è universalmente noto per i suoi romanzi d’avventura, ispirati alle prospettive aperte dai progressi scientifici della sua epoca - tra i quali ricordiamo Ventimila leghe sotto i mari, Viaggio al centro della terra, Il giro del mondo in 80 giorni.
Ma da qualche mese i lettori in lingua italiana possono apprezzare L’assedio di Roma e altri scritti inediti, a cura di Giovanni Maria Rossi per la casa editrice Clichy.
A giudicare dai testi ritrovati, il suo esordio nella narrativa avvenne con due romanzi tra il 1846 e il 1847 Jédédias Jamet e Un prete nel 1835.
Il primo ha la caratteristica che quasi tutti i nomi propri scelti da Verne recano rimandi linguistici di sapore beffardo, un richiamo alla tradizione rabelaisiana che in Francia è viva.
Variazioni divertite a proposito della nobiltà nel romanzo Un prete nel 1835: Deltour o D’Eltour per esempio.
Ma importa, soprattutto, notare la concessione moderna del romanzo con la tecnica sapiente del montaggio che si alterna a numerosi flashback.
Cambiando stile, Pierre-Jean procede come un racconto poliziesco.
Spassoso il racconto Il matrimonio del signor Anselmo dei Tigli, pieno d’arguzia.
Di piacevole lettura San Carlos che narra l’impresa avventurosa di una banda di contrabbandieri che si aggirano nei dintorni dei Pirenei, tra la Spagna e la Francia.
Viaggio di studio - l’ultima opera rimasta incompiuta a causa delle pessime condizioni di salute dell’autore - è frutto del vivo interesse di Jules Verne verso l’esperanto, lingua universale creata poco tempo prima dal professor russo-polacco Louis-Lazare Zamenof.
Il tentativo suscitò grandi speranze per una migliore comprensione tra i popoli, speranze finora rimaste senza esito positivo.
Ma il pezzo forte del volume è L’Assedio di Roma che dà anche il titolo alla raccolta.
È un affresco di uno degli episodi chiave del risorgimento italiano: la costituzione della Repubblica romana di Mazzini, Saffi e Armellini del 1848-49, la fuga di Pio IX a Gaeta, la sospensione del potere temporale dei Papi.
Il racconto consta di cinque capitoli. Il giudizio dell’autore su papa Pio IX sembra positivo, sia pure dato con una certa indulgenza.
Non altrettanto indulgente quello espresso sul Garibaldi che tratta, in più punti da avventuriero, pur riconoscendogli buone doti di comandante e di organizzatore.
Jules Verne era un paladino della monarchia costituzionale e avverso alla forma repubblicana di governo. Così si spiega il giudizio sostanzialmente severo su Garibaldi e sui triumviri della repubblica romana Mazzini, Saffi e Armellini.
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