Il fantasma esce di scena
- Autore: Philip Roth
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2008
Come protagonista di questo estremamente intenso romanzo, Roth sceglie nuovamente il suo alter ego, Nathan Zuckerman, uno scrittore che da undici anni si è rifugiato in una piccola casa isolata nei Berkshire, lontano da New York e da tutto ciò che la città ha rappresentato per lui. In quel buen retiro egli ha scritto romanzi, meditato, completamente tagliato fuori dagli avvenimenti politici, letterari, mondani che avevano costituito la sua linfa vitale. Il cancro alla prostata, che lo ha reso sessualmente impotente ed incontinente, causandogli una latente depressione, lo spinge ad un ultimo tentativo di cura che possa rimediare in parte almeno la sua disabilità: a New York, dove è sceso per affrontare l’urologo miracoloso, vivrà una settimana sconvolgente, attraverso nuovi incontri e la riscoperta di una parte importante del suo passato. Jamie e Billy, una coppia di trentenni aspiranti scrittori, gli propongono uno scambio di casa; lei è terrorizzata dagli attentati dopo l’11 settembre e vuole ritirarsi in campagna, proprio la sera in cui George Bush vince le elezioni americane per la seconda volta. I due hanno un amico, Kliman, ambizioso ed arrogante, che vuole sfruttare l’incontro con Zuckerman per ottenere informazioni scandalistiche su uno scrittore americano dimenticato, Lonoff, di cui Nathan era stato da giovane fervente gregario. Punto di collegamento tra presente e passato è l’ormai vecchia Amy Bellette, antica amante di Lonoff, ridotta in miseria e resa quasi folle da un cancro al cervello che la sta divorando, ma curatrice gelosa del passato del suo amato scrittore a cui ha dedicato la vita.
Nel romanzo, Roth tiene insieme questa materia incandescente con eccezionale maestria; i dialoghi veri tra i protagonisti si alternano a quelli letterari, creati dallo scrittore. Mentre i dettagli sulla malattia del secolo, il cancro, si susseguono con estrema spietatezza nelle pagine di Roth, insistendo sulla vecchiaia e sulla morte, temi leit motiv del libro, emerge la speranza che è legata alla pagina scritta, al libro come unica fonte di sopravvivenza per il vecchio scrittore.
Ma ancora una volta New York, città amata e odiata, resta la protagonista involontaria della storia, a cui l’autore dedica queste poche intense righe: " Non esiste posto al mondo più mondano di New York, pieno com’è di tutta quella gente col cellulare che va al ristorante, ha relazioni amorose, va a caccia di impieghi, legge i giornali, si lascia consumare dalla passione politica, e io avevo pensato di fare marcia indietro dal luogo dove ero vissuto...."
Il fantasma esce di scena
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