Il caso Wagner di Gabriele D’Annunzio

Nell’estate del 1893 D’Annunzio pubblicò tre articoli sul giornale romano “La Tribuna”. In questi scritti prese le parti di Wagner nella polemica contro la sua opera iniziata da Nietzsche, che lo aveva bollato come “tipo esemplare dell’artista decadente”. La serie di testi fu intitolata Il caso Wagner, attrasse l’attenzione dei lettori e fu l’occasione per il Vate di esporre il suo pensiero riguardo l’arte del musicista tedesco e le idee del filosofo.

Nel 2013 il saggio è stato ricomposto e ripubblicato da elliot (Lit Edizioni) con in apertura un’ottima premessa di Paola Sorge, che, pur in uno spazio ridotto, approfondisce in maniera esaustiva il rapporto tra D’Annunzio e la musica, chiarendo anche la questione della sua effettiva conoscenza (o non conoscenza) delle opere nietzscheane: non si trattò di uno studio profondo, infatti, ma alcuni spunti “superficiali” permisero allo scrittore italiano di evolvere una sua visione personale e indipendente del superomismo.

A parere di chi scrive, sono proprio le riflessioni della dottoressa Sorge la parte più interessante della riedizione, poiché, a essere onesti, le opinioni di D’Annunzio qui raccolte non appaiono né particolarmente notevoli né indimenticabili. Francamente, dall’autore de Il trionfo della morte ci si sarebbe aspettati di più...