Alabama
- Autore: Alessandro Barbero
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Sellerio
- Anno di pubblicazione: 2021
Al centro di Alabama (Sellerio, 2021) vi è un episodio della guerra civile americana, un eccidio di neri che un anziano reduce racconta in quest’ultima opera dello storico Alessandro Barbero, che ritorna periodicamente alla forma narrativa. È infatti autore di diversi romanzi storici, tra cui: Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle gentiluomo (Premio Strega 1996) insieme ai numerosi altri saggi storici di successo in ultimo quello su Dante (Laterza Editore, 2020).
Il vecchio reduce sudista racconta una storia di guerra e una studentessa prende appunti, ma sullo sfondo vi è un’altra guerra, l’ultimo conflitto mondiale. Siamo infatti nella prima metà del secolo scorso, negli anni Quaranta, ma all’interno di quel racconto si vedono le origini di una situazione sempre di attualità, una ferita aperta della storia americana quale è la questione razziale.
Ma il racconto è anche uno specchio della povertà e della rabbia di una parte della popolazione americana, come emerge dalla lettura di questa pagina di Storia in forma di romanzo. Il narrato è un lungo, continuo e ininterrotto scorrere di ricordi che ruota intorno a un episodio di quella guerra, la battaglia di Chancellorsville, una delle principali del fronte orientale della guerra di secessione americana, combattuta dal 30 aprile al 6 maggio 1863. Come riportano le cronache dell’epoca e come racconta il vecchio reduce, fu quella una battaglia tremenda, con incendi e devastazioni, cui fece seguito un efferato eccidio di neri che quella ragazza, apparentemente estranea alla vicenda, tenta di ricostruire. Un doppio piano narrativo dove ai ricordi del reduce si affiancano sensazioni e le emozioni della ragazza. Si vengono a conoscere quei sentimenti dei contadini del sud che hanno formato la parte più consistente di quell’esercito confederato che ha combattuto per quattro anni una guerra disperata, credendo di vincerla. Si vuole fare partecipe il lettore del loro sentire, rievocando episodi di vita quotidiana, aneddoti e ricordi di guerra che fanno venir fuori l’anima di quel mondo di miseria e povertà.
Era prevalente una sensazione di invincibilità nell’esercito del Sud, un parte del paese che era stato ricco prima della guerra grazie al commercio del cotone, ma quella ricchezza finiva nelle mani di pochi, di una aristocrazia di proprietari di piantagioni. Il paese era per la maggior parte composto da gente povera che traeva la propria dignità e orgoglio dal fatto di essere bianchi in un paese dove vi erano milioni di neri in schiavitù.
Il vecchio racconta alla giovane come le schiave nere venissero stuprate e costrette a partorire figli poi rivenduti dai proprietari, i quali erano nella convinzione di essere dei buoni padroni, in quanto ai “negri” si dava da mangiare e un tetto sotto cui dormire.
E la ragazza nota che una servitrice di colore ha assistito in piedi, appoggiata a una porta, al dialogo con il vecchio e avverte come un disagio in questa presenza che testimonia come qualcosa è rimasto di un passato non affatto trascorso.
ALABAMA
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