Martha Peake di Patrick McGrath

Bompiani pubblica nei Tascabili una nuova edizione di Martha Peake (2021, titolo originale Martha Peake: A Novel of the Revolution, traduzione di Annamaria Raffo), pubblicato dallo scrittore inglese Patrick McGrath nel 2000 e nel 2001 da Bompiani per la prima volta in Italia.

“Questa non è la mia storia. È la storia di un padre e di sua figlia, e delle vicende strane e terribili da cui furono lacerati; è dunque su queste due anime infelici che vorrei dirigere il vostro sguardo”.

L’anziano zio William tanti anni prima aveva raccontato al nipote Ambrose una storia avvincente, con protagonista una figura femminile dalla grande forza evocativa, Martha Peake. Il ritratto di Harry Peake, padre di Martha, campeggia sopra al camino dello studio del proprietario di Drogo Hall ed è dall’osservazione del dipinto, dall’animo squisitamente romantico, "Sturm und Drang”, che ritrae un uomo che stava in piedi contro una brughiera selvaggia, un pino squassato dalla tempesta sulla cima di una collina lontana, e un volo di nubi nere attraverso il cielo, che tutto ha inizio.
Divenuto anziano, Ambrose, adesso proprietario di Drogo Hall, a sua volta racconta ai curiosi lettori quella vicenda che tanto l’impressionò da giovane, certo che la storia avrebbe fatto presa sull’immaginazione di chi l’avrebbe letta. E non potrebbe essere altrimenti.

A Port Jethro, sperduto villaggio di pescatori sulla costa settentrionale della Cornovaglia, Harry era venuto alla luce fra il 1730 e il 1740, figlio illegittimo di una donna solitaria e selvaggia chiamata Maggie Peake, morta qualche anno dopo. Harry che aveva ereditato dalla madre il seme della follia e della malvagità, si era sposato con Grace Foy. La piccola dote di Grace, insieme al denaro che Harry aveva guadagnato lavorando sulle barche e grazie ad altre imprese, aveva consentito alla coppia di acquistare una casa di pietra con un ripido tetto di ardesia, a mezza costa sulla collina dietro la baia. Qui era nata Martha, la prima dei loro quattro figli. Le cose per alcuni anni erano andate bene, fino a quando durante un incendio, Grace era morta tra le fiamme della loro abitazione. Dopo questo tragico evento, Harry non era stato più la stessa persona, non solo dal punto di vista fisico. Ora a occuparsi di Harry era rimasta solo la figlia maggiore, dalla chioma rosso fuoco. Infatti l’amore di Martha era la vita stessa per un uomo che moriva di sete nel deserto del rimorso. La sete era apparentemente placata con il gin, che aveva finito di minare la mente di Harry. Ciò aveva costretto Martha alla fuga, iniziare una nuova vita nelle colonie americane, fuga che avrebbe condotto Martha Peake a diventare la prima eroina dell’indipendenza americana.

“Ma l’America sì che sapeva toccare l’anima, quella era davvero la terra di Dio, e presto si ritrovarono immersi in una fitta foresta il cui fogliame, avvampando di tutti i colori dell’autunno, avrebbe di certo reso felice qualunque pittore”.

L’autore di Follia, uno dei più grandi successi letterari degli ultimi anni, in questo romanzo storico si cimenta con successo nel mistero gotico, contrapponendo un padre, contrabbandiere mai redento, avviato sulla via dell’autodistruzione, a una figlia che possiede la sua stessa brama di vivere, il cui doloroso passato la insegue anche nel Nuovo Mondo. Folgorante la figura di Martha Peake, che avrà modo di riscattarsi con uno straordinario atto di coraggio mediante uno splendido, fatale gesto.

“Nel pantheon di quelle donne eroiche, la fama di Martha Peake fu senz’altro la più luminosa”.