La guardarobiera di Patrick McGrath

Patrick McGrath è un maestro del grottesco, forse meglio conosciuto per il suo bestseller “Follia” e per i suoi thriller psicologici. Il suo ultimo romanzo, “La guardarobiera”, tradotto in Italia da Carlo Prosperi e pubblicato da La nave di Teseo, è una storia d’amore ambientata a Londra dopo la seconda guerra mondiale.

La protagonista Joan è stata la moglie, per oltre trent’anni, del noto attore Charlie Grice, morto di recente. I due hanno avuto una figlia, Vera, anche lei attrice, sposata con l’ex impresario Julius Glass. Joan si occupa da sempre dei costumi di scena del teatro Beaumont. Una sera assistendo a uno spettacolo dove recitava il marito, Joan vede nell’interpretazione del nuovo giovane attore protagonista l’animo di Charlie.
Il marito è tornato? O è solo una proiezione della solitudine di Joan? Ma chi era Charlie, il grande attore, quando era vivo?

Patrick McGrath con la narrazione particolare, unica, che lo contraddistingue e la conoscenza profonda della mente umana - da ragazzo ha frequentato il manicomio criminale di Broadmoor dove lavorava come psichiatra suo padre e lui stesso ha seguito studi di psichiatria - scava nei personaggi, molti dei quali morti, e ci presenta una Joan sconvolta che inizia a indossare i costumi del marito e a interfacciarsi con Frank Stone, in arte Daniel Francis, l’attore che lo imita alla perfezione. Si aprono gli armadi del teatro, ne escono fuori i costumi, e con loro i personaggi, gli attori, le persone. E le grandi tragedie shakesperiane o websteriane, della più grande tradizione teatrale inglese e i miti, le storie, lo spazio e il tempo e soprattutto un segreto orribile che riguarda proprio Charlie.
Joan viene quindi catapultata in un mondo fatto di violenza, intrighi e terribili verità…

“La guardarobiera” è un romanzo di teatro, sul teatro. Un romanzo corale a tal punto che Patrick McGrath usa il noi narrativo. Un noi tutto femminile, proprio come il coro di Euripide in “Medea” o di Sofocle in “Elettra”. D’altronde chi è Joan se non un’eroina tragica moderna?
L’atmosfera del romanzo è ritratta perfettamente: Londra è in macerie, non c’è nulla da mangiare, non c’è carbone ed è uno degli inverni più freddi di cui si ha memoria, l’Inghilterra ha sconfitto la Germania ma il fantasma di Hitler si aggira al Beaumont. Patrick McGrath ne “La guardarobiera” affronta e approfondisce anche il tema scottante dei nazisti dell’immediato dopoguerra, presenti e attivi su tutto il territorio inglese fino al 1949. Un grande romanzo, splendidamente scritto, sapientemente ambientato, che ti coinvolge e sconvolge.