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Recensioni di libri

Il sortilegio con Il trovatello. Racconti inediti di Charlotte Brontë

Clichy, 2021 - Il volume contiene gli ultimi due racconti ancora inediti in Italia del ciclo di “Angria”, il regno immaginario creato da una giovanissima Charlotte Brontë insieme al fratello Branwell.

Alessandra Stoppini
Alessandra Stoppini Pubblicato il 12-10-2021
Il sortilegio con Il trovatello. Racconti inediti

Il sortilegio con Il trovatello. Racconti inediti

  • Autore: Charlotte Brontë
  • Genere: Raccolte di racconti
  • Categoria: Narrativa Straniera
  • Casa editrice: Edizioni Clichy
  • Anno di pubblicazione: 2021

Il volume Il sortilegio con Il trovatello. Racconti inediti (Edizioni Clichy 2021, traduzione e cura di Francesca Rizzi) di Charlotte Brontë (Thornton, 21 aprile 1816 - Haworth, 31 marzo 1855) contiene gli ultimi due racconti ancora inediti in Italia del ciclo di “Angria”, il regno immaginario creato da una giovanissima Charlotte Brontë insieme al fratello Branwell.

Il dipinto a olio realizzato da Patrick Branwell Brontë nel 1834 ritrae Charlotte, Anne ed Emily vestite secondo la moda vittoriana dell’epoca: maniche a grande sbuffo sulle spalle e un largo colletto. In questo gruppo di sorelle di talento, Charlotte, la maggiore, è ritratta a destra del pilastro, dall’altro lato della colonna, ritta nell’ombra, appare Emily (1818-1848) con il viso di Anne (1820-1849) appoggiato alla spalla. Le espressioni tristi e intense di Emily e Anne sono un presagio della loro sorte. Di lì a pochi anni sarebbero morte entrambe di tubercolosi seguendo lo stesso tragico destino di Mary, Elisabeth e Branwell e della stessa Charlotte, l’ultima dei fratelli Brontë ad abbandonare per sempre la canonica del villaggio di Haworth vicino a Keighley nello Yorkshire nel nord dell’Inghilterra, morendo incinta del primo figlio.

L’universo dei fratelli Brontë era circoscritto nei modesti spazi della proprietà parrocchiale, dove il padre Patrick, irlandese di origine e dalla mentalità rigida e chiusa, esercitava le funzioni di pastore anglicano. Nella canonica i fratelli erano cresciuti isolati e protetti dal mondo, allevati e accuditi dalla zia materna Elisabeth Branwell e dalla fedele governante Tabhita Tabby Aykroyd, dopo che la loro madre, Maria, era morta di cancro nel 1821, indebolita da ben sei gravidanze. Però oltre la casa si estendeva l’immenso cielo tempestoso dello Yorkshire, la vastità delle colline, la brughiera spazzata dal vento settentrionale, che faceva turbinare le distese di erica e ginestrone. In questo luogo spartano e solitario, dove le uniche abitazioni erano, oltre alla canonica situata vicino al cimitero, la scuola e la casa del sacrestano, i fratelli Brontë trovavano rifugio nella reciproca compagnia scrivendo la sera, dopo una cena frugale, quando le domestiche Tabby e Martha erano andate a riposare.

Se le sorelle Brontë adoravano il loro mondo ristretto, dove fondamentali erano i libri, i dipinti e la musica, Branwell, presto prigioniero dell’alcool e reso schiavo dell’oppio a causa di un amore infelice, aspirava a conoscere il mondo oltre la brughiera. Scrivere era l’unico modo per vivere, e i fratelli scrivevano incessantemente: tra il 1826 e il 1829 Charlotte Brontë iniziava la sua attività letteraria insieme alle sorelle Emily, Anne e al fratello Branwell. Mentre Emily e Anne inventavano la “Gondal Saga”, ambientata in un paese nordico molto simile allo Yorkshire, Charlotte e Branwell creavano la “Glass Town Saga”, am­bientata sotto il sole cocente dell’Africa.

I racconti contenuti nel presente testo, Il sortilegio (The Spell) e Il trovatello (The Foundling), furono scritti da Charlotte insieme a Branwell all’età di diciassette e diciotto anni, molti anni prima della pubblicazione del suo capolavoro Jane Eyre (1847), scritto con lo pseudonimo di Currell Bell. I racconti, che fanno parte del ciclo di “Angria”, frutto del mondo fantastico di Charlotte e Branwell, rivelano il grande talento letterario della futura scrittrice di Shirley (1849) e Villette (1853), ammirata da intere generazioni di lettori. I fratelli seppero creare personaggi leggendari, che fanno da sfondo a pagine coinvolgenti e ricche di immaginazione, dove appaiono tutti i sentimenti che albergano nell’animo umano.

Nel posto isolato e tranquillo di Haworth e nella canonica del reverendo Brontë, oggi museo di proprietà della Brontë Society, la più antica società letteraria del mondo nata nel 1893, Emily, che nutriva un amore particolare per la brughiera, ancora passeggia insieme ad Anne tra le montagnole d’erica e le fronde di felce. Charlotte invece è sempre intenta a scrivere al chiarore della candela nel silenzio notturno della campagna ondulata. Sono le stesse anime immortali dipinte da Branwell Brontë, anche lui andato via troppo presto, a soli 31 anni di età.

Il sortilegio. Con Il trovatello. Racconti inediti

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© Riproduzione riservata SoloLibri.net

Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il sortilegio con Il trovatello. Racconti inediti

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