

Una gioia senza paure. Lettere sul desiderio di esser chi si è
- Autore: George Sand
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: L’orma editore
- Anno di pubblicazione: 2024
La vita di George Sand è stata avventurosa e travagliata. Lei si firmava con un nome da uomo sui libri che scriveva. Riteneva che ci fossero ancora troppi pregiudizi sul lavoro "intellettuale" delle donne, i cui compiti obbligatori erano quelli di madre, moglie e casalinga. Non per lei, perché di classe borghese con radici aristocratiche. Il nome vero è impossibile, Amantine Aurore Dupin, e poi la sua natura di donna era attraversata dal disprezzo per il suo stesso sesso; pur sposata, separata e con amori famosi con uomini, ebbe anche amicizie femminili per fugaci incontri o convivenze con donne che durarono anni, che si trasformavano in amicizie senza altri fini. Nelle lettere di Una gioia senza paure. Lettere sul desiderio di esser chi si è (L’Orma editore, 2024, a cura di Marco Federici Solari, trad. di Claudia Romagnuolo) rivela un carattere bizzoso e anticonformista, ma in realtà nei moti rivoluzionari del 1848 fece ben poco. Scrisse tanto, ebbe successo, si vestiva da uomo, ma era la donna che tutti avrebbero voluto essere in Francia.
Il suo grande amore per Chopin fu più complicato di quanto si possa immaginare. Pur se all’inizio fu un amore passionale, la tubercolosi di Chopin rendeva inquieto e senza forze il loro rapporto amoroso. In breve, la Sand si ritrovò ad accudire il compositore polacco come un figlio e non come un amante. Le lettere del periodo erano sempre accompagnate dalla figura di Chopin e qui, nella plaquette, ne troverete contezza, ma divenne così seguito perché entrambi erano famosi.
Sul versante letterario, pur avendo scritto molto e venduto molto, la Sand rispetto a Flaubert si sentiva insignificante. Se lo scrittore di Madame Bovary ammirava la vita mondana e intellettuale dell’amica, col suo carattere mai avrebbe potuto sostenere una vita piena di ricevimenti e feste. In una bellissima lettera la Sand scrisse all’amico Flaubert che lui non aveva problemi a rendere più tristi le persone che lo leggevano, mentre lei aveva bisogno dell’amore dei lettori ed era contenta di essere nei luoghi parigini "particolari". Posti che Flaubert nemmeno conosceva, e la parte mondana di Sand gli pesava: divennero amici col parlare di libri, di letteratura, di dolori fisici e morali.
La vita quotidiana di Sand era eccezionalmente moderna, non si fa fatica a vederla con un "cellulare" in mano. Donna bizzarra, intelligente, famosa, che pur avendo scritto libri non ha lasciato tracce di sé per quanto meritava. Ma non possiamo tener conto, invece, di quanto i lettori di ieri e di oggi leggano ancora Madame Bovary.

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