L’Amore delle donne (e la questione femminile nel Decamerone)
- Autore: Renzo Giacopini
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2023
Dopo averci deliziato con vari saggi dedicati all’amata Divina Commedia di Dante, sulle preghiere, le donne, gli animali, la mitologia e la storia presenti nell’opera del Sommo Poeta, Renzo Giacopini, ci regala un altro delizioso saggio sul capolavoro di Giovanni Boccaccio, L’Amore delle Donne (e la questione femminile nel Decamerone), edito nel 2023 dalla Casa Editrice Mazziana di Verona, con nitida veste tipografica, abbellita da molte immagini che fanno da cornice al testo. Perché il Decamerone? Essenzialmente, per dipanare un dilemma che Giacopini si è portato dentro fin dall’età scolare: ma il Decamerone è realmente un libro licenzioso, che era finito addirittura all’indice, come gli avevano detto alcuni professori, perché altamente scandaloso?
Scrive Giacopini:
Per noi ragazzi di tanti anni fa, cresciuti in una società in cui la vita aveva regole e valori ben codificati, in cui era ben chiaro quello che si poteva e soprattutto non si doveva fare, dove, almeno per noi che avevamo avuto un’educazione religiosa, era stabilito anche se potevamo o no andare al cinema con l’affissione sulle porte delle chiese del relativo giudizio di visibilità (per adulti, per adulti con riserva, sconsigliato, escluso), il Decameron di Giovanni Boccaccio era il libro proibito per eccellenza.
Infatti, come ci ricorda, a scuola si leggeva soltanto la novella di Andreuccio da Perugia, cui tra l’altro veniva tagliato il riferimento al mestiere della donna, che, fingendosi sua sorella, è la causa di tutti i suoi guai; per cui gli era cresciuta la curiosità di leggere le altre novelle per appurare che cosa vi fosse di tanto scabroso. Ma questa curiosità Giacopini non ha potuto soddisfarla se non in questi ultimi tempi in cui da pensionato si è potuto dedicare interamente alla lettura di questo capolavoro del nostro Trecento letterario.
Forte del suo stile sempre garbato e a volte venato da una sottile ironia, Giacopini ci invita, con una scelta di novelle, a immergerci in quello spaccato di vita medievale narrato da Boccaccio, in cui l’uomo viene messo a nudo con tutti i vizi, le poche virtù e i sentimenti spesso discutibili che, in fondo, sono rimasti nel nostro medesimo mondo, caratterizzato dagli stessi desideri e dalle stesse passioni, per cui, in ultima analisi, il Decameron non è solo lo specchio di quella lontana epoca, bensì, come sottolinea lo stesso Giacopini, nella sua trasfigurazione poetica, lo è di ogni epoca.
Così il capolavoro letterario assurge ad una rappresentazione epocale di quella che è la Commedia Umana, quella Comédie humaine che, secoli dopo Boccaccio, Honoré de Balzac rappresenterà con i suoi romanzi in tutte le sue sfaccettature.
A sostegno della sua interpretazione, Giacopini ci invita alla lettura di alcune novelle in cui viene descritto l’argomento principale del Decamerone, l’amore delle donne in tutte le sue forme, come se il Boccaccio, come scrive l’Autore:
Volesse anticipare, almeno sotto questo aspetto, la questione femminile tanto decantata ai nostri tempi, affrontando apertamente temi che all’epoca venivano tenuti nascosti, come la rivendicazione delle donne a vivere appieno le loro naturali esigenze affettive.
Così, riscopriamo le novelle che esaltano gli amori delle giovani donne, quelle che rimarcano la forza dell’amore, quelle in cui le mogli beffano i mariti, così come quelle in cui sono gli uomini a gabbare le donne, ma anche quelle che delle donne esaltano la fedeltà coniugale, come nella novella della Marchesana di Monferrato.
Giacopini ci ricorda anche come il Decamerone sia in fondo analogo alla Divina Commedia di Dante, pur nella non confrontabilità, per grandiosità e importanza, delle due opere, ma nella loro rappresentazione della condizione umana, perché, a parte alcuni aspetti formali simili (100 canti-100 novelle), anche nell’opera del Boccaccio si può riscontrare un certo percorso Inferno-Paradiso.
Infatti, la prima novella è quella di Ser Ciappelletto, uomo abietto e spregevole, che non si fa scrupolo, in punto di morte, di irridere la religione, fingendo di confessare i propri peccati e di pentirsi; l’ultima novella riguarda invece la storia di Griselda che accetta spontaneamente ogni sorta di umiliazione da parte del marito pur di dimostrargli l’incondizionata fedeltà.
Opera gradevolissima, questa di Giacopini, che invita alla lettura, specie chi non ha mai trovato il tempo di leggere per intero il capolavoro di Boccaccio.
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Un libro perfetto per...
A qualsiasi lettore.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’Amore delle donne (e la questione femminile nel Decamerone)
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