L’amante senza fissa dimora
- Autore: Carlo Fruttero Franco Lucentini
- Casa editrice: Mondadori
L’Amante senza fissa dimora di Fruttero e Lucentini è un romanzo sempre attuale per bellezza e coinvolgimento e, come un grande classico, “non ha mai finito di dire quel che ha da dire”.
Edito per la prima volta da Mondadori nel 1986, è stato ristampato nel 2012.
Fruttero e Lucentini sono sicuramente i fondatori del giallo italiano colto e raffinato e, come tutti i grandi giallisti, sono sempre investigatori dell’animo umano. Attraverso la ricerca del colpevole, indagano gli aspetti più oscuri dell’uomo: la cattiveria, l’invidia, l’avidità, la gelosia.
Alcuni scrittori di libri gialli hanno compassione per i colpevoli, come Simenon, che, attraverso il bonario Maigret, comprende le nefandezze dell’umanità. Altri, come Mankell e il suo Wallander, sono inorriditi dai livelli a cui può arrivare la cattiveria umana, e altri ancora esercitano, senza esprimere emozioni, tutto il loro acume investigativo per ordinare logicamente gli indizi e trovarne i nessi, come Poroit e Miss Marple.
Fruttero e Lucentini sono indagatori del mistero che spinge alcuni esseri umani a uccidere e mettono a nudo la parte più profonda dell’assassino, che è quasi sempre una persona apparentemente normale.
In tutti i loro libri gialli c’è un assassino, fa eccezione L’Amante senza fissa dimora dove nessuno viene ucciso, ma la suspense creata tiene con il fiato sospeso il lettore, che è l’unico che indaga: indaga in modo appassionato, a volte entusiasta, a volte inquieto, sui personaggi, sul perché l’incanto di una storia d’amore perfetta è sempre minacciato da un qualcosa. In questo libro il protagonista è l’amore, l’amore sognato da tutti, l’amore improvviso e coinvolgente, l’amore a prima vista. Ma la donna, una principessa romana, e il suo amante, Mister David Silvera, dal “sorriso a filo d’erba” hanno sempre davanti a loro, quasi come una minaccia, il tempo che, in fondo, è l’assassino della loro felicità.
Che dire, infine, dell’inusuale Venezia, perfetto teatro di questo fantastico amore? Che dire delle coltissime ciacole alle sfarzose cene, con pavoni ripieni? Che dire di Oreste Nava, il portiere d’albergo, che è di sfondo ai fatti, ma è un mistero anche lui? Solo che tutto è perfetto.
La bellezza del romanzo è che tutti i misteri sono raccontati come se facessero parte del quotidiano e perciò ci si immedesima e si sta con il cuore sospeso a guardare dalla finestra avvenimenti che possiamo capire solo arrendendoci alla nostra emotività e facendoci, una volta tanto, poche domande.
Un romanzo meraviglioso.
L'amante senza fissa dimora
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L’ATTEGGIAMENTO E LA REAZIONE DELLA PRINCIPESSA DOPO AVER SAPUTO CHE MR sILVERA HA RACCONTATO DI SE ALLA SUA AMICA INVECE CHE A UNA DONNA INNAMORATA E’ UN CAMMEO NELLA PRODUZIONE DELLA DITTA FRUTTERO E LUCENTINI. ROMANZO IMMORTALE PROPRIO COME L’EBREO ERRANTE
PERSONAGGI TUTTI FANTASTICI E ROMANZO IMMORTALE PROPRIO COME DAVID SILVERA
Ci sono coppie che funzionano nella vita , altre nella letteratura. Fruttero e Lucentini diedero vita ad un sodalizio che li fece spaziare tra letteratura "alta" e di genere. Si dedicarono alla divulgazione della fantascienza, al giallo con il capolavoro "La donna della domenica" e altro.
Vorrei parlare di un’opera meno conosciuta come "L’amante senza fissa dimora"da me letto parecchi anni fa in una edizione allegata al quotidiano "La Stampa".
La trama è semplice : Mr Silvera è una guida turistica, un uomo dal fascino antico che incanta le donne , che deve portare una comitiva a Venezia, città che conosce a menadito. Gli piace il suo lavoro e pensa " un gruppo turistico è come un microcosmo , ci sono le signorine litigiose, le coppie, l’isolato...", ma durante il suo soggiorno nella città incontra Livia.
E’ una donna bella, un’antiquaria di nobili origini a cui pesa un matrimonio infelice e vede in mr Silvera un’evasione dalla sua vita apatica. I due si incontrano, si corteggiano, si uniscono appassionatamente, ma , pensa Livia sorpresa di essersi fatta sedurre così facilmente, Mr Silvera non è capace di amare una donna veramente e per tanto tempo. Lei lo osserva e nota in lui delle stranezze come se il passato e il futuro gli appartenessero e non sapesse godere il presente. Non è un segno di infelicità, l’uomo nasconde veramente qualcosa, un’antica leggenda di un essere costretto a vagare per l’eternità.Livia non se lo spiega mentre in quelle poche ore gode dell’amore di un uomo da lei subito desiderato, ma che si prepara a lasciarla...
Il finale non lo racconto anche se è facilmente intuibile da quanto detto. Le tematiche sono interessanti in un romanzo così breve : l’amore come attrazione, il presentimento (almeno in Livia) del declino fisico, l’amore come struggimento e sogno irrealizzabile o, se realizzabile, fugace e su tutto la descrizione con gli occhi di Mr Silvera di Venezia, città malinconica e superba.
Un bel libro da riscoprire.