

Nato nel 1972 a Pontedera, laureato in psicologia, Davide Morelli è poeta e collaboratore di testate giornalistiche online, riviste letterarie, blog culturali e case editrici. Su Sololibri dall’agosto 2022, ha pubblicato sul nostro sito un’ottantina di contributi tra recensioni di libri, analisi di testi poetici e interessanti articoli di approfondimento su temi letterari, filosofici ed esistenziali.
Conosciamolo meglio in questa intervista.
- Raccontaci qualcosa di te. Che tipo di lettore sei?
Passo le mie giornate leggendo, scrivendo, facendo meditazione, camminando. Faccio le mie cose e poi ogni ora e mezzo faccio una pausa, camminando. Ho notato che camminare accelera il processo di incubazione, così come la meditazione. Steve Jobs seguiva la regola dei dieci minuti: quando non riusciva a risolvere un problema o aveva un blocco creativo, andava a camminare per dieci minuti. E poi chi non si ricorda dei peripatetici, che filosofeggiavano camminando? Io non sono ricco e neanche benestante, ma ritengo che camminare sia stimolante intellettivamente. Lo stesso si può dire della meditazione. L’importante non è meditare nella posizione del loto; si può anche meditare distesi a letto su un fianco. L’importante è, come dico io, eliminare i pensieri negativi, depurarsi dalle scorie interiori e giungere a mettere la mente in stand by.
Per il resto bevo un cappuccino ogni mattina al bar, chiacchiero per una mezz’ora con i miei genitori e mia sorella, mi sento telefonicamente con il mio unico amico a Pontedera, il rappresentante Emanuele Morelli. Tutto il resto del tempo lo passo in solitudine. A volte ho dei momenti di crisi, ma sono passeggeri. Diciamo che potrebbe andare meglio, ma mi ricordo che poteva andare peggio: potevo anche vivere a Gaza o morire di fame nell’Africa subsahariana.
Sono un lettore forte, anzi accanito ma non onnivoro, sapendo che oggi si è sempre analfabeti di ritorno in molti rami dello scibile e che non ci sono più le due culture di cui scriveva Snow ma moltissime culture, al punto che il grande matematico Odifreddi ha dichiarato recentemente che spesso anche ricercatori scientifici della medesima facoltà fanno fatica a comprendersi.
- Quali sono i tuoi generi letterari preferiti?
Leggo soprattutto poesia contemporanea, saggistica, narrativa, filosofia, psicologia, sociologia, libri di giornalisti, qualcosa della mistica cristiana e qualche testo di divulgazione scientifica.
- Di quali scrittori per nessun motivo al mondo perderesti una nuova uscita editoriale?
Se dovessi comprare libri nuovi, andrei fuori budget. Non voglio fare il piccolo fiammiferaio, ho di che vivere, ma devo fare economia domestica. Di solito aspetto che i libri recenti siano disponibili nella rete bibliotecaria della provincia di Pisa, ovvero Bibliolandia. Insomma faccio di solito ricorso al prestito interbibliotecario gratuito, compro i libri usati della biblioteca di Pontedera oppure compro libri usati sul Libraccio, aspettando il black friday.
- Se ti chiedessero una lista di libri da leggere assolutamente nella vita, quali consiglieresti?
Per quanto riguarda la letteratura contemporanea consiglio di leggere Borges, Calvino, Tommaso Landolfi, Giorgio Manganelli, Rimbaud, Umberto Eco, Pavese, Tobino, Morselli, Sanguineti, D’Arzo, Faulkner, Hesse, Tondelli, T.S. Eliot, Auden, Paolo Volponi, Perec, Amelia Rosselli, Ferlinghetti, Montale. Ma bisogna considerare che anche tutti i testi sacri delle grandi religioni monoteiste sono capolavori della letteratura.
Per quanto riguarda la filosofia contemporanea consiglio di leggere Cioran, Popper, Chomsky, Wittgenstein, Bertrand Russell, Umberto Galimberti, Nicola Abbagnano ed Enzo Paci.
Per quanto riguarda la sociologia consiglio di leggere i libri di Franco Ferrarotti, De Masi, Alberoni, Goffman.
Per quanto riguarda la critica letteraria consiglio di leggere i libri di Walter Pedullà, Silvio Ramat, Giacomo De Benedetti e Alberto Casadei.


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Per quanto riguarda la saggistica consiglio di leggere soprattutto Il mito di Sisifo di Camus perché è un testo illuminante contro il suicidio, Il capitalismo di sorveglianza della Zubinoff e i libri di Giovanna Cosenza, fondamentali per capire le pratiche sociali dei nuovi media e più importanti a mio avviso di La psicologia di Internet di Patricia Wallace, anche se quest’ultimo è stato più volte aggiornato.
Per quanto riguarda la divulgazione scientifica consiglio i libri di Piattelli Palmarini e Tullio Regge.
Per quanto riguarda la psicologia consiglio di leggere Anatomia della distruttività umana di Fromm, le opere complete di Freud, i libri di Vittorino Andreoli.
Per quanto riguarda il giornalismo consiglio di leggere i libri di Sergio Zavoli e Oliviero Beha per la loro visione globale in un’epoca di specialismo.
- Come hai conosciuto Sololibri e cosa ti piace del nostro sito?
Ho conosciuto Sololibri tramite Google. Mi piace il fatto che faccia divulgazione culturale e umanistica competente e che venga fatta una scrematura tra i collaboratori, che sono tutte persone colte o come minimo lettori veramente forti, insomma, come si suol dire di buone letture private. Inoltre i collaboratori scrivono correttamente in italiano, cosa sempre meno frequente nella popolazione.
Sololibri è sempre molto aggiornato e i collaboratori spaziano su molti fronti. È un sito letterario a mio avviso gestito con molta professionalità da persone con ottima formazione umanistica, che sono anche social media manager e conoscono approfonditamente il web. Sololibri è davvero utile per l’ottima divulgazione culturale, che diffonde conoscenza senza accademiese e senza banalizzare. Einstein sosteneva che se si sa davvero una cosa, bisogna essere capaci di spiegarla a un bambino. Forse questo è impossibile, però a mio avviso quando si divulga bisogna avere chiarezza espositiva e non dare le cose per scontate. È meglio essere pleonastici o ripetitivi ma bisogna sempre cercare di essere comprensibili. Io cerco di fare questo quando scrivo su Sololibri.
- Qual è il libro sul tuo comodino al momento?
Ora ho Parole nomadi di Umberto Galimberti. Lo sto rileggendo. Ma spesso ho almeno quattro o cinque libri sul comodino.

Parole nomadi
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- Tra le tante novità già uscite o che usciranno quest’anno, c’è un libro che non ti lascerai sfuggire?
Di solito aspetto per motivi economici. Comunque mi tengo aggiornato tramite Sololibri, quotidianamente faccio il giro dei literary blog oppure ricevo qualche input dai social. Non ho fretta. Non seguo le mode letterarie e difficilmente leggo i best seller. Arbasino sosteneva che se dovessimo giudicare i ristoranti dal numero dei clienti, i McDonald’s sarebbero i migliori. Inoltre ci sono alcuni critici letterari che hanno confrontato la classifica dei libri più venduti degli anni settanta e quella di oggi. Un tempo erano best seller Calvino, Cassola, Bassani; e oggi? Insomma c’è uno scadimento generale del gusto letterario, nonostante l’innalzamento del tasso d’istruzione.
La grande editoria non aiuta perché talvolta il mantra è il seguente: diamo alla gente quello che la gente vuole per fare cassa. La critica letteraria, che un tempo era una voce autorevolissima, non impone più il canone: oggi il canone lo impone la massa. Così abbiamo tra i libri più venduti opere di scarsa qualità di influencer e vip, spesso aiutati dal ghost writer. La piccola e media editoria pubblica anche libri di qualità, ma talvolta ci sono anche piccole case editrici a pagamento che lucrano, non fanno selezione e sono di fatto vere tipografie; alcune non fanno neanche il deposito legale delle opere.
In mancanza di veri punti di riferimento è sempre più difficile distinguere il grano dal loglio. Non solo, ma in Italia ci sono migliaia di case editrici, l’offerta è sterminata ed è impossibile stare dietro a tutto. Come recensore mi arrivano decine di libri di poesia contemporanea; di solito mi bastano già e poi leggo circa una ventina di libri al mese, più che per tenermi aggiornato per colmare le molte lacune che ho e per approfondire ulteriormente determinati argomenti.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Intervista a Davide Morelli, collaboratore di Sololibri.net
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