Il seno
- Autore: Philip Roth
- Categoria: Narrativa Straniera
"Il seno" di Philip Roth (Prima edizione Bompiani, 1973) è un racconto breve ma molto intenso, che lascia il lettore disorientato e privo di appigli ai quali aggrapparsi per evitare di lasciarsi travolgere dalla trama strana e grottesca.
Le pagine si divorano con una certa velocità che sembra impossibile non vedere materializzata, da un momento all’altro, davanti ai propri occhi la figura di David Kepesh, docente universitario, trentottenne ipocondriaco e di bell’aspetto che improvvisamente inizia a manifestare degli strani sintomi che ben presto lo trasformeranno in un seno femminile. Immediatamente ricoverato in ospedale, il suo caso viene osservato e studiato con discrezione da un’eccellente equipe medica guidata dal Dottor Klinger. Il silenzio e lo stupore che circondano David lo inducono lentamente a riflettere sulla sua nuova condizione e lo portano a chiedersi se quello che gli è appena accaduto è realmente possibile o se è solo il frutto di un suo strano incubo. Ben presto, David si accorge di essere vittima di sconosciuti istinti sessuali che, pur non procurandogli un pieno appagamento, non lo inducono certamente alla rinuncia del sesso e del piacere, anzi al contrario, le sue fantasie si spingono a tal punto che egli stesso ha addirittura vergogna a confessarle alla sua fidanzata Claire per paura di turbarla, proprio lei che finora si è prodigata amorevolmente per soddisfare tutte le esigenze sessuali di David.
Se inizialmente David sembra non preoccuparsi molto della sua trasformazione, nei mesi successivi invece, sprofonda in una crisi che lo induce a rifiutare se stesso e la sua condizione e inscena una sorta di ribellione: capovolge i discorsi e i pareri dei medici, finge di essere pazzo perché sostiene che credersi pazzo è in realtà il primo segno di lucidità verso l’accettazione della propria situazione paradossale e infine colpevolizza se stesso per quello che gli è capitato e prova a ricercare le possibili cause e le azioni che lo hanno condotto sino alla sua metamorfosi. Comprende che forse la causa del suo disastroso mutamento è da ricercarsi nella sua incapacità di vivere la propria felicità e il proprio successo, semplicemente perché, gli sembravano elementi ingiusti e immeritati.
Il dottor Klinger, con estrema tranquillità, convince David della sua sanità mentale e della sua lucidità, ritenendolo addirittura eroico per lo spirito zelante con cui affronta la sua nuova e bizzarra condizione. Solo dopo quindici mesi David, gettando un occhio al passato, prende piena coscienza della sua trasformazione e definisce addirittura banale e stupido tutto ciò che è stato nella sua vita fino al momento antecedente alla sua trasformazione ma se immagina il futuro, David è deciso a riprendersi il suo tempo senza rimorsi e senza preoccuparsi delle conseguenze.
Nonostante le sue riflessione e i suoi bei proposti futuri, David, alla fine comprende e si convince con amarezza e con rammarico che un essere bizzarro come lui non potrà mai essere definitivamente accettato dalla società “reale”.
La lettura del racconto è semplice, immediata e scorrevole. Il linguaggio è essenziale e di facile comprensione. Nonostante il racconto possa apparentemente sembrare banale e paradossale, io credo che, nella sua estrema semplicità racchiude la “profonda verità”, ovvero cosa succede quando la società ben pensante e bigotta si scontra con i “pregiudizi”.
Il seno
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