Il giardino di Elizabeth
- Autore: Elizabeth von Arnim
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Elliot
- Anno di pubblicazione: 2017
“Il giardino di Elizabeth” (Elliot, 2017, titolo originale Elizabeth and her German Garden, traduzione di Veronica De Carolis) è il romanzo d’ispirazione autobiografica della romanziera britannica nata in Australia Elizabeth von Arnim, pseudonimo di Mary Annette Beauchamp (1866-1941), pubblicato nella prima edizione in lingua inglese nel 1898 con lo pseudonimo di Elizabeth, senza cognome.
“Adoro il mio giardino. È da qui che sto scrivendo, nella magia di questo tardo pomeriggio, interrotta troppo spesso dalle zanzare e dalla tentazione di contemplare lo splendore delle verdi foglie nuove, lavate mezz’ora fa da un acquazzone gelido”.
Una signora inglese sposata a un nobile prussiano e madre di tre piccole figlie, dopo cinque anni di unione matrimoniale aveva deciso di andare
“via dalla pazza folla”
cittadina per rifugiarsi nell’isolata tenuta familiare in Pomerania. In questo luogo incantato, dove l’esistenza era scandita dal lento trascorrere delle stagioni, la signora inglese aveva ritrovato la pace interiore specchiandosi nella meravigliosa e quasi incontaminata natura che la circondava. Più che un giardino era una landa selvaggia, giacché erano venticinque anni che la casa era disabitata. Il giardino di Elizabeth era circondato da pascoli e campi di granturco, e poco oltre vi erano grandi distese di brughiera sabbiosa e foreste di pini. Al centro della pianura c’era l’oasi di ciliegi a grappolo e di verde in cui insieme alle sue figlie, Elizabeth trascorreva i suoi giorni felici e al centro dell’oasi c’era la grigia casa in pietra dai tanti frontoni
“in cui passo le mie notti riluttanti”.
Una dimora molto antica, basti pensare che prima della Guerra dei Trent’anni era stata un convento, infatti quella che una volta era una cappella ora veniva usata come sala. Elizabeth si sentiva felice in giardino, tra libri, bambini, uccelli e fiori,
“e ho tutto il tempo che voglio per godermeli”.
Eppure i parenti, i conoscenti che vivevano in città guardavano al giardino come a una prigione. Anche il marito di Elizabeth, da lei soprannominato “l’Uomo della collera”, disapprovava la scelta della moglie rimproverandola di non avere neanche il tempo di scrivergli. Ma Elizabeth, incurante di tutto ciò e desiderosa di solitudine, aveva compreso che la via dell’emancipazione passava anche attraverso il suo giardino rigoglioso, sfolgorante di colori e selvaggio.
“Che risurrezione di bellezza c’è nel mio giardino e di più brillante speranza nel mio cuore!”.
“Il giardino di Elizabeth”, scritto sotto forma di diario tenuto in prima persona, dal 7 maggio al 18 aprile dell’anno seguente, ebbe un successo clamoroso, ben 21 edizioni nel 1899. La protagonista della narrazione rappresenta l’alter ego di Elizabeth von Arnim. L’autrice del celebre romanzo “Un incantevole aprile” (1922), nata in una famiglia della borghesia coloniale inglese di Sydney, aveva sposato nel 1891 il conte tedesco Henning August von Arnim-Schlagenthin (1851-1910), figlio adottivo di Cosima Wagner. Nel 1897 gli Arnim si trasferirono nell’antica residenza familiare di Nassenheide in Pomerania. In queste pagine appaiono come piccole perle d’ironia e di tagliente umorismo riflessioni argute sulla ipocrita società dell’epoca e la divertente cronaca degli errori di questa irresistibile e dissacrante giardiniera in erba.
“Se mi guardo indietro resto stupita e non ho scusanti per aver impiegato così tanto a scoprire che qui, in questo angolo sperduto, c’era il mio paradiso”.
Il giardino di Elizabeth
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