I fratelli Rico
- Autore: Georges Simenon
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Adelphi
- Anno di pubblicazione: 2014
“... lì in Florida, il sole sorgeva in modo repentino. Non c’era alba”.
Come ogni mattina erano stati i merli a svegliare Eddie Rico dal sonno notturno reso difficoltoso dal caldo. L’uomo percepiva il sorgere del sole, perché il cielo diventava subito dorato e nell’aria appiccicosa echeggiava il cicaleccio degli uccelli. Il mare era calmo mentre attraverso il varco aperto dai merli, il mondo s’insinuava a poco a poco nel sonno del piccolo boss di provincia e la realtà si mescolava ai sogni. Sua moglie Alice presto si sarebbe alzata per andare a preparare la colazione per le tre figlie Christina, Amelia e Lilian.
“Tutto ciò, l’insieme di questi piccoli gesti quotidiani era rassicurante”.
In fondo Eddie Rico lì nella sua residenza da lui denominata Sea Breeze, Brezza di Mare, era un uomo felice:
“Abitavano in una bella casa nuova, moderna, di un candore luminoso, tra la laguna e il mare, a due passi dal Country Club e dalla spiaggia”.
In quella mattina calda Rico, il cui vero nome era Joseph, aveva ricevuto una lettera da Brooklyn scritta dalla madre Julie: “Venerdì scorso è passato a trovarmi Gino. Aveva l’aria stanca”. I fratelli Rico erano tre: il maggiore Eddie, piuttosto in carne “con una certa tendenza a mettere su pancia”, il fratello di mezzo Gino “killer per vocazione” dall’aspetto allampanato con lineamenti spigolosi e l’aria malaticcia e Tony, il minore dei fratelli Rico, che era rimasto con la madre più a lungo degli altri e “Naturalmente era il suo prediletto”. Tony si era appena sposato con una ragazza di origine lituana.
“Perché non ne ha parlato con nessuno? Perché tante persone, all’improvviso, hanno tutto questo interesse a sapere dov’è?”.
Per una serie di circostanze c’era il fondato sospetto che Tony avesse intenzione di collaborare con la polizia, la cosa avrebbe costituito una minaccia per l’intera organizzazione gestita dal boss Sid Kubik nella quale lavoravano i fratelli Rico.
“Era da anni che il procuratore distrettuale si accaniva a cercare un testimone”.
Eddie era un impiegato di fiducia all’interno dell’organizzazione criminale della quale egli aveva sempre rispettato le regole “non per paura, come la maggior parte degli altri, ma perché capiva che era indispensabile”. Il calmo e scrupoloso Eddie si era costruito la sua esistenza con tanta cura e pazienza, stando in guardia per tutta la sua vita e finora non aveva mai avuto motivo di rammaricarsene, certo che la sua casa e la sua famiglia dovessero restare fuori dal suo lavoro.
“È uno che sa fare i conti, dicevano nell’ambiente”
quindi quando si era trattato di aprire una nuova agenzia nel Golfo del Messico avevano mandato Eddie Rico. Dietro l’apparente reputazione di onesto commerciante di una grossa ditta di frutta e verdura la West Coast Fruit Emporium e di buon padre di famiglia che andava in chiesa ogni domenica elargendo generose elemosine, si nascondeva “il Ragioniere”, soprannome dato a Rico quando aveva venti anni. La lettera della madre aveva messo in allarme Eddie, la sua doppia vita a Santa C
lara che scorreva tranquilla su due binari stava per subire una battuta d’arresto. “Il passato che gli veniva in mente era semmai più remoto: i tempi difficili di Brooklyn, i suoi primi contatti con l’organizzazione, quando era ansioso di farsi apprezzare. Per tutta la vita non aveva desiderato altro”.
Georges Simenon redasse I fratelli Rico (titolo originale del volume: Les Frères Rico, Adelphi, febbraio 2014, traduzione di Marina Di Leo) nel luglio del 1952 nella sua abitazione Shadow Rock Farm, vicino a Lakeville nel Connecticut durante il lungo soggiorno negli Stati Uniti che fu pubblicato nello stesso anno. Il romanzo è la narrazione di un gangster che non si è mai sporcato le mani di sangue che diviene, senza saperlo, strumento di morte, “innocente” carnefice di una spietata organizzazione quanto mai tentacolare. “Sono certo che lo rintraccerai”. Il celebre scrittore belga, che amava eliminare aggettivi e avverbi da lui considerati di troppo, si cimenta nel descrivere “il paese del sorriso e della libertà” attraverso il racconto di una storia di ambientazione criminale la cui cover del volume, una tavola di Loustal per l’edizione illustrata del 2004 di Les Frères Rico fa da perfetto accompagnamento. Una scommessa vinta per l’immortale Simenon del quale recentemente a Parigi sono stati venduti a un’asta della casa Artcurial tre testi autografi per un incasso superiore a 63.000 euro.
“Questo fu tutto. A Eddie non chiesero altro. Non gli chiesero mai più niente di difficile. Quella notte ebbe fine, come hanno fine tutte le notti, sin dal principio del creato, con il sorgere del sole”.
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