Avrò cura di te
- Autore: Chiara Gamberale Massimo Gramellini
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Longanesi
- Anno di pubblicazione: 2014
"Esiste solo un modo per attraversare il dolore, Giò. Accettarlo e andare oltre. Serve un atto di fede nella vita. La ricompensa sarà l’isola del tesoro: la scoperta di una parte sconosciuta di se stessi".
Perché è questo il senso del nuovo e scintillante libro di Chiara Gamberale e Massimo Gramellini, "Avrò cura di te" (Longanesi, 2014, pp.188): convertirsi per ricominciare, semplicemente ritrovandosi.
La geniale collaborazione tra Gamberale e Gramellini ci regala l’opportunità di conoscere Gioconda - detta Giò - e Filèmone, A/angelo custode, in un serrato botta e risposta che dà vita alla Vita stessa, attraverso l’Amore, il Coraggio e la Paura. Incrociando il soffio rassicurante di Filèmone e lo sguardo annaspante di Gioconda, ci tuffiamo nella vita aggrovigliata di quest’ultima creatura, in preda a spasmi di angoscia e profonda tristezza, racchiusa tra le quattro mura di quella casa che un tempo era appartenuta ai suoi nonni, morti da pochissimo. Gioconda, anzi Giò, è reduce da un principio di separazione da Leonardo, la sua anima prescelta, complementare e che le è stata accanto per cinque anni, in un appartamento che prima era il loro, e adesso è solo suo, di Leonardo. Sì, perché Leonardo si è sbarazzato di Giò con una semplice mail, chiara come il sole di agosto e pesante come la nebbia di novembre, una mail in cui ha riversato il disprezzo per quella donna che ama ancora, ma che proprio no, non riesce a perdonare. "Per me la fiducia è stata sempre più importante perfino dell’amore", e quella fiducia Giò l’ha tradita, per quattro volte, con il padre di un suo allievo.
Entrambi professori, Giò e Leonardo insegnano agli adolescenti italiano, storia, matematica, fisica, ma insegnano anche a stare al mondo, insegnano loro il rispetto per l’ambiente in cui si trovano e quello verso gli altri compagni. Esattamente quello che loro non hanno ancora bene appreso, continuando, ognuno, ad arroccarsi sulle proprie torri di convinzioni, udendo, in lontananza, soltanto il rantolo di quella che sembrerebbe una richiesta di aiuto. Ma Giò non ci riesce, no, ancora no. E allora arriva Filèmone, l’Angelo (Angelo? angelo? Ma sì, Angelo) Custode che risponde alle sue deliranti lettere, che si accuccia ai piedi del letto di Giò quando dorme, si nasconde sotto la cattedra quando è a scuola e l’accompagna a scegliere una nuova vita, che poi è quella che ognuno di noi ha dentro, ma a volte fa fatica a riconoscere.
Un anno intenso quello che Giò e Filèmone passano insieme (dal 14 febbraio al 14 febbraio. Data casuale, no?), un anno feroce perché fatto della stessa sostanza di cui sono fatte le parole che Filèmone sceglie per prendersi cura di Gioconda: il cammino interiore che Giò intraprende all’interno di queste pagine è fatto di "strade buie e valli desolate", di sorrisi stentati ma sinceri, di momenti di arguta ironia e fine intelligenza, ma soprattutto è fatto di riflessione e sentimento.
Filèmone, attraverso le sue lettere, guiderà la donna alla ricerca di sé, quel sé che esiste, ed è lì da qualche parte, nascosto dietro le ante del narcisismo, acquattato sotto il tavolo della presunzione e mescolato ai rivoli di egoismo. È lì, scomposto in mille pezzi, e, come un mosaico, deve essere ricostruito, un po’ per volta, partendo da ciò che all’essere umano riesce meglio, ma anche peggio, di ogni altra cosa: amare. Gli altri, e quindi anche se stessi.
"Ti amo" significa "mi amo a stare con te". Non è egoismo. Gli egoisti non si amano affatto. Solo chi si vuole bene è capace di volerne al prossimo.
Con grande leggerezza, utilizzando quella pacatezza di modi e quella semplicità di stile che solo le creature di una certa altezza morale riescono a fare proprie, per presentarsi al mondo, Massimo Gramellini e Chiara Gamberale sono riusciti ad ammaliare i lettori con questo romanzo che ha il netto sapore del saggio, e che tuttavia nulla ha a che fare con l’accademismo rude di maniera. Immersi nella lettura, viaggerete all’interno della vostra coscienza, partendo dall’Io, passando per il Noi e approdando nuovamente al Nuovo Io, che ha imparato a gestire il Nuovo Noi: un’analisi spietata e dolce dell’Amore ai tempi dell’amore, alla ricerca di quel tesoro che "si trova dove sei, ma come faresti a saperlo se non andassi a cercarlo da qualche altra parte?".
Un romanzo sull’Amore di coppia, sull’Amore per se stessi, un manuale sulla Vita, fatto con la Realtà.
"Oscilli tra la nostalgia per ciò che hai smarrito e l’angoscia per quanto dovrai affrontare. L’unica emozione che fatichi a riconoscere è il coraggio: forse perché è legata al presente. Ma la mia missione, Giò, consiste proprio nell’aiutarti a vivere qui e ora".
Avrò cura di te
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