Altri tempi
- Autore: Edith Wharton
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2023
I mutamenti sociali e culturali nella vita degli esseri umani condizionano le nostre relazioni anche di carattere familiare e questo può essere un argomento di estremo interesse da trattare in un libro.
Edith Wharton, scrittrice americana di grande fama e prima donna a vincere il Premio Pulitzer nel 1921 con il romanzo L’età dell’innocenza ha raccontato con grande efficacia in molte sue opere le caratteristiche dell’ambiente dell’alta borghesia newyorkese nella quale è cresciuta, sia da un punto di vista stilistico, sia per la profondità di sguardo con la quale ha toccato tanti temi importanti.
In Altri tempi, un brevissimo racconto, ella narra il rapporto che si viene a creare tra una donna matura, Mrs Lidcote, e sua figlia Leila, dopo il divorzio di quest’ultima, che ha subito deciso di risposarsi con un altro uomo. La donna infatti ha vissuto alcuni anni prima la medesima esperienza, ma la sua decisione di separarsi dal suo primo marito e intraprendere una nuova relazione sentimentale con un altro uomo non è stata accolta affatto bene, né dalla sua famiglia, né tantomeno da quella di lui, anzi a essere sinceri non è stata mai accettata. La donna ha dovuto quindi suo malgrado interrompere tutta una serie di relazioni familiari, in quanto emarginata per tale scelta che all’epoca era abbastanza rara per le donne americane della sua generazione. La donna, con un pizzico di ingenuità, ritiene quindi che il cambiamento importante nella vita privata della figlia rappresenti una specie di trauma o comunque un momento difficile, proprio come lo era stato in passato per lei e ritiene che abbia bisogno del suo supporto fisico e psicologico. Per questo motivo Mrs Lidcote intraprende un lungo viaggio in transatlantico da Firenze, dove ella da alcuni anni si è trasferita per vivere in serenità la sua nuova vita e raggiungere New York, la sua città d’origine, dove invece vive ancora sua figlia. Tale viaggio, pieno di aspettative per la protagonista, avrà invece dei risvolti e un esito ben diversi rispetto a quelli da lei ipotizzati. Infatti la mutata situazione sociale e culturale americana, in particolare per quanto riguarda il ruolo della donna e le sue scelte di vita privata, porranno Mrs Lidcote di fronte a uno scenario per lei davvero insospettabile.
La storia riassunta in breve è in sostanza tutta qui e questa potrebbe far apparire la trama un po’ scarna, ma l’autrice riesce da questi pochi elementi a tessere un quadro molto interessante sulle relazioni umane e sui cambiamenti sociali con grande finezza psicologica. In questo si nota la bravura di Edith Wharton nel riuscire a far emergere nella narrazione in poche pagine tanti spunti di riflessione, attraverso descrizioni accuratissime, sia degli ambienti che della psicologia dei personaggi e dialoghi di grande efficacia. Mrs Lidcote, da donna sicura di sé, si trasforma a poco a poco in una persona piena di dubbi, fragilità, insicura, bisognosa di essere rassicurata e che porta avanti le proprie idee attraverso illazioni non sempre confermate dai fatti.Tutto questo determina il suo progressivo isolamento sia da un punto di vista fisico che psicologico dalle persone, essendo abbastanza rigida nelle sue posizioni. Prova a venirle in aiuto un certo Franklin Ide, un vecchio amico di famiglia, da sempre a lei molto affezionato e che forse ne è anche attratto, il quale per motivi di lavoro si viene a trovare sulla stessa nave sulla quale si è imbarcata la protagonista. I loro dialoghi e i loro incontri a New York saranno determinanti per il racconto, soprattutto per capire il punto di vista di Mrs Lidcote, che dopo un’iniziale ritrosia decide di confidarsi con lui e rivelargli anche i suoi pensieri e segreti più intimi. Interessanti anche i dialoghi tra madre e figlia, nei quali però emerge sempre quella sensazione di non detto e una serie di espressioni concilianti che non sempre rappresentano il pensiero autentico delle due donne, che appartengono chiaramente a generazioni diverse e che vivono le loro esperienze di vita sentimentali, pur simili, in due epoche ben diverse tra loro. Infatti se a Mrs Lidcote nessuno o quasi nella sua famiglia aveva perdonato la scelta di farsi una nuova vita separandosi dal marito, il divorzio di Leila viene invece accettato come un fatto piuttosto normale dalle persone a lei vicine e persino il suo ex marito, dal quale nel frattempo ella ha già divorziato, non le porta rancore e a sua volta sì è scelto una nuova compagna.
Questa enorme differenza di trattamento e di mentalità sorprende Mrs Lidcote, in quanto la donna si riteneva una trasgressiva e tale pensava che potesse essere considerata dagli altri sua figlia in seguito alla scelta compiuta, ma visto il mutare dei tempi ella finisce con il sentirsi privata di quel ruolo di figura rassicurante che avrebbe voluto rappresentare per Leila e che a lei era mancata nel momento del suo cambiamento di vita. Mrs Lidcote si sente inutile, o forse per meglio dire, estranea a quella nuova realtà socio-culturale che attribuisce alla donna molta libertà di espressione e di azione e questo la porta a dover prendere una decisione forte.
Un racconto di grande impatto emotivo e di raffinata analisi psicologica, con uno stile di scrittura sapiente e dove ogni dettaglio è curato al massimo. Pur nella scelta di una narrazione in terza persona, Edith Wharton riesce con bravura a far immergere i lettori nella storia fin dalle prime righe con una ricchezza di informazioni e una capacità introspettiva non comune, rendendo il libro interessante a prescindere dal tema trattato e dall’ambientazione. Anche il finale lasciato in parte in sospeso e all’interpretazione dei lettori denota una grande maestria nell’architettare il racconto e condurlo verso la conclusione, lasciando sempre alta la tensione narrativa e tenendo viva la curiosità fino all’ultimo.
Altri tempi è un racconto pubblicato negli Stati Uniti d’America nel 1911 con il titolo originale di Autres temps e in Italia disponibile attualmente nell’edizione pubblicata nel 2023, con la traduzione di Alessandro Ceni Tozzi, nella collana Le Occasioni da Passigli, una piccola casa editrice di Firenze, brava come sempre a scovare queste piccole perle letterarie di grandi autori divenuti dei classici.
Edith Wharton, da nubile Edith Newbold Jones, nata a New York nel 1862 e discendente di un’antica e ricca ricca, scomparsa in Francia dove si era trasferita nel 1937, è considerata tra le più grandi scrittrici americane a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento. La sua produzione letteraria è molto vasta e oltre a romanzi e racconti, comprende anche molte poesie. La vittoria del Premio Pulitzer è una conferma del suo grande talento e da diverse sue opere sono stati tratti film, alcuni di essi anche molto noti. Mantenne per tutta la vita il cognome Wharton acquistato con il suo matrimonio con il banchiere Edward Robbins Wharton, dal quale si allontanò a poco a poco, fino al trasferimento in Francia, dove rimase a vivere e dal quale si separò con un divorzio formale nel 1913. Fu amica e confidente del grande scrittore Henry James, che conobbe in seguito e che ebbe un ruolo importante nella sua vita, incoraggiandola ad andare avanti nel suo percorso di scrittrice.
Evidente quindi i molti elementi autobiografici di questo racconto che si configura come un’opera di valore, pur nella complessità di alcuni suoi punti, compreso il finale che si può prestare a più possibili interpretazioni. Edith Wharton convince non tanto per il tema trattato per quanto interessante, ma per la straordinaria capacità di evocare immagini, sensazioni ed emozioni potenti in chi legge oltre che per la bravura nel delineare un quadro psicologico complesso dei personaggi narrati e dei cambiamenti sociali e culturali. Insomma un breve racconto di un’ottima scrittrice di grande suggestione e che contribuisce a mantenere viva la passione per la lettura e per le storie con il suo fascino.
Altri tempi
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