1Q84. Libro 3. Ottobre-Dicembre
- Autore: Murakami Haruki
- Genere: Fantascienza
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2012
I moltissimi lettori rimasti in sospeso con le vicende di Aomame, la killer professionista, di Tengo, l’insegnante ghostwriter, e del loro mondo alternativo ribattezzato “1Q84”, possono adesso soddisfare la propria curiosità e immergersi per la seconda volta nella dimensione parallela nel cui cielo svettano due lune. Per la seconda volta, malgrado si tratti del Libro 3: come chi ha letto il precedente episodio già sa, lo stesso rappresentava i Libri 1 e 2 di una curiosa “bi-trilogia”. D’altronde, chi affronta la lettura di quest’opera di Murakami Haruki, come è stato già detto, fa bene a slegare la propria mente dalla logica comune: già l’originale divisione dei libri ci introduce in questo stato d’animo.
Aomame è nascosta in un appartamento, al sicuro, braccata dalla setta del Sakigake, protetta dalla Signora e dal suo emissario Tamaru. Tengo continua a vivere da solo e a insegnare, scrivendo il suo primo romanzo e dedicando una parte del suo tempo a visitare il padre, ormai in fin di vita, in una clinica fuori città. Aomame e Tengo non lo sanno, ma ciascuno di loro è alla disperata e impotente ricerca dell’altro. Due vite legate dal sottilissimo e tenace filo di una stretta di mano avvenuta quando erano solamente due bambini. Non hanno un elemento per ritrovarsi, non sanno più niente l’uno dell’altra, eppure scopriranno di essere indissolubilmente uniti nel modo più incredibile e misterioso che potessero mai ardire di immaginare. Ma nell’anno 1Q84, che Tengo chiama “Il Paese dei gatti”, l’illogico è all’ordine del giorno e l’incomprensibile è la normalità quotidiana…
Paradossalmente, la lontananza fra Aomame e Tengo sta per essere colmata dal personaggio più improbabile che possa apparire perfino nel loro mondo parallelo: Ushikawa, il detective meno professionale ma più furbo che si possa trovare sulla piazza, penalizzato da un aspetto grottesco che gli rende oltremodo arduo l’anonimato necessario al suo mestiere. Assoldato dal Sakigake per rintracciare Aomame, Ushikawa ci mette un soffio a capire che è Tengo la traccia che potrà condurlo da lei. Il furbo detective, però, non sa che la sua pur giusta intuizione appartiene ancora al mondo del non espresso, del futuro probabile, e, quel che è peggio, preso dal proprio incarico finisce per sottovalutare la protezione che si stringe intorno ad Aomame. Un errore fatale…
Leggere la seconda parte di un romanzo senza averne letto la prima non ha alcun senso e ancora meno ne avrebbe nel caso di questo sequel fin troppo legato ai due primi capitoli. A essere sinceri, infatti, la prima parte del libro risulta addirittura forzata, poiché fatta di staticità, osservazione, cronaca di tre vite in sospeso che dipendono, spesso senza saperlo, l’una dall’altra. Molto funzionali sono i promemoria delle vicende precedenti che si ritrovano fra le righe e i paragrafi, quasi un riassunto, ma ben inserito nella narrazione, che riesce ad aiutare la memoria del lettore senza dare l’impressione di una quarta di copertina. Il racconto prende il via da circa metà romanzo, ma resta molto più descrittivo che nel precedente volume, anche se vi si ritrova ovviamente l’atmosfera onirica e “sospesa” dei primi due capitoli. Anche i Little People e il Sakigake hanno un’importanza molto minore nella storia, lasciando il passo ai sentimenti personali di Aomame e Tengo. Un secondo/terzo capitolo più intimo, più lento, che chiude però bene questo illogico volo della mente.
1Q84 - Libro 3: Ottobre - Dicembre
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