Narrativa Straniera

BEAT, 2012 - “Grotesque” è un libro lungo e complesso di cui si potrebbe parlare all’infinito, talmente tanti, e interessanti, sono gli spunti di riflessione che offre; un’opera triste, corale e cangiante, in piena tradizione nipponica.

Giunti, 2012 - Meghan O’Rourke ripercorre il dramma della morte della madre, avvenuta a causa di un tumore al colon. L’autrice trentacinquenne, già collaboratrice di New Yorker, consegna alle stampe una sorta di diario su un periodo luttuoso realmente vissuto da lei in prima persona.

Viaggio allucinato di un hippie disertore nel mondo in cambiamento degli Anni Settanta. "Il venditore d’ossa di Benares" ha il pregio di lasciarsi leggere tutto d’un fiato e di coinvolgere tanto chi ha vissuto quell’epoca esaltante e controversa che sono stati gli anni Settanta, quanto le giovani generazioni desiderose di conoscerla.

Un romanzo che prende il via come un mistery-horror per poi dare vita a una riflessione sull’amicizia, la fedeltà, l’affidabilità di chi ci circonda, l’amore, l’esistenza e i suoi perché, tutto questo con l’ombra della falce dell’oscura creatura perennemente presente.

Pagina dopo pagina, Catherine Texier racconta, sotto forma di cronaca amorosa, un tradimento, snocciolando le emozioni in un crescendo intenso e intriso di passionalità.

Cosa può mettere in crisi la Sterminatrice Anita Blake? Nel quattordicesimo capitolo della serie della scrittrice Laurell K. Hamilton è un test di gravidanza a minare le basi della sicurezza della spietata risvegliante della città di St. Louis.

Guanda, 2012 - Sono stati scritti fiumi di inchiostro sull’Olocausto: da chi gli è sopravvissuto, dai complici della tragedia, dai familiari delle vittime e dai parenti degli esecutori. Ma forse mai prima di "Prove per un incendio" di Shalom Auslander si era letto dei sensi di colpa di quanti, essendo ebrei, non hanno in alcun modo partecipato a quella tragedia, perché in un altro continente o semplicemente in un’altra epoca.

La furia di Philip Roth è immediata e la sua capacità di delineare e condannare l’ipocrisia, il moralismo, il politicamente corretto, i talebani della politica è fulminante.
Non ci sono scappatoie: tutti i bugiardi, perbenisti, farisei subiscono una tremenda vendetta, essere condannati da uno dei principali scrittori del nostro tempo.

Astoria, 2012 - Una lettura molto piacevole e scorrevole di un testo redatto da un’acuta osservatrice, giornalista dell’Evening Standard, vincitrice nel 1934 del Prix Femina, divenuta nel ’50 membro della Royal Society of Literature.

Alet, 2009 – Una raccolta di dodici racconti per un interessante ritratto della popolazione americana media con le proprie manie e paure vista secondo un comune sentire da parte della nuova generazione di scrittori di cui la Budnitz fa parte