Sono stati finalmente decretati i vincitori dell’edizione 2010 del prestigioso Premio Viareggio Repaci suddiviso in tre diverse sezioni: narrativa, poesia e saggistica.
Per la sezione narrativa la giuria, presieduta quest’anno da Rosanna Bettarini, ha decretato come vincitore Nicola Lagioia (Bari - 1973) con il suo romanzo dal titolo "Riportando tutto a casa" (Einaudi editore). La giuria ha visto in questo romanzo la grande forza dei più classici romanzi di formazione che trattano le difficoltà della crescita amplificata però da un mondo in cui l’inaspettata fertilità economica arriva ad intaccare in modo irrimediabile la vita sociale. Genitori ormai alle prese solo con il loro business dimenticano del tutto i loro figli. La crescita quindi già difficile di per sé diventa una giungla invivibile se è necessario anche ricercare un’innocenza che è stata negata sin dall’inizio.
Per la sezione poesia la giuria ha scelto Pierluigi Cappello (Gemona - 1967) con "Mandate a dire all’imperatore" (Crocetti editore). Questa raccolta di poesie è incentrata sul tema del tempo e della memoria. E dalle riflessioni sul tempo che scorre e sulla necessità di ricordare e recuperare i nostri ricordi nasce una forza capace di ricostruire i tasselli del nostro universo e di noi stessi.
Per la saggistica è stato scelto come vincitore Michelle Emmer con "Bolle di sapone. Tra arte e matematica" (Bollati Boringhieri editore). Ogni forma anche quella più insignificante, afferma Emmer, racchiude in sé un mondo intero che vale la pena di essere sondato. Matematica, scienza, analisi e sensibilità artistica si incrociano tra loro per illuminare ogni dettaglio dei microcosmi in cui viviamo immersi.
E’ stato inoltre consegnato il Premio Speciale del Presidente a Fernando Bandini (Vicenza - 1931) con "Quattordici poesie" (L’Obliquo editore). L’assegnazione di questo premio vuole ovviamente segnalare l’eccellenza delle poesie raccolte in questo testo ma vuole anche essere un modo per sottolineare il significato complessivo della lunga carriera letteraria di questo scrittore. Fernando Bandini è da sempre stato fedele alla propria tradizione culturale ma è riuscita ad inserirvi una sperimentazione linguistica davvero eccellente quasi a volerci ricordare che siamo un continuum del passato ma che da lì dobbiamo progredire e diventare sempre qualcosa d’altro.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Premio Viareggio Repaci 2010: i vincitori
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