Oltre la meraviglia. Lettere al di qua dello specchio di Lewis Carroll

Quando abbiamo la possibilità di collocare un grande autore nel mondo reale si aprono per noi nuovi mondi oltre la letteratura. Questo epistolario edito da L’orma editore con il titolo Oltre la meraviglia. Lettere al di qua dello specchio (L’orma, 2023, a cura di Eusebio Trabucchi) racchiude l’essenza di Lewis Carroll, il padre di Alice nel paese delle meraviglie.
Ogni pagina vibra del suo estro, dell’ironia con cui approcciava eventi e persone. Era un uomo, prima che uno scrittore, curioso, propositivo, dai molteplici interessi. L’avventura della sua eroina si ritrova tra le sue righe.

Oltre a vari autoritratti e illustrazioni, infatti, si possono trovare le sue indicazioni per comporre una epistola (come redigerla con una bella e pulita scrittura), le missive sempre ironiche a amici e conoscenti, e particolari sperimentazioni di forma come la scrittura al contrario o a spirale.
La letteratura diventa e viene usata come gioco anche nella vita quotidiana, creando le basi per l’incantevole mondo di Alice.
Lewis Carroll si interessava ai vari interessi collettivi, spaziando dalla fotografia alla matematica, fino ad arrivare alla logica con brillanti voli pindarici. Ideò diversi giochi da tavolo e un prototipo di biliardo circolare con senso critico e attenzione.
Inventava storie per i suoi studenti, cercava di attirarne l’attenzione con la musica delle parole, e, facendolo, ha lasciato ai posteri le linee guida per un buon insegnamento. Che è serio quando serve, ma anche giocoso, libero, entusiasmante.

Il segreto sta nell’equilibrio tra realtà e finzione, tra vita vera e immaginata, nel come l’una non possa prescindere dall’altra.
D’altronde, la stessa Alice vive un’avventura nei suoi sogni che è, tuttavia, così reale da lasciare a noi lettori il dubbio mai sopito: è realtà o finzione?