Alice nel paese delle meraviglie compie 150 anni e non li dimostra. A un secolo e mezzo dalla pubblicazione italiana restano inalterate la freschezza e l’originalità di una storia tra regine di cuori, carte da gioco, cappellai matti, conigli bianchi e pozioni dai poteri magici. E il racconto (così come il suo seguito Attraverso lo specchio) continua a incantare i bambini e a soggiogare la fantasia degli artisti di tutti i tempi.
Nell’immagine in alto: Particolare dell’opera "L’amica del cuore" dell’artista Ajnos, esposta nella galleria d’arte SpazioCima a Roma
I figli di Alice: Alice nelle opere d’arte
È lunghissimo l’elenco dei pittori e degli artisti che nel tempo hanno visitato il paese delle meraviglie descritto da Lewis Carroll nel 1865 e pubblicato in Italia da Loescher nel 1872, realizzando splendide illustrazioni che hanno impreziosito edizioni famose dell’opera e le hanno rese oggetto del desiderio per i collezionisti. Un legame che ha interessato soprattutto la corrente Surrealista: negli anni ’30 del 900 i suoi esponenti furono, non a caso, definiti “figli di Alice”.
Le reinterpretazioni non si contano, così come le mostre a tema. L’ultima, in ordine di tempo, è in corso a Strasburgo e racconta mondi onirici e visionari: le sale del Museo di Arte Moderna e Contemporanea ospitano opere di Pierre Alechinsky, Victor Brauner, Wilfredo Lam, Man Ray, Eileen Agar, Salvador Dalì, Max Ernst. Tutti hanno una musa ispiratrice in comune: Alice che insegue il Bianconiglio in eterno ritardo.
Alice musa di pittori, scultori, registi e fotografi
Non sono gli unici. Alice è stata musa di molti, registi, fotografi, fumettisti e artisti. In 1200 hanno illustrato il famoso libro. Il primo fu lo stesso Lewis Carroll che affiancò al testo disegni autografi per raccontare la sua Alice. Voleva essere sicuro che trasmettessero esattamente le idee alla base del racconto. Ma le sue illustrazioni non furono giudicate abbastanza belle e così venne ingaggiato un professionista, Sir John Tenniel. Carroll ne lamentava il modo di lavorare: gli pareva che non rispettasse il modello a svantaggio delle proporzioni. Eppure dalle sue opere saranno influenzati molti dei successori, primo fra tutti Walt Disney. Alice conquistò Dante Gabriel Rossetti fondatore del movimento pittorico dei Preraffaeliti e, anni dopo, Rene Magritte che le dedicò un film, molto prima di Tim Burton e della sua rivisitazione in chiave dark fantasy per il grande schermo nel 2010.
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Tra i contemporanei sono degni di nota l’Alice a pois realizzata da Yayoi Kusama al lavoro nel 2013 per Orecchio Acerbo, la bella edizione di Rizzoli (2011) con le tavole di Rébecca Dautremer e quella di Ippocampo Edizioni del 2021 illustrata da Benjamin Lacombe.
Tutti sono partecipi della metamorfosi della protagonista e di quella metafora dell’adolescenza che lei stessa rappresenta. Ciascuno di loro ha regalato un po’ della sua immaginazione ad Alice, contribuendo a mantenerla giovane e attuale. Un’icona mai eguagliata del fantasy.
Wonderland: la mostra a Roma su Alice nel Paese delle Meraviglie
La Galleria SpazioCima, a Roma, ripropone la simbiosi tra libro e arte in una mostra da favola, intitolata Wonderland e visitabile fino al 23 dicembre. Le 30 opere esposte, realizzate con svariate tecniche e stili, reinterpretano il mondo di Alice e di altre storie favolose: ci sono l’inedita regina di cuori di Ajnos Eye, il Cappellaio Matto e lo Stregatto di Alessandra Pierelli fino alle Fiabe nel Cassetto di Serenella Lombardi.
Così il racconto nato dall’immaginazione di Lewis Carroll (pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson) per divertire una bambina, figlia di amici, diventa storia universale, grande classico capace di ispirare il panorama culturale in maniera trasversale.
In fondo è la stessa Alice che, a inizio libro, visibilmente annoiata dalle letture della sorella si chiede, dopo aver sbirciato le pagine:
a cosa serve un libro senza figure e dialoghi?
Wonderland nella Galleria SpazioCima, via Ombrone 9, a Roma è organizzata da Roberta Cima e sarà visitabile a ingresso libero fino al 23 dicembre con il seguente orario: da martedì a venerdì dalle 15.30 alle 19.30, sabato e domenica dalle 16 alle 19.30.
- Per informazioni: https://www.facebook.com/SpazioCima2014/
La mostra delle opere di Salvador Dalì in provincia di Torino
Sempre per chi non vuole o non può valicare i confini nazionali, restano le ricche mostre di casa nostra che portano in Italia due degli esponenti più famosi del Surrealismo.
L’immaginifico Salvador Dalì, la cui Exhibition trasforma le cucine della Palazzina di Caccia di Stupinigi, a pochi chilometri da Torino fino al 19 febbraio 2023: una collezione unica nel suo genere che riunisce sculture museali in bronzo, oggetti in pasta di vetro e, naturalmente, libri illustrati. Il tributo ad Alice avviene nel 1969: Dalì aveva già 65 anni e si trovava certo a suo agio nella dimensione onirica di Carroll. Realizzò 12 litografie che, stampate dalla Press-Random House di New York in un numero ridottissimo di esemplari, oggi sono disponibili in rete grazia alla William Bennet Gallery. Nel 2017 la ristampa della Princeton University Press ha reintrodotto sul mercato un’edizione più abbordabile.
Salvador Dalì The Exhibition sarà alla Palazzina di Caccia di Stupinigi fino al 19 febbraio 2023. Questo il calendario dell’esposizione prodotta da Next Exhibition in collaborazione con The Dalì Universe: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 17.30, sabato e domenica dalle 10 alle 18.30. Lunedì chiuso. Biglietti a partire da 13 euro. Aperture straordinarie e orari speciali 24, 26 e 31 dicembre, 1, 2 e 6 gennaio.
- Per informazioni: https://daliexhibition.it/home-nuovo/
La mostra Max Ernst a Palazzo Reale di Milano
Un altro Surrealista è affascinato dalla bambina che precipita in un mondo sotterraneo: Max Ernst. Il pittore, scultore, poeta e teorico dell’arte tedesco naturalizzato americano e francese, sarà ospite al Palazzo Reale di Milano fino al 26 febbraio 2023 con oltre 400 opere, tra cui gli immancabili libri illustrati. Anche lui ha attraversato la tana del Bianconiglio verso mondi fantastici.
La mostra Max Ernst a Palazzo Reale di Milano, promossa da Comune di Milano e Palazzo Reale, in collaborazione con Madeinart, è curata da Martina Mazzotta e Jurgen Pech e sarà accompagnata da un catalogo edito da Electa. È visitabile fino al 26 febbraio 2023, dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19.30 e giovedì chiusura alle 22.30. Lunedì chiuso. I biglietti: open 17 euro, intero 15 euro, ridotto 13 euro.
- Per informazioni: https://www.palazzorealemilano.it/mostre/max-ernst
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: 150 anni di Alice nel paese delle meraviglie: 3 mostre da non perdere
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