La trasparenza del buio
- Autore: Roberto Pazzi
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Bompiani
- Anno di pubblicazione: 2014
La trasparenza del buio di Roberto Pazzi (Bompiani, 2014) racconta la storia struggente di un professore universitario di sessantacinque anni che fa tre incontri trasgressivi in pochi giorni. Un romanzo che affronta le ragioni dell’amore e il terrore di rimanere da soli.
Un libro bellissimo e straziante sugli amori omosessuali di Giovanni Caonero, un intellettuale che ha ancora passione per l’insegnamento e per il contatto con gli studenti.
Giovanni è stato sposato, poi ha deciso, dopo il divorzio, di rinunciare a un’ipocrita bisessualità per avere solo amori gay.
Quando finisce di preparare le lezioni, la sera tardi, rinuncia a guardare la televisione, che odia in modo particolare e chatta in modo compulsivo; di solito non succede niente, la foto che ha postato sulla chat non attira conquiste, ma solo pallide amicizie che non vanno da nessuna parte. D’altra parte, Giovanni non si presenta in modo troppo sfacciato, non mette fotografie di nudo, non scrive in modo sboccato, evita accuratamente i ragazzi che vogliono farsi pagare profumatamente per un’ora di sesso.
Una sera, fredda come può essere solo a gennaio, conosce Luca, che si attarda con il professore e si scambiano subito i cellulari.
Al telefono Luca si dimostra un patito della palestra, un trentenne che fa il rappresentante di caramelle e surgelati e che ha una passione per gli uomini che hanno passato i sessant’anni. Non potrebbe essere più diverso da Giovanni: non ha mai letto un libro, il suo unico interesse è il suo corpo palestrato, forse si fa mantenere economicamente da un certo Pietro, che è stato il suo "fidanzato" per anni. L’alchimia è scattata, Giovanni al telefono gli dice:
"Ci vediamo domani? Ed è già un bel sì. Giovanni caccia un bel sospiro di sollievo. Dio, ma allora è vero! Ma come posso stare con uno che i libri manco li tocca? E la scuola serale non l’ha nemmeno finita... una cosa alla volta, non importa".
Quando Giovanni ha trovato il "vero" amore, conosce in chat Pierre, uno stilista famoso e ricchissimo che prova subito interesse per questo professore che vive a Padova, facendo vita ritirata. Pierre lo attira per la sua vita fatta di mondanità e di bella gente: vive nel cuore di Parigi, ma è disponibile a prendere l’aereo per Padova per conoscere Giovanni.
La cosa avviene e i due uomini si amano appassionatamente: Pierre è un ciclone, ma anche un bambino fragile, che sa gestire a malapena il suo successo planetario.
Si interessa dei libri del professore a tal punto che Giovanni inizia a parlare delle opere che ha scritto, del suo amore per alcuni scrittori, ma si accorge, deluso, che Pierre sta nel suo letto, ma dorme profondamente. Chi ama ora, Luca o Pierre? Il ragazzo di Ferrara o la star di Parigi, che il giorno dopo, nonostante una tormenta di neve, riparte per Parigi verso i suoi impegni che non può rimandare?
Se non bastasse, un suo studente di nome Eros lo ferma fuori dall’Università e gli confida un amore impossibile, essendo Eros impegnato con una compagna di corso (o è solo un’amica?)
La verità è che i suoi pensieri, il suo cuore vanno verso Luca, ma di più non diremo...
Quella di Roberto Pazzi è una scrittura poderosa. Quando ci libereremo da questo pregiudizio che fa sembrare "diversi" gli amori omosessuali?
L’amore è amore e basta, Pazzi ha scritto semplicemente di passione, senza censure.
La trasparenza del buio
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Non so come faccia a definire questo libro bellissimo. Io l’ho trovato di una noia mortale. A parte il fatto che il protagonista deve essere come minimo Sean Connery, se riesce nell’ordine a sedurre: un palestrato tamarro 30enne, un bellissimo stilista 40enne e per finire, uno studente di 20!! è ridicolo quando tenta di imitare l’erotismo omo alla Walter Siti (e chiaramente senza scendere nei particolari), e poi è pieno di ripetizioni: quante volte in una pagina ho trovato ripetute le parole "maturo/i" "giovane/i" "vecchiaia" ecc ecc. Ma l’editor dove stava? e soprattutto mi spiega che razza di finale ha scelto l’autore? come se non sapesse più dove andare a parare.... bah, aridateci Aldo Busi!