La ragazza dagli occhi di carta di Ilaria Tuti

Ilaria Tuti, friulana, classe 1976, è laureata in Economia e Commercio. Dopo aver lavorato come illustratrice, ha pubblicato racconti gialli e fantasy in riviste e antologie e nel 2018 ha esordito nella narrativa gialla e non si è più fermata.
Nel racconto breve, anzi brevissimo, La ragazza dagli occhi di carta (Nero Press Edizioni, 2015) mostra la propria abilità nel rendere la descrizione intima dei personaggi e nel gestire la tensione avvincendo il lettore. Qui si incontra Teresa Battaglia (un cognome che è tutto un programma), quarantenne commissario affetta da un diabete trascurato, intuitiva e analitica nel lavoro, forte di una sensibilità sviluppata dolorosamente con la propria esperienza che le permette di empatizzare con le vittime anche quando si presentano come carnefici.

"È difficile riconoscere il male, quando è troppo vicino. Non c’è prospettiva, non si riesce a mettere a fuoco. Ci è già addosso e ha il volto amico di chi amiamo."

Teresa ha vissuto un passato di violenza e di depersonalizzazione, da cui si è affrancata adendo le vie giudiziarie, ciò che la motiva cocciutamente nel suo lavoro, dimenticandosi di sé. Il suo futuro non è però meno drammatico, ma anzi pregno di promesse di sofferenze in una lotta solitaria per mantenere la propria identità minata dalla malattia.
La donna però non ha tempo per compiangersi, perché il suo lavoro è una corsa contro il tempo, da quando è stato trovato un uomo sconvolto e disorientato con una mano di donna recisa. Infatti, il male non si ferma, anzi contagia e dilaga e non si tratta di risolvere un caso criminale, ma di arginarne le conseguenze.

Un racconto breve, troppo breve, che finisce appena iniziato e lascia nel lettore il desiderio di poter condividere altre storie con questa nuova amica molto vera, talmente umana da farsi ben volere.