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Recensioni di libri

La mente innamorata di Vito Mancuso

Garzanti, 2022 - La mente è uno dei misteri più grandi dell’universo, perché ci sia la mente non lo sapremo mai. Ma cosa la fa entrare in quella particolare condizione per cui viene detta innamorata?

Giovanna Casapollo
Giovanna Casapollo Pubblicato il 15-04-2022

9

La mente innamorata

La mente innamorata

  • Autore: Vito Mancuso
  • Genere: Filosofia e Sociologia
  • Categoria: Saggistica
  • Casa editrice: Garzanti
  • Anno di pubblicazione: 2022

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Vito Mancuso nella Mente innamorata (Garzanti, 2022), dopo averci detto che l’espressione la “mente innamorata” è colta da una terzina del Paradiso di Dante, canto XXII, verso 88, afferma: “la mente innamorata designa lo stato più felice a cui l’esistenza di un essere umano può giungere”. Essa è un dono della vita, di dio, del destino, del fato… E, come sempre, l’autore attribuisce a un essere superiore, non necessariamente identificabile col Dio cristiano, l’esistenza delle cose.

In un momento come il nostro di forte disorientamento, nel quale stiamo vivendo, in cui mancano punti fermi a livello astronomico, biologico, storico, poetico, estetico, religioso, è il punto di vista grammaticale che ci permette di capire il mondo e quindi noi stessi. Di punto di vista grammaticale e di linguaggio parla spesso Mancuso nei suoi libri.

Egli smonta le parole le fa vivere con diversi significati e frazionandole con prefissi, suffissi e preposizioni ne crea di nuove mantenendone però una radice comune che conserva il significato originario.

Non c’è nessun essere vivente che non abbia una mente che sa raccogliere sensazioni che traduce in informazioni e quindi in comportamenti, per questo se manca la mente si dice “de-mente”, senza mente, così come “mentecatto”, a cui noi nella lingua comune diamo lo stesso significato, ma che nel suo significato linguistico vuol dire “catturato dalla mente”.

La mente è uno dei misteri più grandi dell’universo, perché ci sia la mente non lo sapremo mai. Essa è sempre in attività persino quando dormiamo, è sempre inquieta e corrisponde al desiderio-tensione-mancanza di ciò che non c’è. Il valore dell’essere umano è nel valore di quello che cerca da ciò a cui si interessa. Esempio emblematico è la figura di Ulisse di cui ci parla Shakespeare in Troilo e Cressida.

Ma allora cosa fa entrare la mente in quella particolare condizione per cui viene detta innamorata? Nella misura in cui ama, la nostra mente è attratta dall’oggetto del suo amore esattamente come la terra è attratta dal sole. L’innamoramento infatti si può definire così: “irresistibile attrazione che produce in chi la subisce un cambiamento di stato”.

Il più delle volte l’innamoramento è causato da una persona come dice Dante “la mente umana che donnea / con la mia donna sempre, di ridurre / ad essa gli occhi più che mai ardea”, ma può trattarsi anche di qualcosa di non umano, come nel caso della passione dell’arte, per la ricerca scientifica o per la vita religiosa.

“Quello che è essenziale per il darsi dell’innamoramento è che l’oggetto della passione domini l’interiorità al punto da portarla a ristrutturare tutta l’esistenza in base a sé”.

A proposito di stelle e di mente innamorata Mancuso cita il brano più famoso della filosofia occidentale, il brano conclusivo della Critica della Ragion Pratica di Kant che dice che ci sono sostanzialmente:

“Due cose che riempiono l’animo di ammirazione e venerazione: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me. La prima comincia dal posto che io occupo nel mondo sensibile esterno, ed estende la connessione in cui mi trovo a una grandezza interminabile, con mondi e mondi, e sistemi di sistemi”.

Fa riferimento all’essere dell’uomo parte del mondo e dell’universo, del mondo sensibile esterno all’io, rispetto alla cui interminabile grandezza l’uomo non può che essere una piccola parte.

“La seconda comincia dal mio io invisibile, dalla mia personalità, e mi rappresenta in un mondo che ha la vera infinitezza, ma che solo l’intelletto può penetrare, e con cui io mi riconosco in una connessione universale e necessaria”.

Fa riferimento alla situazione interiore dell’uomo e a uno stato di infinitezza che non è solo supposta, ma universale e necessaria. Dunque ciò che ci salva dall’annientamento, come dice Hannah Arendt, dall’essere un puntino nell’infinità dell’universo è questo io invisibile capace da solo di contrapporsi all’universo infinito.
Questa è la mente innamorata, è essa che ci salva.

La mente innamorata

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© Riproduzione riservata SoloLibri.net

Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La mente innamorata

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