La bambolona
- Autore: Alba de Céspedes
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2023
La bambolona (Oscar Mondadori 2023) della scrittrice, poetessa, femminista e partigiana Alba de Céspedes (Roma, 11 marzo 1911 – Parigi, 14 novembre 1997), pubblicato per la prima volta da Mondadori nel 1967, viene ora rieditato dalla stessa casa editrice milanese. Dal romanzo è stato tratto nel 1968 il film omonimo diretto da Franco Giraldi, con protagonisti Ugo Tognazzi e Isabella Rei.
L’esperienza ci ha insegnato che nella nostra vita gli incontri sono fondamentali e le nostre scelte sono le conseguenze di questi incontri, sempre casuali, poche volte cercati, spesso fatali, capaci di condizionare un’intera esistenza. È quello che accade in queste trascinanti pagine all’avvocato Giulio Broggini, milanese di nascita ma residente in questa Roma della metà degli anni Sessanta del Novecento, splendidamente ritratta dall’autrice.
Ed è in questa città povera, “un paesone statale, parastatale e avventizio, dominato dalla celere, dai carabinieri, e dagli svizzeri del Papa”, che il nostro eroe un tardo pomeriggio primaverile romano, incontra dentro un bar, la diciassettenne Ivana Scarapecchia, una vera e propria “bambolona”.
Giulio, anni trentanove ha un notevole retaggio: due genitori che vivono a Milano in via Spiga e possiedono una villa sul Lago Maggiore, è intestatario di una splendente Ferrari decappottabile nera, ha uno studio legale e vive in un lussuoso superattico pentacamere biservizi sito in via Fracassini 41, dalle cui finestre ammira il Villaggio Olimpico costruito per le Olimpiadi di Roma del 1960.
La sua dimora è tenuta pulita e in ordine da Marietti Diodato, “notoriamente invertito”. Una vita perfetta, allietata da svariate amicizie femminili, perché l’uomo è un impenitente dongiovanni. Ma tutto cambia un venerdì di fine maggio, quando l’aria è profumata di oleandro e sembra già estate.
“Scusi, posso accompagnarla?”
Giulio aveva notato al telefono pubblico di un bar di via Po una giovanissima donna, anzi una ragazza, la cui opulenza dei fianchi era sproporzionata alla statura non molto alta, alla vita sottile, mentre il vestito dalla gonna stretta mostrava le rotondità posteriori in modo eccessivo. Le forme procaci della ragazza unite all’espressione candida avevano sedotto immediatamente l’avvocato, che si era offerto di accompagnare a casa la giovane. Mentre si avviavano insieme, Giulio aveva avuto modo di notate il viso tondo, la fronte nascosta da una pesante ciocca di capelli neri, e il seno grosso, tremolante nel vestito chiuso fino al collo. Ma ciò che l’affascinava di più era quell’aria infantile, che contrastava con le sue forme, gli occhi grandi, fissi come quelli delle bambole. L’avvocato ripensava a quando da ragazzo abbordava le donne in strada. Era tempo di guerra, non c’erano mezzi di trasporto, doveva rincasare a piedi e arrivava molto tardi. Non gli era più accaduto. Cosa stava accadendo allo stimato avvocato, la cui fortuna con le donne era ben nota?
La mia bambolona. Voglio la mia bambolona.
È stupefacente come Alba de Céspedes, cresciuta in una famiglia benestante e politicamente impegnata in senso progressista e antifascista, abbia saputo ritrarre con incisive pennellate il mondo piccolo borghese da dove proviene la signorina Scarapecchia, padre ragioniere e madre casalinga, che brillano per mancanza di cultura.
L’avvocato Broggini, che aveva perfezionato dopo una lunga pratica “la tecnica del commiato” nei confronti delle sue tante conquiste e finora era convinto di saper manipolare tutti, preda della voglia matta per Ivana, non si rende conto che si sta rovinando con le proprie mani. È quello sguardo ingenuo che non si trova più nelle ragazze d’oggi unito a quel corpo dalle forme pesanti che guida come una cometa la magnifica ossessione di un uomo che rischia il ridicolo.
Vengo a chiederLe il permesso di frequentarla. Lei mi giudicherà antiquato…
La bambolona
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