Ventisei anni fa, il 14 novembre 1997, ci lasciava Alba de Céspedes, una delle maggiori scrittrici del nostro Novecento recentemente riscoperta e valorizzata dal mercato editoriale. In occasione di questo anniversario possiamo annunciare con gioia una novità: a dicembre la casa editrice romana Cliquot pubblicherà un romanzo di de Céspedes, da tempo fuori catalogo. Si intitola Prima e dopo e la scrittrice lo concluse nel lontano dicembre 1955.
Il libro tornerà nelle nostre librerie a distanza di ben 68 anni dalla prima pubblicazione italiana, con una nuova prefazione firmata da Nadia Terranova che ha curato anche un’altra importante opera dell’autrice italo-cubana, Quaderno proibito, riedita da Mondadori nel 2022.
Alla casa editrice indipendente Cliquot, che della scrittrice ha pubblicato anche la raccolta di racconti giovanili L’anima degli altri, va dunque il merito di aver riscoperto un altro tassello dell’opera di de Céspedes, un romanzo della maturità della scrittrice che all’epoca ebbe una storia editoriale travagliata, in cui le lettrici di oggi potranno scoprire una modernità dirompente.
Prima e dopo ci narra la storia di Irene, un’altra indimenticabile protagonista cespediana dopo Alessandra Corteggiani e Valeria Cossati, una donna forte e indipendente che difende a spada tratta la sua solitudine, ma non manca di mettere in discussione sé stessa e il proprio stile di vita in un flusso di coscienza travolgente che attraversa il tempo.
Scopriamo alcune anticipazioni su questo nuovo romanzo di Alba de Céspedes in arrivo nelle nostre librerie.
La casa editrice Cliquot ha anticipato che il libro sarà disponibile a dicembre, dopo la conclusione della Fiera dell’editoria indipendente Più libri Più liberi 2023.
“Prima e dopo”: in arrivo un nuovo libro di Alba de Céspedes
Prima e dopo, pubblicato da de Céspedes nel 1955, ebbe una gestazione travagliata. In origine la scrittrice doveva pubblicarlo come racconto da inserire in una raccolta di storie brevi in uscita per Mondadori. Ci fu però un ritardo proprio nella consegna di quell’ultimo testo: nell’ottobre del 1954 Alba de Céspedes comunicò alla casa editrice che avrebbe tardato di una settimana in quanto stava ancora correggendo e rielaborando un testo, come spiega Nadia Terranova nella nuova prefazione del volume.
Alla fine il ritardo non sarebbe stato di una sola settimana, ma di ben quattro mesi e quel racconto - la cui rielaborazione aveva ossessionato a lungo l’autrice - sarebbe stato pubblicato a sé, nel dicembre del 1955, come un romanzo autonomo.
De Céspedes credeva fortemente in quel racconto lungo, Prima e dopo, lo riteneva una necessaria evoluzione del proprio percorso letterario, anche se nutriva seri dubbi sul successo commerciale dell’opera.
“Prima e dopo” di Alba de Céspedes: la trama del libro
Nella sua protagonista Irene - una donna autonoma, scrittrice e giornalista - non è difficile riconoscere un riflesso dell’autrice stessa. Irene è forse il suo personaggio più maturo e consapevole, una donna economicamente indipendente, che vive sola e ha un rapporto alla pari con un uomo colto (e sposato) di nome Pietro.
Irene è una donna che vive al di là delle convenzioni e con la sua esistenza solida e indipendente sembra sfidare apertamente i canoni femminili tradizionali dell’epoca. Non vive il rapporto amoroso come una necessità, un traguardo o un dovere sociale, ma come un complemento della propria vita già piena e ricca di per sé. Appare come una figura equilibrata, appagata, non preda di dissidi interiori e rancori inconsci come Alessandra in Dalla parte di lei; tuttavia, al pari delle altre protagoniste delle opere della scrittrice, sperimenta un inconfessabile senso di solitudine.
De Céspedes la raffigura infatti in un momento di profonda crisi mentre, dopo un evento inatteso, si ritrova a mettere in discussione la propria vita e i propri saldi principi.
Il testo si configura quasi come un esame di coscienza, non solo di una donna ma di un’intera società. Nel confronto serrato tra due figure femminili: l’emancipata Irene e la sua giovane domestica Erminia, si confrontano due modelli di vita opposti destinati, loro malgrado, a confrontarsi e influenzarsi.
La presenza semplice, affettuosa e sollecita di Erminia, una ragazza ingenua tutta “casa e chiesa” di estrazione popolare, conduce Irene a mettere in discussione la propria inossidabile visione di libertà.
“Prima e dopo” di Alba de Céspedes: la visione del ruolo della donna
In Prima e dopo, proprio come Alba de Céspedes, Irene compie un bilancio della propria vita attraverso la scrittura, l’unico strumento che le permetta di raccapezzarsi e guardarsi realmente allo specchio senza infingimenti. Nelle pagine la protagonista analizza il distacco dalla sua famiglia d’origine, il rapporto con la madre e la sorella Marta, infine la relazione con Pietro.
L’incidente scatenante di questa riflessione interiore è proprio Erminia, la giovane domestica che d’improvviso decide di abbandonarla lasciandola a confrontarsi con una solitudine atroce e una mancanza che lei, nella sua vita votata alla “libertà”, non aveva contemplato né previsto.
La vera chiave di lettura di questo piccolo gioiello firmato dalla penna di de Céspedes è proprio il rapporto tra Irene e Erminia, forse sottovalutato dalla critica, che invece offre numerosi spunti di riflessione. La domestica non è un personaggio passivo né sottomesso, anzi, acquisisce man mano un peso sempre maggiore: De Céspedes la fa parlare di rado, le dà parola soprattutto attraverso i silenzi, le occhiate, i gesti, il rossore delle guance. Sarà proprio lo sguardo di Erminia sulla vita di Irene a condurre la protagonista a mettere in discussione la propria vita, il proprio destino di donna, addirittura il suo ruolo nella società.
Servendosi di questo parallelismo tra le due donne, destinate a contaminarsi a vicenda con le proprie solide convinzioni, Alba de Céspedes ci consegna un nuovo sguardo sul femminile, molto contemporaneo e al contempo “audace”.
Il finale rimetterà in discussione ogni certezza, dandoci l’esatta misura del talento di questa scrittrice del Novecento e della straordinaria perspicacia della sua scrittura che, già negli anni Cinquanta del secondo dopoguerra, riusciva a mettere in discussione regole e dogmi incontestabili, mostrandoci l’anima femminile come un fuoco ardente che bruciava senza consumarsi.
Le donne dei libri di de Céspedes non sono mai immobili, camminano sole per le strade delle città, scrivono, leggono, parlano, soprattutto “pensano” e riescono così a restituirci le immagini a colori di un mondo non poi così lontano che noi ancora, ostinatamente, crediamo in bianco e nero come le scene dei film d’epoca.
Le pagine della scrittrice illuminano il Novecento e con esso la coscienza femminile, giungendo alle lettrici contemporanee con l’impeto sovversivo di una consapevolezza nuova, forse oggi più comprensibile e nitida di ieri. C’è un “Prima e un dopo” non solo nella storia di Irene, ma anche nella vita di ogni donna.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Prima e dopo” di Alba de Céspedes: una nuova edizione in libreria dopo sessant’anni
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