Isola di Neve di Valentina D’Urbano

Un amore tra passato e presente, quell’amore che non fugge mai, è il protagonista di Isola di Neve, romanzo di Valentina D’Urbano edito da Longanesi nel 2018.

Avete presente quei posti che sembrano avere un’anima? Acqua, terra e cielo che non parlano ma che, in qualche modo, comunicano con noi. Quest’isola è uno di quei posti. Isola di Novembre, se volete sapere il suo nome.
Manuel non ha nemmeno trent’anni eppure sente di aver oltrepassato il punto di non ritorno, sente la sua vita rovinata per sempre. L’isola è l’unico posto che lo può ospitare senza giudicarlo, quel posto in cui hanno vissuto i suoi nonni, tanti anni addietro. Ah, l’isola ha anche una gemella, l’isola di Santa Brigida, che una volta ospitava un carcere. Comunque l’isola di Novembre è il luogo perfetto per restare soli e riflettere. O ricaricarsi, decidete voi. Purtroppo i piani di Manuel verranno sconvolti da Edith, una ragazza tedesca che è giunta sul posto per risolvere un enigma vecchio di decenni.
I protagonisti di questa storia? Andreas, un violinista dal talento eccezionale che è stato detenuto sull’isola gemella, e una donna che ha conosciuto Andreas e che ha con sé il violino dell’uomo. L’unico indizio? Il nome della donna: Tempesta. Un po’ poco ma i nostri non si perderanno d’animo. E i protagonisti non sono finiti, ne manca uno all’appello. Neve è ancora una ragazza eppure la vita le ha già picchiato duro: un padre violento, una famiglia che dipende da lei e un futuro che sa già di povertà. Poi, un giorno, nella sua vita giunge come un fulmine a cielo sereno lui, Andreas. Ed ecco che la vita sembra cominciare a sorriderle…

Valentina D’Urbano torna con il suo stile tagliente e colmo di emozioni contrastanti e lo fa con una storia che partirà nel silenzio più assoluto, piuma di esplodere nel nostro cuore, dilaniandolo. Grazie alle sue parole, però, riusciremo a raccattare i pezzettini e al tempo stesso ricostruire la storia di Neve e delle due isole. Una storia d’amore e dramma, una storia che s’intreccerà con altre, formando il cuore di quest’opera.
Un’opera dedicata a chi crede ciecamente nell’amore. E anche a chi non ci crede più. Lo so, sembra un paradosso ma la vita ci ha insegnato che può essere tutto e il contrario di tutto. E perchè queste pagine dovrebbero costituire un’eccezione? Pagine da respirare a pieni polmoni in attesa dell’epilogo che ci sconvolgerà. In bene o in male? A voi il piacere di scoprirlo.