Il disprezzo
- Autore: Alberto Moravia
Alberto Moravia ha scritto "Il disprezzo" quando il matrimonio con Elsa Morante era in rovinosa caduta. Entrambi si tradivano, la Morante poi si imbarca in una relazione con Luchino Visconti, famoso regista omosessuale.
Pubblicato nel 1954, il libro parla della famiglia Molteni: il marito Riccardo fa il critico cinematografico e sceneggiatore, la moglie si gingilla in questa bella casa borghese di Roma.
"Io vedevo i suoi difetti e lei vedeva i miei, ma per una trasmutazione misteriosa prodotta dal sentimento d’amore, essi ci apparivano ad entrambi non soltanto perdonabili ma anche amabili".
I due si amano con una certa indifferenza, non stanno lì’ a dirsi continuamente quanto stanno bene uno con l’altro (oggi sarebbero una coppia che sta sempre su Twitter).
E’ l’intellettuale che vorrebbe essere coerente senza rinunciare all’opportunità del grande assegno e che strumentalizza anche la moglie, che improvvisamente prova nella fedeltà coniugale disprezzo per il marito:
"o ti disprezzo...ecco quello che provo per te, ed ecco il motivo per cui non ti amo più...Ti disprezzo e mi fai schifo ogni volta che mi tocchi...Eccola la verità...ti disprezzo e mi fai schifo".
Emilia è stata venduta, certo non in maniera conscia, e disprezza il marito. Nel film di Godard tratto dal libro, con la meravigliosa Brigitte Bardot, i primi dieci minuti sono fondamentali. Qui invece, Riccardo si fa un esame di coscienza e ne trae una conclusione approssimativa:
"Ciò che mi faceva soffrire di più, naturalmente, era la nozione di essere adesso non soltanto non più amato,ma anche disprezzato; però, incapace del tutto di trovare un motivo qualsiasi, anche il più leggero, per questo disprezzo, provavo un senso violento di ingiustizia e, insieme, insieme, il timore che, in realtà,ingiustizia non ci fosse e che il disprezzo fosse obbiettivamente fondato e che io non me ne rendessi conto, mentre per gli altri era cosa evidente. [...] Ora, ecco, quella frase di Emilia mi faceva sospettare per la prima volta di non conoscermi nè giudicarmi qual ero, e di essermi sempre adulato, fuori di ogni verità."
Del film dico soltanto che Carlo Ponti non era contento, che le riprese furono difficili, la Bardot ingombrante. Qui un pezzo del film.
Il disprezzo
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Se così si può dire, io sono un fan di Moravia. Retour ligne automatique
Ho letto quasi tutte le sue opere, e credo che sia uno degli scrittori italiani che meglio ha saputo rappresentare la degenerazione della psiche umana nell’era consumistica. Retour ligne automatique
Uno dei suoi romanzi, intitolato "Il conformista", parte da un’analisi dell’esperienza individuale per descrivere la tendenza conformistica del protagonista, che imita passivamente gli schemi di massa. Retour ligne automatique
Il disprezzo, invece, spiega, attraverso l’analisi di un rapporto coniugale, l’incomunicabilità fra gli esseri umani. Retour ligne automatique
Questo romanzo ha avuto varie interpretazioni; alcuni si sono scagliati contro la moglie del protagonista, responsabile di averlo lasciato per un uomo più ricco.Retour ligne automatique
Altri, invece, incolpano il marito, il cui carattere "borghese" gli avrebbe impedito di capire a fondo le esigenze della moglie. Retour ligne automatique
La mia (modestissima) interpretazione del romanzo è invece un’altra: esso descrive l’incapacità di comunicare delle persone nei tempi moderni. Retour ligne automatique
Tale incomunicabilità, fra l’altro, è propria di tutti i tempi, e per questo l’opera di Moravia merita, a mio avviso, di essere considerata un capolavoro.Retour ligne automatique
L’opera, infatti, diventa capolavoro proprio in virtù del suo carattere metastorico, cioè quando espone situazioni che si ripetono in tutti i tempi. Retour ligne automatique
Riccardo Molteni, il protagonista, è un giovane sceneggiatore. Molto colto, vorrebbe occuparsi di teatro, ma le esigenze della vita pratica lo spingono ad accettare un lavoro presso un produttore, per il quale dovrà scrivere la sceneggiatura di un film. Riccardo non apprezza questo lavoro, ma lo svolge per poter comprare una casa nella quale vivere con la moglie, donna non colta e di umile estrazione sociale. Retour ligne automatique
Il rapporto fra i due ad un certo punto si frantuma, fino a quando la moglie esordisce con la frase: "Emilio, io ti disprezzo". Retour ligne automatique
Nonostante le richieste di spiegazioni, Emilio non troverà mai risposta. Retour ligne automatique
Perché la moglie lo disprezza? Può essere valida la lettura semplicistica secondo la quale la moglie si invaghisce del produttore perché più ricco? O forse Moravia vuole comunicarci qualcosa in più?Retour ligne automatique
A mio giudizio la risposta esatta è la seconda. Retour ligne automatique
Moravia descrive con il romanzo l’incapacità, propria di ogni essere umano, di ascoltare l’altro quando è diverso. Retour ligne automatique
Incapacità di cui sono vittime entrambi i coniugi protagonisti del romanzo. Retour ligne automatique
Capire l’altro diverso da noi non è certo cosa facile, e la difficoltà è acuita dallo schema dei nostri tempi, che prevede la corsa al successo e al consumo ad ogni costo, anche quando essa impedisce di instaurare e mantenere i veri valori.