Cose
- Autore: José Saramago
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2014
José Saramago ha vinto il Nobel per la Letteratura 1998, anche se lo ha vinto quando era già piuttosto anziano, lui che è stato lo scrittore capostipite della lingua portoghese. Si dice, di solito, che è un autore di nicchia in Italia; non è poi che questa "nicchia", termine orrendo, ma è solo che in Italia si legge poco e con il digitale si stanno trovando nuovi lettori, più lettrici in verità. Questo racconto lungo dal titolo Cose (Feltrinelli, 2014, nell’ottima traduzione di Rita Desti) è uno scritto distopico, che condensa tutte le ossessioni letterarie di Saramago, così come anche quelle sociali e politiche.
Senza entrare addentro l’attualità, ci fu una piccola rivoluzione, dopo il Nobel, perché si sapeva che lo scrittore portoghese era un ateo che aveva letto Karl Marx. Ci sono e ci saranno scrittrici e scrittori che potranno dire le loro posizioni e Saramago venne attaccato dalla chiesa Cattolica, ma in realtà lui conosceva benissimo il vecchio e il nuovo Testamento, nondimeno è stato sempre contro il capitalista che affama l’operaio, anche se ormai l’"operaismo" e la "rivoluzione" sembrano parole antiquate, benché in realtà la rivoluzione digitale e le nuove attività lavorative avrebbero sorpreso lo scrittore lusitano.
In questo scritto c’è un signore che si è fatto malissimo nell’ascensore, il quale stava ripartendo senza lasciare che l’uomo uscisse. Una ferita lacerante dalla quale sgorgava sangue. Trasportato in ospedale gli fu messo sul bracco un cerotto transdermico e solo il cerotto aveva già reso la ferita quasi scomparsa. Il giorno dopo sarebbe tornato tutto normale, nel senso che i cittadini si stavano abituando a una realtà sempre meno umana. Non sempre l’impiegato dal braccio guarito capiva che le banconote digitali di diversi colori significavano anche risalita e discesa sociale.
Ma tanto lui viveva solo, mangiando sempre piatti pronti e poi leggendo il giornale. La televisione no, perché lì si dicevano troppe menzogne. l cittadini erano spaventati dal fatto che gli utensili e gli impianti fossero diventate "cose", che capivano e avevano il preciso compito di annullare gli esseri umani. Non si può andare avanti col racconto, perché la fine è un giallo noir involontariamente.
Angosciante, perverso e malato, questo racconto è la summa di un fallimento degli uomini di "buona volontà". Se Saramago non è amatissimo, è proprio per questi libri e racconti dove l’umanesimo collassa a favore di un tutto tecnologico, che però sta prendendo una "forma di coscienza". Le cose al potere, incluso il mestolo.
Cose
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