
Chiaroscuri dell’isola che non c’è più
- Autore: Pasquale Hamel
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2021
Con il sottotitolo di copertina "Siparietti di storia siciliana" l’accattivante volume di Pasquale Hamel, appassionato studioso di storia siciliana, già autore del best seller Breve storia della società siciliana, 1780-1980 edita da Sellerio nel 1994, raccoglie una serie di articoli già pubblicati dall’autore in diversi giornali. Vi sono inoltre importanti contributi, che impreziosiscono ancor più l’opera, quali la prefazione del prof. Giuseppe Astuto e una post fazione di Franco Lo Piparo.
Chiaroscuri dell’isola che non c’è più (Nuova IPSA, 2021) è un libro che stimola e induce ancor più alla lettura, alla conoscenza e all’approfondimento della Storia della Sicilia. Un’opera solo apparentemente disorganica che nei suoi novantaquattro capitoli, raccoglie una serie di piccoli saggi redatti da Pasquale Hamel, in un arco temporale alquanto vasto. Vengono trattati temi, accadimenti e personaggi che vanno dalla seconda metà del Settecento, dal 1783, il periodo del vicerè Caracciolo, riformista illuminato, fino ad arrivare quasi ai giorni nostri. In prevalenza ci si sofferma sull’Ottocento, un periodo che per l’Isola ebbe un notevole rilievo per la sua Storia. Nella successione cronologica, appare un quadro completo di avvenimenti con un linguaggio semplice e aperto.
Il titolo, Chiaroscuri dell’Isola che non c’è più, rimanda a quella storia che fa parte del vissuto degli abitanti dell’Isola, e che in realtà non esiste più; poco o nulla è rimasta nella loro coscienza e i Siciliani, per la maggior parte, non hanno contezza e coscienza del loro passato e non riescono a rivendicare l’orgoglio della loro storia, dandosi rilievo alla parte folclorica che non è di certo la vera Storia.
Il libro è una carrellata di personaggi e un susseguirsi avvenimenti che hanno segnato la vita dell’Isola in un excursus storico comprensivo di eventi a molti ignoti che suscitano curiosità e interesse. Una galleria di personaggi che si snoda nelle quasi duecento pagine del libro, in cui si trattano gli argomenti più diversi: i successivi moti rivoltosi del 1821, del 1840 e del 1860, l’impresa garibaldina dei Mille, i Fasci siciliani, il Separatismo, l’Autonomia, etc...
I vari episodi storici vengono portati in successione all’attenzione del lettore, con una scrittura dal tratto giornalistico e sempre nel rispetto della fedeltà storica. Si ritrovano riportati episodi inediti come quello riferito a padre Rosario da Partanna, etichettato come un fervente garibaldino mentre questi era un vero e proprio mafioso, a cui però è stata financo intitolata una strada.
Tra gli altri numerosi eventi si tratta pure delle epidemie; riportando l’autore:
“A proposito di epidemie, è parso utile qui ricordare una storia che la memoria collettiva, complice una certa storiografia che ha amato solamente raccontare gli aspetti di facciata senza talora approfondire le ragioni reali dei fatti, ha tramandato come evento drammatico da addebitare al solito malgoverno unitario.”
Ma vengono pure passati in rassegna eventi di rilievo quali l’avvento e l’ascesa dei Florio e la questione degli zolfi che costituì una risorsa importante per la Sicilia. E tra i personaggi di rilievo si ricordano tra i numerosi altri, Francesco Bentivegna, Michele Amari, Joe Petrosino e non viene certo trascurata a quest’ultimo riguardo, la questione della Mafia.
Chiaroscuri dell’isola che non c’è più è un libro di sicuro coinvolgimento, che invita il lettore ad avvicinarsi all’autentica Storia di Sicilia senza pregiudizi e prescindendo da immagini e narrazioni sommarie e stereotipate.

Chiaroscuri dell'isola che non c'è più. Siparietti di storia siciliana
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