Il fiume infinito. Storie dal regno del Reno di Mathijs Deen

Il Reno, con i suoi 1326 kilometri, si pone come uno dei più lunghi fiumi in Europa, ma è anche il protagonista del libro Il fiume infinito. Storie dal regno del Reno di Mathijs Deen, edito da Iperborea nel 2025 e tradotto da Chiara Nardo. Pagina dopo pagina l’autore, muovendosi tra storie, realtà e immaginazione, ci porta alla scoperta temporale e spaziale della vita del Reno, un corso d’acqua che sembra esserci sempre stato, fin dagli albori della vita del pianeta terra, quando le Alpi erano ancora sotto acqua.

Tra un terremoto, un’esondazione e vicende che hanno per protagonisti animali ed esseri umani, si vive un vero e proprio viaggio nella storia del fiume e del mondo che lo ha circondato nei secoli dei secoli. Dalle origini in Svizzera, dal Reno Anteriore e da quello Posteriore, l’autore poi ci fa conoscere il Reno attraverso la vicenda di un esemplare femmina di salmone di tre milioni d’anni fa che, risalendo il Reno per deporvi le uova, scopre come il fiume dal quale erano partiti i suoi avi è molto cambiato nel corso della storia e del tempo, tanto da non riconoscerlo più. Non manca un passaggio tra i soldati Romani che, tra una battaglia e l’altra, arrivarono alle sponde del Reno, quando affrontarono le popolazione dei Frisi e dei Cauci, in un confronto che non fu così facile; e che dire del riferimento a Wilfred Owen, poeta e militare britannico morto in azione il 4 novembre del 1918 lungo i confini del Reno?
Poi ci sono altre storie come quelle del presente, di pescatori come Kommer, che vive lungo le sponde del fiume Reno alla ricerca dei resti dei denti di ippopotamo, perché sono qualcosa di affascinante e curioso, così come è insolita la sua viscerale passione per i resti fossili di antiche creature che lui colleziona. Allo stesso tempo però l’autore ci permette di conoscere in dettaglio la vita di questo uomo che pesca e che è in barca fin da giovanissimo.
Spostandoci lungo il Reno con Deen, si incontra anche un preparato tassidermista e si arriva nella cava di Steinheim. Un luogo davvero importante in quanto qui furono ritrovati i resti della “ragazza di Steinheim”, l’essere umano più antico vissuto sul Reno di cui sia presente una traccia, vissuta prima dei Neanderthaliani e deceduta giovanissima per un tumore al cervello. Dati che emergono dalle indagini svolte sui suoi resti. Certo è che questo importante ritrovamento è un segno evidente che attorno al Reno la gente ci viveva anche in tempi molto antichi, preistorici.
L’incedere della narrazione e della storia, accompagnati dalle eleganti illustrazioni in bianco e nero di Hannah Deen, permette di scoprire altri interessanti fatti attorno al fiume, come la storia della ninfa Lorelei, che conquistava con il suo canto uomini e naviganti facendoli naufragare. L’autore la ricorda non solo perché il poeta Heine la racconta nei suoi versi, ma perché la roccia su cui secondo la tradizione Lorelei appariva lungo il Reno ha ancora oggi questo nome.

Nel reportage dello scrittore olandese, nel quale si mescolano archeologia, geologia, scienza, arte e vita quotidiana, ci sono tante piccole storie accadute nella Storia e non mancano anche riferimenti autobiografici al vissuto personale dell’autore, anche se poi il protagonista indiscusso è sempre uno solo: il Reno.
Il fiume infinito. Storie dal regno del Reno di Mathijs Deen è un vero e proprio avventuroso viaggio tra il passato e il presente di un fiume, anzi di una vera e propria entità, una presenza concreta che ha lasciato segni importanti nel corso dei secoli e dove è accaduto di tutto e di più. Lui però - il Reno - è sempre lì imperterrito, misterioso e affasciante, e anche un pizzico indifferente a quello che gli sta attorno, perché impegnato a scorrere verso la sua meta ambita dove arrivare: il mare.