
Islam-Occidente. La notte della ragione
- Autore: Pasquale Hamel
- Genere: Politica ed economia
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2017
ll tema trattato in “Islam-Occidente. La notte della ragione” è di estrema attualità e nel sottotitolo di copertina: “La notte della ragione” se ne anticipano i contenuti. Si riconduce l’Islam ad orrori e stragi senza indagare nel dettaglio ed emettendo giudizi sommari, privi di approfondimenti. Questo libro mira ad una conoscenza quanto più completa di un argomento in realtà poco conosciuto.
Il libro inizia dalle origini del mondo arabo e l’opera è divisa in due parti, realizzate da due autori con diversa sensibilità: Pasquale Hamel, come storico e saggista, e Giovanni Tessitore che si occupa di sociologia giuridica.
Il mondo islamico non si può ricondurre ad unità essendo un universo dove vi sono componenti e aspetti diversi.
Le motivazioni che stanno alla base della scrittura del testo risiedono nel desiderio di comprendere le ragioni degli eventi nefasti che hanno sconvolto l’Occidente, dal crollo delle Twin Towers agli ultimi episodi di Parigi e di Bruxelles.
Ci si chiede perché succedano queste cose e si vuole conoscere questo universo islamico di cui si ha una comprensione generica, senza conoscerne l’evoluzione nello spazio e nel tempo ed i vari fattori contingenti. Vi sono fenomeni di smarrimento e di confusione che impediscono di avere una visione razionale.
Nella civiltà occidentale vi è una forte eredità islamica sia storicamente che geograficamente, come testimoniano molti nomi di luoghi. Dopo la stagione della dominazione araba e dopo Lepanto, negli ultimi anni il fatto nuovo che ha sconvolto gli equilibri odierni è il sorgere di un Stato islamico privo di una precisa territorialità.
Con una scrittura garbata e comprensibile, si prende spunto dalla cronaca per andare alle origini del mondo arabo. Bisogna distinguere tra il Corano e la Sunna, da dove iniziano due tradizioni di pensiero ma anche di strategia politica.
L’Afghanistan è stato il centro nodale di questi diversi orientamenti in cui Bin Laden è stato un personaggio chiave.
È un libro che svolge una importante funzione pedagogica ma che pone anche delle domande, stante la necessità di un confronto continuo.
È questo il senso finale del libro in cui Giovanni Tessitore, nelle ultime pagine, cita il Curzio Malaparte di “Kaputt” quando, nel momento in cui la II guerra mondiale volge al termine, fa dire ad uno dei protagonisti del suo libro:
“Il linguaggio ha una grande importanza (...) non soltanto per gli scrittori, ma per i popoli e per gli Stati. Le guerre, in un certo senso, sono,degli errori di sintassi”.
Le guerre sono infatti sovente errori di sintassi specie quando sono destinati a durare indefinitamente ma questa frase sintetizza ed è emblematica per indicare una delle sindromi del nostro tempo, quella di un passato che non passa. Una metafora che ha anche una sua base storica, se si tiene conto dei fraintendimenti prodotti dalle diverse lingue in cui erano scritti i trattati di pace.

Islam-Occidente. La notte della ragione
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