Chi dice e chi tace
- Autore: Chiara Valerio
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Sellerio
- Anno di pubblicazione: 2024
Esce per Sellerio Chi dice e chi tace, il romanzo di Chiara Valerio dal titolo davvero intrigante: parole e silenzi, chiacchiere e omertà, dicerie e fatti veri, tutto questo è raccontato a partire da Scauri, il luogo di nascita dell’autrice, che conosciamo bene per i suoi tanti interventi sui giornali e a Radio Tre, che la vedono impegnata sui temi più attuali della difficile fase politico-sociale che stiamo vivendo.
Il romanzo torna indietro nel tempo, negli anni Novanta, c’erano ancora le lire, proprio a Scauri, dove circa venti anni prima si è stabilita la vera protagonista della storia, Vittoria, che però noi conosceremo quando la voce narrante, l’avvocata Lea Russo, appena tornata col marito e le figlie da una gita a Ponza, apprende da Mara, la giovane donna che viveva con Vittoria, che lei, abile nuotatrice, è annegata nella vasca da bagno: si è trattato di un incidente.
Da qui parte il racconto pieno di risvolti e di misteri, perché Lea si rende conto che di questa donna affascinante, generosa, anticonformista, seducente, molto intelligente e capace di risvegliare intorno alla sua figura gli interessi più disparati, di Vittoria nessuno sapeva nulla: del suo passato, della ragione che l’aveva condotta a vivere a Scauri, della natura dei suoi rapporti con Mara, dell’origine delle sue competenze professionali: lavorava in farmacia, era esperta di erbe officinali, bravissima giocatrice di carte, briscola la sua preferita, accogliente con gli animali per i quali aveva creato una specie di pensione molto aperta.
Mentre la sua morte strana e improvvisa ha turbato la comunità del paese, giunge una macchina da cui scende un uomo anziano ed elegante, l’avvocato Pontecorvo, che incontra Lea per ragioni legate a un incidente tra due ragazzi del posto, ma in realtà rivela di essere il marito, non divorziato, di Vittoria. L’uomo è lì perché vuole portarsi via la salma della donna che è ancora sua moglie. Si avranno, nel procedere della narrazione, altre scoperte, rivelazioni, dichiarazioni, che saranno in grado di decifrare, almeno in parte, la storia di questa donna misteriosa.
È Lea, però, che nella sua ricerca di scoprire, capire, decifrare segni, leggere carte, aprire un testamento che proprio a lei è stato indirizzato, si inoltra nella storia di Vittoria che diventa anche scoperta di sé. Lea, moglie di Luigi, professore di fisica comunista, con cui divide gusti e scelte di vita, oltre a due bambine, Silvia e Giulia, si accorge che a Vittoria era piaciuta, e lei stessa capisce con stupore quanto la personalità dell’amica le fosse entrata nella testa e anche nel corpo.
Scoprire Vittoria, la sua sottaciuta, ma non meno evidente, scelta omosessuale, la turba tanto da creare un leggero dissidio con Luigi, che si allarma della lontananza che intravede nella moglie. Il tutto avviene in pochi chilometri quadrati, un territorio, quello del golfo di Gaeta su cui si affacciano Scauri e Formia, che sembrano distare enormemente da Roma, che pure è a poco più di centoquaranta chilometri, un’ora di treno.
Lea e Luigi, tra i pochi laureati, hanno deciso di rimanere a vivere in provincia, e ora si misurano, loro come altri, con un microcosmo dove tutti si conoscono, si osservano, si disprezzano, si guardano con consumata ostilità.
Chiara Valerio scrive con stile rapido, spesso senza punteggiatura nei dialoghi, quasi a riprodurre il parlato quotidiano nel quale inserisce a volte frasi dialettali, ma più spesso modi di dire della tradizione alla quale mostra di appartenere con orgoglio. I suoi studi di matematica, il suo aver lavorato come insegnante e poi in radio, danno alla lingua di Chiara Valerio una chiarezza, una capacità di sintesi ammirevole in una storia solcata da tanti rivoli che rischiano di disperdersi o comunque di far perdere al lettore le coordinate; invece il libro si tiene stretta una sua logica narrativa, che ci porta dentro la chiesa con il parroco Michele, anche lui approdato a Scauri da Roma, quartiere Tiburtino; e poi in treno da Formia a Roma, quartiere di fiumi, dove Lea incontra Rebecca, che le racconta finalmente un po’ del passato di Vittoria.
Tanti fiori, campanule, erbe, capperi, mandragora, spinaci, piante, animali, un erbario che Vittoria faceva costruire ai bambini, sottraendoli alle figurine Panini, un prezioso gesso di Canova, sigarette che passano di bocca in bocca, una sottile sensualità, un’agenzia di pompe funebri che si chiama “Paradiso”, birre al caffè “Lo Scoglio”, pantaloni informi di lino, chiacchiere sulla via Appia in un brulicare di spese il sabato pomeriggio, due bambine che giocano con le Barbie senza accessori, la spiaggia a pochi passi. Che bel libro ha scritto Chiara Valerio, pieno di cose e di persone, di atmosfere e di segreti, di ricerca profonda della nostra vera identità, talvolta nascosta a noi stessi troppo a lungo.
Chi dice e chi tace
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