

Casa che eri
- Autore: Giorgio Ghiotti
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2024
Le case e i quartieri di Roma, sempre diversi col passare del tempo, ma poi sempre uguali; una capitale che si difende con l’indifferenza e il cinismo, come le strade piene di macchine e la spazzatura dovunque, anche in pieno centro. L’ ultimo romanzo di Giorgio Ghiotti dal titolo Casa che eri (Hacca, 2024) è la ricerca di un amore e di una casa, per cominciare "la vita idiota" o per finirla.
È tale il ringraziamento per ricordare una Roma diversa che l’autore, alla fine del libro, tra gli altri, ricorda Mario Fortunato, Sandra Petrignani e Rosetta Loy. D’altra parte l’autore non poteva fare altrimenti, dal momento che negli ultimi anni del secolo scorso era un bambino che non andava ancora all’asilo.
Perché Ghiotti non riesce nemmeno a nominarlo, il nuovo millennio? Perché c’è, è qui, ma è un proscenio per scrivere del protagonista principale, Aldo Lanari, quasi quarantenne, che vorrebbe lasciare il lavoro di redattore per scrivere solo romanzi, ma anche se hanno avuto un certo successo, il gruzzolo finirebbe subito anche se si fanno scelte spartane. Il film con la migliore amica, Luisa, a casa e non al cinema; il bar, quello sotto casa a Trastevere, col quaderno degli appunti per ispirazioni estemporanee; gli amici come una famiglia allargata, dove Aldo sarebbe disposto a finirla con ragazzi per una notte e piccole invidie, e invece no per gli amici che sono una coppia piuttosto stabile.
La normalizzazione dell’omosessualità maschile è una condizione attuale, ma Ghiotti la desidera per il suo protagonista Aldo, in cui si ritrovano le fisime e la speranza di un amore duraturo. Le passeggiate al Lungotevere Vittoria, dopo uno spettacolo teatrale dove c’erano venti persone e il chiacchiericcio estroso, bugiardo tra amici ricordano i romanzi di Moravia, o meglio Giorgio Montefoschi.
È tale il bisogno di tornare "innocenti" ma responsabili, che in tutto il gruppo di amici si fumeranno sei o sette sigarette al massimo, perlopiù da un’amica in attesa di un bebè. Reale trasgressione. Eppure se tra amici si ricordano i giorni a Rimini, Tondelli sarà sicuramente amato da Ghiotti, come Bellezza, ma altro che sigarette. Quelle sono scontate, fumano tutti e molto altro. Ma il romanzo Casa che eri non ne risente; noi lettori siamo ammaliati da queste ragazze già adulte e uomini più grandi del romanziere. Romanzo delizioso e in nodi temporali suggestivi, in cui l’unica cosa certa è Roma, le sue strade e i rumori dei sampietrini.

Casa che eri
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