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Recensioni di libri

Cacciatori di notte di Filippo Tuena

Corrimano Editore, 2017 - Un libro sulla paura e sul suo contagio, sui ricordi, sulla percezione del pericolo; sulla fobia che ha assalito gli uomini quasi a divenire un bisogno maschile, la paura che si conosce e quella che si nasconde ai nostri occhi.

Teresa D'Aniello
Teresa D’Aniello Pubblicato il 03-07-2017

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Cacciatori di notte

Cacciatori di notte

  • Autore: Filippo Tuena
  • Genere: Horror e Gotico
  • Categoria: Narrativa Italiana
  • Anno di pubblicazione: 2017

“Le ragioni per cui si pubblica un libro sono sempre affettive; e ancor più affettive sono quelle per cui lo si pubblica una seconda volta”.

Nei primi anni Sessanta una bestia sanguinaria si aggirava in un paese a sud di Roma sul litorale romano, frequentato da villeggianti estivi. Con denti lunghi e affilati assaliva e dilaniava le sue prede. La paura correva nelle strade e rintanava tutti in casa. Si sussurrava fosse una creatura della notte, un lupo mannaro, perché chi lo aveva visto raccontava della sua agilità, sveltezza, ferocia, ricordando che era una notte illuminata da una luna color argento.

Filippo Tuena, romano, scrittore e studioso d’arte, uomo schivo di qualsiasi forma di notorietà e membro di una celebre famiglia di antiquari, torna nei luoghi di questa vecchia storia per una eredità inattesa, un casale in campagna, lascito di una parente di famiglia che ricorda a malapena. La ricognizione del passato dapprima gli metterà malumore “misurando di più il suo distacco dalle radici”, per poi condurlo nella memoria dei ricordi dell’infanzia.

“Indagai così nell’album delle fotografie che mia madre per molti anni aveva tenuto in sommo ordine, e che adesso, come altre memorie di casa, giaceva dimenticato in un sottoscala. È questa la sorte degli oggetti d’affezione, dei rimasugli di vita a cui ci si crede legati e che, inevitabilmente, col passare del tempo, si accantonano in luoghi sempre più reconditi, per un inconscio desiderio di annientamento, sino a quando un imprevisto accidente ne riporta in primo piano l’esistenza”.

È durante il suo viaggio in treno, “un luogo letterario come la hall di un albergo dove si può cogliere l’occasione per ascoltare storie altrui”, e l’incontro con un signore anziano, pallido e dimesso che il nostro autore verrà a conoscenza delle vicende di orrore e di sangue.

“Fu appunto nello scompartimento di un treno locale, che mi accadde il caso che sto per raccontare: l’incontro con lo strano personaggio, la storia che mi narrò e la curiosa coincidenza con la mia”.

Era un gentiluomo di poche parole, dai lunghi silenzi riflessivi, conoscitore d’arte e di autori non comuni. Il suo fascino singolare conquisterà Filippo Tuena, e noi lettori. Un uomo che segue il suo istinto, con in tasca una pistola d’argento, un cacciatore di licantropi che sente l’odore del lupo nei campi e tra i canneti perché il vento glielo indica, e le sue percezioni gli acuiscono l’istinto della caccia. Gli capiterà di ripercorrere con la mente cacce ormai lontane, di risentirne le sensazioni, di rivivere i dubbi e i rimpianti, e come spesso succede a chi nella notte va alla ricerca della preda, si chiederà chi sia realmente il cacciatore. “Colui che cerca nella preda l’immagine di sé stesso, i residui del suo passato”.
Le storie dei crimini e dell’uomo lupo infittiranno la trama di atmosfere noir e di mistero, dagli incontri con il bambino bianco, nato albino e figlio di un incesto, a Gennaro con gli occhi azzurri, a detta di tutti lupeschi, all’artista misterioso specialista di anamorfòsi (immagini caricaturali disegnate con deformità). Vicende ed incontri in un piccolo paese che sembra divenire di volta in volta “una quinta teatrale”. Chi si sarà macchiato dei fatti di sangue? L’uomo bestia, il licantropo che nelle notti di luna piena ha fatto scempio di creature; oppure seguendo la razionalità sarà stato forse il caldo dell’estate “che gonfia il sangue nelle vene, rapisce la ragione”, e che fa scatenare gli istinti peggiori; o sono efferati delitti che si vogliono far sembrare opera di un uomo lupo!

“Cacciatori di notte”, uno dei libri d’esordio del nostro autore pubblicato venti anni fa, un romanzo che tracciò il suo cambiamento di rotta e a cui più è legato, ritorna con i suoi misteri in una nuova edizione pubblicata dalla Corrimano Edizioni. Un libro sulla paura e sul suo contagio, sui ricordi, sulla percezione del pericolo; sulla fobia che ha assalito gli uomini in ogni secolo quasi a divenire un bisogno maschile, la paura che si conosce e quella che si nasconde ai nostri occhi. Una trama impenetrabile e misteriosa al pari di un thriller di scuola anglosassone che appassiona, intriga e piace incondizionatamente. “In ogni caccia ci sono un luogo e un momento propizi. Ma è un attimo. È come se, in quell’istante, noi e la bestia ci identificassimo”. Consigliato!

Cacciatori di notte

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© Riproduzione riservata SoloLibri.net

Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Cacciatori di notte

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