All’ombra di Julius
- Autore: Elizabeth Jane Howard
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2018
Fazi pubblica “All’ombra di Julius” (titolo originale After Julius, traduzione di Manuela Francescon) redatto dall’autrice nel 1965 della Saga dei Cazalet, Elizabeth Jane Howard (Londra, 26 marzo 1923 - Bungay, 2 gennaio 2014).
“Un mattino di novembre. È venerdì”.
Emma si era svegliata alle sette e un quarto precise in una cameretta della mansarda in Lansdowne Road. Una mansarda che somigliava a una soffitta di campagna, dove si è soliti conservare abiti smessi e mele, ma la vista su Londra da lì non era male: un vecchio albero di pero, ora spoglio, e un gabbiano che si divertiva a compiere nel cielo traiettorie circolari. Emma pazientemente era andata a svegliare Cressida, “Cressy”, la sorella maggiore, la cui impresa ogni giorno si rivelava sempre più ardua. Cressida era reduce da una delle sue crisi esistenziali: l’amante di turno, la donna era una vedova di guerra, era in procinto di andare a Roma per il fine settimana per lavoro. Emma era in pena per l’incerto futuro di sua sorella, la quale a trentasette anni vedeva sfumare la speranza di emergere come promessa del pianoforte. Inoltre Cressy era pericolosamente incline a struggersi per uomini distaccati e per di più sposati. La ricerca di un uomo sul quale appoggiarsi impediva a Cressida di concentrarsi sulla musica, mai vista come fonte di conforto e ispirazione. Il fatto era che Cressida non si era mai del tutto ripresa dalla scomparsa del loro padre, Julius, più che dalla morte del marito, Miles, rimasto ucciso durante il bombardamento di Dieppe. Del resto se Emma si fosse fatta un esame di coscienza avrebbe dovuto ammettere che a distanza di vent’anni dalla dipartita paterna, neanche lei aveva superato il trauma della morte di Julius. Ecco perché non riusciva a fidarsi di un uomo e non manifestava nessun interesse per il matrimonio, né per nient’altro.
Esme, la loro madre invece cercava la perfezione nell’abbellire la splendida casa di campagna color rosa pesca nella quale viveva, persa nei ricordi della vita precedente, quando era ancora la moglie di Julius. Ma i pensieri volavano anche verso Felix, l’amante di un tempo... Esme ogni mattina rimaneva sempre nel suo letto per una ventina di minuti per crogiolarsi nei ricordi del passato,
“non perché ne avesse di eccezionalmente felici, ma perché, prima di dare inizio a una nuova giornata, aveva bisogno di rassicurarsi che almeno finora ne fosse valsa la pena”.
Vent’anni dopo, le donne di Julius vivevano ancora nel suo cono d’ombra, incapaci di dare un corso sensato alle loro rispettive vite.
“Strano a dirsi, ma i ricordi nitidi che aveva di Julius si limitavano al giorno del loro primo incontro e a quella mattina, l’ultima, prima che lui prendesse il treno delle otto e trentadue per Londra, mentre di ciò che c’era stato nel mezzo aveva scarsa memoria”.
Dopo i cinque appassionanti volumi della Saga dei Cazalet (dai produttori di Downton Abbey è in fase di lavorazione una serie televisiva), il lettore avrà modo di tuffarsi nuovamente nella prosa elegante e raffinata dell’autrice britannica, già modella e attrice, matrigna dello scrittore Martin Amis. I protagonisti del romanzo persi nei loro piccoli o grandi fallimenti, nelle loro speranze frustrate e sogni infranti, si ritroveranno tutti a trascorrere un fine settimana insieme in campagna, tanto rivelatore quanto distruttivo.
“Entrambi avevano messo da parte le proprie vite private per servire un’incerta, sconosciuta porzione di umanità”.
All'ombra di Julius
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