Two mothers
- Autore: Doris Lessing
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2013
E’ stato tradotto tutto il materiale narrativo di Doris Lessing, ma resta ancora qualcosa di irrisolto, che potrebbe essere la vera ragione del Nobel. Chi ha il privilegio di vincerne uno, nel campo della scrittura, viene letto per quell’ anno, poi arriverà un nuovo vincitore e subito ci buttiamo a capofitto su quello dimenticando i precedenti.
Noi lettori italiani siamo banderuole, ma neanche negli altri paesi va meglio, ma almeno forse loro il libro lo finiscono. E poi questa meraviglia di libro non ha mai avuto una vita propria. Sempre pubblicato in antologie o in quei libri con il titolo Tutti i racconti che sono di millecinquecento pagine; appare invece in un’edizione singola, il titolo è Two mothers (Feltrinelli Editore, 2003, più ristampe, una traduzione perfetta di Monica Pareschi).
Nessuno ha saputo descrivere così bene due amiche per la pelle, che si vedono tutti i giorni, senza che arrivi il tarlo del lesbismo, come ha fatto la Lessing.
Roz e Lil, età uguale, amiche dalle elementari e sono sotto al sole ancora toniche, belle, come chi è stato molto felice per lungo tempo, tanto che la vecchiaia è solo un intoppo. Qualche ricordo e via. Hanno dimenticato i loro veri nomi, Liliane e Rozeanne. Hanno entrambe un figlio ciascuno, Ian e Tom, della stessa età, che sono più che fratelli, amici, complici, con atteggiamenti da fidanzati, ma solo perché sono gelosi l’uno dell’altro.
I diciassette anni di un ragazzo sano, di robusta condizione fisica, con la voce che talvolta diventa un urletto. In questo caso due che escono dalla spiaggia, alti uguali, di quella bellezza perfetta che finisce subito.
Roz fa l’amore con Ian, meno spavaldo di Tom, forse il ricordo del padre, un donnaiolo impenitente che si è schiantato con l’automobile contro un albero; mentre Tom si reca da Lil, ma in modo più maschio, quanto lo può essere un adolescente alla prima esperienza.
Ma l’ars amandi si impara e le rispettive mamme non hanno inibizioni, né morale. Tom e Ian non hanno bisogno di cercare due ragazze per i primi approcci sessuali e sono sempre insieme.
Le due donne si chiedono ma quanto può durare una felicità simile, è troppo, forse poi dovranno pagare un prezzo altissimo. Nel frattempo i due giovani si sposano, soprattutto perché Lil e Roz sono state chiare: basta, stiamo diventando due suocere che portano a spasso i loro nipoti.
Nel frattempo, però, le due nuore si sono messe d’accordo per intraprendere una attività che le renda indipendenti. Ma sono meno felici dei quattro, se le pareti potessero parlare, soprattutto Mary che coi figli si è presaquella casa del paradiso, terrazza magnifica che porta verso la pioggia. Mary che gira per casa cercando il motivo per cui il marito, l’amico Ian stavano sempre insieme e perché, pur essendo così belli, hanno avuto pochissime fidanzate.
La Lessing vuole dare una lezione a due mamme licenziose e a due figli egoisti?
Doris Lessing, mi pare, si sia divertita a scrivere questo romanzo breve, perché è una storia verosimile, che certo sarà successa a qualcuno.
Per intanto il successo è arrivato perché dal racconto è stato tratto un film dal titolo Two mothers con protagoniste le attrici Robin Wright e Naomi Watts, due grandi attrici che fanno a gara per chi è la più brava.
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