

Sangue delle Langhe
- Autore: Marina Marazza
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Solferino Libri
- Anno di pubblicazione: 2025
“La saga dei Barolo” è il sottotitolo di Sangue delle Langhe (Solferino 2025), il primo di tre volumi di Marina Marazza, autrice di romanzi, saggi e narrative non fiction, tra cui i più recenti titoli usciti con Solferino sono L’ombra di Caterina (2019) e Io sono la strega (2020). Marina Marazza è specializzata in tematiche di storia, società e costume, e collabora con diverse riviste tra cui “Io Donna”.
Parigi, cattedrale di Notre Dame, 2 dicembre 1804.
Il cerimoniale per l’incoronazione dell’imperatore era rigorosissimo e ciascuno doveva stare al posto assegnatogli dentro l’enorme cattedrale.
Napoleone Bonaparte si autoincoronava imperatore dei francesi per poi incoronare imperatrice sua moglie Joséphine de Beauharnais. Nessuno degli invitati avrebbe rinunciato per nulla al mondo a essere presente a quell’evento magistralmente organizzato da Napoleone per sancire la sua presa di potere davanti a Dio e al mondo intero. Per creare la sua corte, aveva riunito intorno a sé i nobili che la rivoluzione aveva disperso, i più bei nomi dell’aristocrazia, gli espatriati, i sopravvissuti. I Colbert erano stati richiamati dal loro lungo esilio, che li aveva portati in Belgio, in Olanda, in Germania, mentre il loro castello veniva messo a ferro e fuoco durante la Guerra di Vandea, che aveva visto contrapporsi i rivoluzionari repubblicani alla resistenza monarchica. Adesso che la guerra era finita, il marchese di Maulévrier, Édouard Victurniern Charles René de Colbert, era il benvenuto alla corte di Napoleone, con tutta la famiglia. Sua madre era stata ghigliottinata durante il Terrore, sua moglie era morta di parto in esilio; ora quell’incoronazione solenne sembrava un promettente inizio non solo per il novello imperatore e per la Francia, ma per i tanti che, come lui, avevano vissuto anni drammatici.
Juliette, sedici anni, dai riccioli scuri, una delle figlie di Édouard, si era accorta che vicino a lei una donna anziana vestita di verde si era accasciata tra le braccia del giovane gentiluomo in uniforme, che le stava al fianco. Istintivamente la ragazza aveva allungato le braccia per aiutare l’ufficiale, che stava sollevando come una piuma la dama priva di sensi.
I loro occhi si incrociarono, colore dell’ambra quelli di lui, azzurri fiordaliso quelli di lei.
In quel luogo e in quel momento si compiva il destino di un Imperatore e una giovane coppia si riconosceva l’uno negli occhi dell’altra.
Come al solito devo dare ai miei lettori un dettaglio di quel che è Storia e di quel che è verosimile, ma fictional, dentro il romanzo. E come al solito le cose più incredibili sono quelle davvero accadute
chiarisce la scrittrice alla fine del volume. Ancora una volta Marina Marazza dimostra la sua abilità nel saper illustrare gli eventi rendendoli attuali, come se il lettore fosse presente. Sangue delle Langhe è un romanzo emozionante e potente illuminato dall’intensa figura di Giulia (Juliette), che aveva intuito che per cercare di ottenere una società più equa e attenta a chi soffre, fosse necessario portare dei cambiamenti.
Il mio giorno di vita non lo passerò oziosa: andrò, cercherò dappertutto, fin tra le rose, l’oro e gli incensi. Ho conosciuto tutte le specie di dolori: quelli dell’innocenza, della colpa, del pentimento... così sono le storie degli uomini, dei poveri e dei re…

Sangue delle Langhe. La saga dei Barolo
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