Notte in treno
- Autore: Irene Némirovsky
- Categoria: Narrativa Straniera
Questo breve racconto (titolo originale: Nuit en wagon, tradotto in italiano da Antonio Castronuovo) apparve il 5 ottobre 1939 sul periodico parigino di destra -il che innescò numerose polemiche, ancora non spentesi- Gringoire. ’ la prima opera scritta da Némirovsky allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale: i drammatici fatti accaduti nel settembre di quell’anno le avevano infatti fornito l’ispirazione per questa vicenda, nella quale lei stessa è uno dei personaggi.
Ci troviamo su un treno, partito dalle località balneari del Golfo di Biscaglia e diretto a Parigi. E’ una notte del settembre 1939, la "prima notte di guerra". L’universo è un mondo piccolo e infinito, col suo carico di sentimenti, gioie, dolori, speranze. Gli animi sono divisi tra calma apparente e profonda, intuibile, preoccupazione. La descrizione d’ambiente è data da pennellate brevi, sicure; pure i viaggiatori, dopo qualche ora, sembrano essere divenuti, per così dire, essenziali. Si intrecciano solidarietà vicendevoli come mai sarebbe avvenuto in una situazione ordinaria.
Ad ogni stazione salgono persone sconosciute; un’umanità nuova che si arricchisce e trasforma. Il centro della storia è Marta, una ragazza dalla bellezza discreta, conosciuta dall’A., alla quale è altresì nota la famiglia di provenienza: un padre e una madre, i quali, se dichiarano di volerle bene, tuttavia ne ostacolano sempre i progetti, a cominciare dal matrimonio.
Ricevuta una lettera dal fidanzato lontano, Marta fugge di casa, si lascia alle spalle i genitori percepiti come freddi e lontani (un palese riferimento autobiografico alla figura materna) per correre verso il suo amore. La guerra incombe minacciosa e non bisogna negarsi nemmeno un attimo di felicità. Domani potrebbe essere tardi. Si precepisce l’ésprit di "Suite francese".
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