Mannequin. Per Greta e Marlon il delitto è di moda di Erica Arosio, Giorgio Maimone

Tornano Greta, avvocato, e Marlon, investigatore, protagonisti assoluti del romanzo intitolato Mannequin, scritto a quattro mani da Erica Arosio e Giorgio Maimone, edito da Mursia editore.
Un bel giallo, con due investigatori che abbiamo già imparato a conoscere e ad amare nel precedente libro, intitolato Macerie.
Mannequin è ambientato a Milano negli anni Sessanta, precisamente nel 1965, mentre:

Nell’estate del 1965 il mondo acclama i Beatles e si preoccupa della guerra in Vietnam.

A Milano si organizza sfilate di moda, con gli ultimi brand acclamati. Tra questi c’è “La White Eagle”:

Dopo quindici anni a New York e il successo internazionale, la White Eagle è pronta per sbarcare in Europa, confrontandosi alla pari con le più celebri firme francesi e italiane. Egle avrebbe potuto scegliere Parigi, capitale della moda, fin dal Settecento, o la giovane Londra, ma è italiana e ha preferito Milano.
Ha preso in considerazione anche Roma, cuore dell’haute couture, ma è nella città lombarda che ha trovato il sostenitore giusto. (…) Il parterre è quello delle grandi occasioni. I posti sono stati distribuiti tenendo conto dell’importanza di ciascun invitato.

Egle è una donna sicura, ed è lei che ha fondato la casa di moda e con grande grinta e voglia di fare l’ha portata al successo.

Ballerine nere ai piedi, comode ma anche eleganti, i ricci castani ribelli, la frangia che fatica a restare piatta, ondeggia da una modella all’altra e per ognuna ha una attenzione diversa, a ognuna dispensa un consiglio per migliorare il portamento e la basta un tocco per far cadere meglio un abito. (…) Egle Bianchetti è abituata a combattere e a resistere per poi vincere; che si tratti del suo corpo o di una guerra commerciale, sa che otterrà quello che si è prefissata.

La sfilata si svolge tranquilla, ma il giorno dopo Egle viene trovata morta nella sua stessa casa, brutalmente uccisa:

È stesa per terra. La gonna alzata a scoprire il reggicalze. Lei di solito così ordinata, così trattenuta. Non se ne farebbe una ragione. Una signora non dovrebbe mai mostrare la biancheria intima. Nemmeno da morta.

Chi ha voluto la sua morte? A essere immediatamente accusata è Ines, una modella che ha avuto duri contrasti con la sarta defunta. Ma è stata veramente lei?
A difenderla, o a tentare, è Greta, che ha assunto la sua difesa, anche se in cuor suo non è affatto convinta dell’innocenza della “mannequin”.

Questione di difesa più che di pudore. Ines invece affronta orgogliosa il mondo da un’altra barricata, quella delle esibizioniste: anche a cinquant’anni, Greta ci scommette, la mannequin si muoverà da regina e da padrona e le persone la seguiranno, come topi stregati dal pifferaio magico. Merito di carattere e sicurezza, doti di cui la modella non difetta. (…) La scaltra Ines. Ines seduce, conquista, manipola. Ines porta tutti dalla sua parte.

La modella è davvero innocente come appare, oppure è solo tanto scaltra da passare indenne anche di fronte a questa grave accusa? Greta e Marlon riusciranno a scagionarla?

Mannequin è un romanzo che guarda al passato ed è profondamente ambientato nel mondo della moda, un ambito che gli autori dimostrano di conoscere approfonditamente:

Tra giornalisti, spionaggio aziendale e il passato della Seconda guerra mondiale non ancora dimenticato, niente è come sembra.

Un noir raffinato e potente, scritto con una prosa fluida e sofisticata, che attira la curiosità del lettore che si dimostra essere non proprio a conoscenza dei meccanismi che regolano un mondo che non è alla portata di tutti, come quello dell’alta moda.
Un giallo dove si coniuga investigazione e alta moda, in un connubio che si rivela vincente, sin dall’inizio. Un libro adatto a chi ama il genere giallo, e non solo.