

Lo hobbit
- Autore: J.R.R. Tolkien
Il libro narra della grande avventura di Bilbo Baggins, hobbit della Contea che, in una tranquilla giornata della sua mansueta vita, si vede trascinato nella più grande avventura della sua vita.
Gandalf il Grigio e la sua banda di nani irrompono nella sua casa per proporgli di diventare lo scassinatore del loro gruppo; la meta della loro avventura è la Montagna Solitaria, la grande montagna una volta abitata dai nani e ora occupata dal feroce drago Smaug, che li ha spodestati dalla loro casa e si è impadronito del loro leggendario tesoro.
Bilbo è un hobbit che, come i suoi simili, vuole una vita tranquilla e priva di “brutte e fastidiose cose” portate da avventure e dalle vite turbolente.
Tuttavia, una parte di lui è intrigata da questa grande avventura che gli si sta prospettando davanti: da una parte la sua natura hobbit gli suggerisce di restare a casa comodamente e con la sua erba-pipa, dall’altra è incuriosito dall’offerta di questi avventurieri che hanno fatto irruzione nella sua casa. Così accetta ed inizia un lungo e faticoso viaggio verso la destinazione scelta.
Oltre a Gandalf, che ogni tanto sparisce in maniera repentina durante il viaggio, i compagni di Bilbo sono Thorin Scudodiquercia e i suoi parenti e seguaci Balin, Dwalin, Kili, Fili, Dori, Nori, Ori, Gloin, Bifur, Bofur e Bomber, che insieme formano una pittoresca compagnia di guerrieri avidi, ma onesti e coraggiosi.
La bizzarra brigata di cui fa parte il giovane hobbit incontrerà creature che ben pochi hobbit negli annali della Contea hanno visto: vedrà i feroci orchi, gli imponenti Vagabondi, gli eleganti elfi e le maestose aquile di Beorn.
Questa avventura cambierà la sua vita, metterà a dura prova la sua tempra e il suo coraggio e lo porterà ad impadronirsi di uno strano e misterioso anello, strappato dalle grinfie di un inquietante figuro, incontrato in una caverna, di nome Gollum…
Primo pilastro della saga della Terra di Mezzo, lo Hobbit è ben più che una semplice favola per bambini, bensì un romanzo epico adatto anche a gusti adulti.
La prosa di Tolkien è molto descrittiva, ma animata e varia grazie ad uno stile robusto ed elegante, che riesce anche a riportare situazioni comiche, oltre a scene dal tono epico ed eroico.
La fine del romanzo vede il mitico scontro fra le forze del male e quelle del bene che, superati i dissidi iniziali, si uniscono contro il nemico comune.
Un finale con la classica morale da fiaba. Ma non c’è bisogno di ricercare a tutti i costi un messaggio edificante in un romanzo, specie se è una lettura piacevole.

Le Hobbit
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Un’antica mappa con delle rune visibili solo una notte all’anno; una pittoresca compagnia e un lungo e avventuroso viaggio che porterà alla riconquista di un tesoro perduto. Questi sono i principi cardine attorno cui si snoda la narrazione di questo affascinante racconto.
Povero Bilbo! Si ritroverà immerso in una vicenda che mai avrebbe potuto immaginare, costretto a districarsi in un complesso reticolo di avventure non da poco, che faranno conoscere al lettore la sua indole Hobbit, semplice eppure tanto eroica. Il buon Bilbo Baggins diviene allora l’emblema del filantropismo che si annida nell’animo degli esseri buoni e che viene fuori nel momento del bisogno. Insieme al risoluto Thorin, al grasso e pigro Bombur, e ad altri undici nani, il piccolo e pensieroso Hobbit farà molti incontri, conoscendo i meravigliosi elfi di Elrod, e attraverserà le terre selvagge e il Bosco Atro sino a giungere alla Montagna Solitaria, ove il terribile drago Smog custodisce cupidamente l’antico tesoro che i nani di re Train avevano perduto. Nel frattempo verrà in possesso di un anello d’oro che ha il potere di rendere invisibile il suo portatore, e tra le grotte oscure e spaventevoli ove si smarrirà incontrerà il viscido Gollum, un essere che sfiderà a suon d’indovinelli. Sarà nel faccia a faccia con il temibile drago che Bilbo saprà dare il meglio di sé, sfidandolo e prendendosene gioco. Infine la Battaglia dei Cinque Eserciti chiuderà il racconto in modo entusiasmante e avvincente come solo un frutto della vena creativa di Tolkien poteva fare. L’intera narrazione é piacevolmente accompagnata da un’atmosfera a volte ironica, da un linguaggio sciolto ma sempre curato e attento come era nello stile del grande letterato anglosassone.
In definitiva, "Lo Hobbit" é un racconto che ogni buon amante della narrativa fantasy non deve assolutamente perdere, magari dopo aver letto l’eterno capolavoro di Tolkien, quale é "Il Signore degli Anelli", poiché é uno dei migliori racconti del xx secolo e di tutta la narrativa moderna. E’ un libro rivolto a tutti, non solo ai bambini come spesso é stato detto, poiché in esso possiamo scoprire e amare lo stile della narrativa epica moderna, creazione unica di J.R.R Tolkien, e trarre insegnamento dai messaggi che l’autore ha voluto farci giungere attraverso di esso.
Il merito più grande di quest’opera è certamente dato dall’abilità narrativa dell’autore, specie nelle affascinanti descrizioni del mondo immaginario in cui si muovono i personaggi. Le splendide descrizioni del Bosco Atro, delle Montagne Nebbiose, delle Terre Selvagge, con una incredibile ricchezza di immagini e particolari, valgono da sole l’acquisto.
Rappresenta l’inizio della letteratura fantasy e ai ragazzi piace molto. Riconosco che Tolkien ha inaugurato un nuovo genere, ma non è il mio preferito.