La vita incauta
- Autore: Rossella Pretto
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2023
Mai chi scrive poteva pensare che il libro più interessante di questo inizio 2023 gli arrivasse da una scrittrice coraggiosa che si interroga sul Macbeth di Shakespeare.
Si tratta della tragedia più amata e più vista dal sottoscritto, che per anni ha visto a teatro tutte le rappresentazioni di Macbeth, ha letto qualsiasi libro dove fosse anche solo citato il suo nome o quello della moglie, che ha riletto il bellissimo romanzo del compianto Javier Marías, Un cuore così bianco (Einaudi, 1992) che parte dall’ossessione di una frase che declama Lady Macbeth.
Rossella Pretto ne La vita incauta (Editoriale Scientifica, 2023) scrive una sorta di diario di "bordo" o memoir, o quello che è per i lettori, con un italiano denso, ricco di espressioni desuete, di chi ha ancora bisogno di dare una menzione d’onore a una lingua e una scrittura che usiamo in pochissimi, ormai. Il libro è stato presentato tra i candidati al Premio Strega 2023, segnalato dalla scrittrice Wanda Marasco.
Il viaggio prosegue da Glasgow, che “ha un’aria di ferro” e subito si capisce che questa scrittrice che non conosci sicuramente ha scritto poesie e quindi l’intero diario è attraversato da una prosa poetica assai suggestiva. Ci sono poi le pagine in corsivo, dove alligna una sofferenza indicibile per la morte di un gatto affetto da neoplasia e poi continua con questo modo di scrivere alternato fino alla fine del libro. Il corsivo dovrebbe essere il dolore privato dell’autrice, che scrive di suo nonno che traduce Eliot (ma ne scriveremo dopo), mentre il resto del libro è sulla condanna inevitabile di chi ha preso su di sé col potere e l’ambizione la corona di Duncan, ossia quanto è nero il cuore di Macbeth, che uccide il Re legittimo Duncan. Le due sono intrise di sangue perché non si limita a uccidere un solo uomo, ma molti uomini, come sanno quelli che hanno visto a teatro la tragedia di Shakespeare o hanno letto le maggiori opere del Bardo (chiamato così per un antico ordine di poeti cantori che prese piede tra le popolazioni celtiche).
Del viaggio, almeno chi scrive, non ricorda molto le tratte, i ticket, gli autobus, gli hotel o i bed & breakfast o i nomi delle contrade e delle cittadine dove si ferma l’autrice anche solo per riposare, più curioso di storie familiari strane, tormentose, come sembrano essere quelle di Rossella Pretto.
C’è questo nonno che ha tradotto T.S. Eliot, che si chiamava Elio Chinol, con cui ci sono stati dei dissapori perché lui ha avuto molte donne e una famiglia "ufficiale", ha condotto una vita incauta.
Come il titolo di questo diario di viaggio, dove incauta è la scelta di non prendere una decisione sensata, ma di cogliere l’imprevisto, di scegliere insieme il Bene e il Male, che forse dà alla vita qualcosa di avvincente, ma anche di pericoloso, di chi cammina su un baratro.
Il contrario di incauto è l’essere “ragionevole”, assennato fino alla noia. Le persone che non hanno curiosità sono già "morte", mentre l’autrice vuole "aderire" a una vita più completa, dove quello che sappiamo viene rappresentato. Per questo motivo ha sempre pensato alla vita degli attori di teatro. Anche lei è stata un’attrice, ma i copioni non "aderiscono" al tuo modo di essere, le domande restano e soprattutto le risposte rimangono mute.
Pretto chiude paragrafi o capitoli accendendosi una sigaretta, a mo’ di segnalibro, il suo, e non c’è una sua personale ossessione rispetto alla frase di Lady Macbeth sull’avere un cuore così bianco come in Marías, mentre in realtà agli inizi lei partecipa alla conclusione di un marito Re, con la violenza e lo persuade tirando di mezzo il tempo. Vuole stare mio marito alle dipendenze del Re Duncan e poi chi dice che Duncan possa scegliere come prossimo Re non Macbeth, ma qualcuno più vicino al suo mondo reale? È una questione di tempo e potrebbe cambiare tutto.
Dice Macbeth:
Se tutto finisse una volta fatto, allora sarebbe bene / Che fosse fatto subito. Se l’assassinio potesse / Trattener nella sua rete le conseguenze e con la morte / Di Duncan trionfare, così che il colpo inferto / Fosse qui il principio e la fine di tutto, / Qui, solo qui, su questa riva e secca del tempo, /Saremmo pronti ad arrischiare la vita eterna.
Rossella Pretto sembra diventare vieppiù la coscienza critica di Macbeth, da ora in poi la Lady è inservibile, perché troppo ha detto al marito sul potere, sui re, non come una donna, ma come un confidente maschio del re (in una tragedia così antica di Shakespeare, si può imbastire un ragionamento sul principio identitario del genere? Forse no).
Poi ci sono queste pagine in corsivo, le prime sul gatto, sarebbero piaciute alla scrittrice Anna Maria Ortese (avrebbe fumato una sigaretta anche lei, ma già dopo un rigo, dopo una virgola, mai visto né prima né dopo una persona fumare così tanto). In questo viaggio ci sono considerazioni e pensieri necessari, che spesso diventano "spaesamento" gratuito. Perché sono finito nella testa di Macbeth. A metà libro chi scrive voleva mollare: tutto quel vento e quelle terre lontane e il mangiare, il bere, il dormire di cui la scrittrice scrive il minimo quotidiano.
Poi, forse ho capito, era ammirazione mista a irrealtà o anche invidia? Tutte e tre le cose, in verità.
Poi mi sono ricordato le parole di Lady Macbeth che il giovane Marías, morto così presto, ha studiato per pagine e pagine e stranamente sono confluite ne La vita incauta e dicono di lei, la Lady che si rivolge al marito Duncan:
Le mie mani hanno il colore delle tue, ma mi vergogno di avere un cuore così bianco.
Mentre per la nostra scrittrice non solo sono importanti le parole della moglie dette al marito, il nuovo Re Macbeth, ma mette allo stesso piano di importanza teatrale e di scrittura tutte le frasi pronunciate dalle tre streghe che vivono nei boschi.
Non che la nostra autrice non abbia le sue ossessioni: da Macbeth alla sua famiglia d’origine, creando un corto circuito, mentre, nel frattempo, è arrivata a Edimburgo, ancora in Scozia.
Rossella Pretto scrive un libro bellissimo, maturo, pieno di sapienza letteraria, persino utile per chi si appresta a fare un viaggio simile al suo, anche per motivi diversi. Ma questi turisti nemmeno si chiedono o si chiederanno se conducono una “vita incauta”.
La vita incauta
Amazon.it: 12,34 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La vita incauta
Lascia il tuo commento