Il Macbeth di Shakespeare è una delle sue più famose tragedie. Al centro dell’opera c’è la drammatizzazione dei catastrofici effetti fisici e psicologici generati sulle persone dall’ambizione politica. Cercare il potere per interesse personale altro non porta che un gorgo inesorabile di errori e brutture.
Pubblicato nel 1623, il Macbeth è stato rappresentato frequentemente nel corso dei secoli diventando l’archetipo per eccellenza della brama di potere e di ciò che essa comporta.
La tragedia è la più breve di Shakespeare, composta da soli cinque atti, ma viene considerata come il suo lavoro più articolato.
Vediamo ora la trama del Macbeth, l’analisi e i personaggi della tragedia shakespeariana.
Macbeth di Shakespeare: storia e trama
Il Macbeth è, insieme a Romeo e Giulietta e Amleto, una delle più famose tragedie di William Shakespeare. Il protagonista è, appunto, Macbeth e la storia narra della sua ascesa al trono di Scozia. Composta con alta probabilità tra il 1599 e il 1605, rispetto ad altre tragedie dello scrittore questa risulta più breve. Il Macbeth è stato per la prima volta rappresentato a teatro nel 1606. Riprodotto in molteplici versioni, il più famoso adattamento operistico mai stato realizzato è quello di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave.
Passiamo ora alla trama del Macbeth: la storia è ambientata nella Scozia medievale. Macbeth è, insieme al suo amico Banquo, generale di re Duncan di Scozia. I due sono di ritorno da una battaglia in cui hanno sconfitto un usurpatore, Macdonwald. Nel viaggio di ritorno i due incontrano tre streghe che predicono loro il futuro, affermando che Macbeth sarà prima signore di Cawdor e poi re di Scozia. Banquo, dal canto suo, sarà invece progenitore di una stirpe di re.
Nel momento stesso in cui le tre streghe scompaiono arriva un messo regale per annunciare la nomina di Macbeth come nuovo signore di Cawdor per il valore dimostrato in battaglia dopo che il precedente signore è stato deposto e condannato a morte. A quel punto Macbeth capisce che ciò che le streghe hanno detto corrisponde al vero e informa sua moglie, la perfida Lady Macbeth, tramite lettera.
Re Duncan riceve Macbeth e Banquo al castello di Inverness con tutti gli onori del caso, informandoli della decisione di nominare suo figlio maggiore Malcolm come legittimo erede della corona. A questo punto della storia Macbeth realizza che Malcolm si pone come ostacolo al compimento della profezia. Saputa la notizia, una Lady Macbeth accecata dall’ambizione sceglie di progettare immediatamente l’uccisione del re.
In un primo momento Macbeth si dice contrario al regicidio, ma succube della moglie decide di procedere con il piano. Compiuta la scelta, Macbeth ha una visione in cui gli compare davanti un pugnale insanguinato. Una volta fatte ubriacare e addormentare le guardie del re, Macbeth si intrufola di soppiatto nella sua stanza e lo uccide. Lady Macbeth si occupa poi di lasciare tracce di sangue accanto ai corpi dei soldati addormentati perché siano loro a prendersi la colpa.
In seguito all’omicidio Macbeth mostra segni di un cedimento psicologico, ossessionato dal senso di colpa, ma rimane comunque incapace di pentirsi.
La mattina seguente a scoprire il cadavere di re Duncan sono i nobili Macduff e Lennox, insieme a Macbeth. La colpa dell’omicidio ricade subito sulle guardie del re e Macbeth, in un attacco di rabbia abilmente simulato, uccide per farle tacere definitivamente.
Dopo la notizia della morte del padre il figlio maggiore di Duncan, Malcolm, e suo fratello minore, Donalbain, decidono di fuggire uno in Inghilterra e uno in Irlanda. Così facendo, però, diventano i principali sospettati dell’omicidio del padre.
Nonostante MacDuff nutra dei sospetti nei suoi riguardi, Macbeth viene nominato re. Nonostante il compimento della profezia, però, è Banquo quello che secondo le streghe avrebbe dato vita a una stirpe reale. Accecato dalla sete di potere, Macbeth decide di far uccidere l’amico e suo figlio Fleance da sicari appositamente ingaggiati durante una cavalcata notturna. Il risultato dell’agguato è che Banquo muore mentre Fleance riesce a fuggire.
Furioso per la notizia della fuga di Fleance, Macbeth presenzia comunque al banchetto indetto da lui stesso quella sera, trovando però ad attenderlo il fantasma di Banquo, che lui e soltanto lui può vedere. A quel punto Macbeth crolla, già provato dallo shock per l’assassinio compiuto, e mentre tutti lo guardano sorpresi urla contro il fantasma del suo amico. Lady Macbeth si giustifica coi presenti parlando di una grave malattia che ha colpito il marito, congedando il banchetto.
Macbeth, ormai in preda al terrore puro, si reca a consultare nuovamente le tre streghe ottenendo tre profezie orribili: nella prima c’è la testa di un cavaliere decapitato che gli dice di stare attento a Macduff, nella seconda un bimbo insanguinato gli assicura che mai potrà essere ucciso da alcun uomo nato da una donna e la terza ed ultima con un ragazzino che, stringendo un albero con la mano, che egli cadrà quando a foresta di Birnam si sposterà al castello di Dunsinane. La profezia, così improbabile, tranquillizza Macbeth, che però decide comunque di uccidere Macduff per sicurezza.
Considerato che il nobile è fuggite in Inghilterra per dare il suo appoggio a Malcolm nella missione di spodestare Macbeth, quest’ultimo fa uccidere la moglie e i figli del suo rivale. Dopo questi ultimi omicidi, gli ennesimi, anche Lady Macbeth comincia a sentire il rimorso degli efferati crimini di cui lei e il marito si stanno macchiando e in una scena la si vede sonnambula, mentre prova in maniera ossessiva a lavar via dalle sue mani il sangue di tutti quegli omicidi. A quel punto a Macbeth, una volta giunto al castello di Dunsinane, arriva la notizia del suicidio di Lady Macbeth, che lo getta nel più nero sconforto rispetto all’assurdità della vita.
Intanto Macduff e Malcolm, pronti a vendicarsi, radunano un esercito col supporto anche dei nobili scozzesi dichiarando così guerra a Macbeth. Le truppe di Malcolm si nascondono nella foresta di Birnam, mimetizzandosi con dei rami tagliati dagli alberi. Proprio come le streghe avevano predetto, la foresta di Birnam comincia a muoversi contro Macbeth, che rimane comunque sicuro di poter vincere la battaglia. L’esercito di Malcolm prevale e la battaglia finale tra Macduff e Macbeth arriva.
Macbeth invoca nuovamente l’oracolo delle streghe, quello per cui nessun “uomo nato da donna” potrà mai sconfiggerlo, e qui si chiarisce l’equivoco: Macduff rivela di essere nato da un parto cesareo. Nonostante abbia capito l’inganno, Macbeth continua a combattere. Una volta sconfitto, Macduff lo decapita e restituisce il potere a Malcolm. I futuri sovrani di Scozia saranno così, come predetto dalle streghe, i discendenti di Fleance, figlio di Banquo.
Macbeth di Shakespeare: temi e personaggi
Ambizione e assassinio sono i temi principali del Macbeth. L’ambizione senza alcun controllo della morale è colpevole di far perdere di vista la realtà anche a un personaggio inizialmente nobile e onesto come Macbeth, accecato dalla cupidigia di sua moglie. Nessuno dei due è in grado di sopportare le conseguenze di un tale gesto, tramutando così le loro vite in un incubo pieno di sospetti, paure ed inganni.
Un altro tema è la violenza che genera altra violenza, in una spirale che non trova fine. Tutti vivono pensando al complotto, alle potenziali azioni da sventare, agli assassini preventivi.
Anche il soprannaturale e la contrapposizione destino e libero arbitrio. Il soprannaturale viene coinvolto in più battute, dalle tre streghe al fantasma. Il fantasma è reale o solo frutto dell’immaginazione di Macbeth? Le tre streghe sono ciò che dicono di essere o solamente tre losche figure?
Destino e libero arbitrio, poi, si contrappongono dal momento in cui sia a Banquo che a Macbeth vengono predetti grandiosi destini, e entrambi iniziano ad agire perché ciò accada, pur sapendo che se il fato ha in mente qualcosa, si realizzerà a prescindere. Sarà Macbeth, poi, a passare il confine del lecito con l’uccisione del re, pur di realizzare la profezia, che in realtà sarà solo l’inizio della sua rovina.
Ci sono molti personaggi coinvolti nelle vicende e nei complotti del Macbeth, ecco qui i principali:
- Macbeth: conte di Cawdor, generale dell’esercito del re e suo parente stretto. Da sempre di buon cuore e valoroso, la sua coscienza lotta fino all’ultimo perché eviti l’omicidio, ma alla fine l’ambizione che nutre riesce a sopraffare ogni buon sentimento, fomentata dalla moglie e dalle tre streghe. Le azioni di Macbeth si delineano spinte da una profezia ma anche da tutte le cose dette e non dette chiaramente. Inoltre c’è anche l’amore a farlo agire nel peggiore dei modi, spinto dalla moglie che minaccia di non volerlo più se si rifiuta di uccidere il re.
- Lady Macbeth: anche lei da sempre nobile e retta, la tentazione del potere da regina gli fa perdere la testa ancor più di quanto non lo faccia con suo marito. Le conseguenze le paga, però, quando si rende conto di tutto il sangue di cui lei e il marito si sono macchiati e il senso di colpa sarà talmente forte da spingerla a suicidarsi.
- Banquo: conte e generale proprio come Macbeth, i due sono amici. Anche lui è ambizioso, ma nonostante la profezia fa prevalere l’intelligenza e la ragione col contributo della morale. La cupidigia che acceca Macbeth ne causerà la morte per colpe non sue.
- Macduff: conte di Fife, egli dubita sin da subito di Macbeth e fa di tutto per restituire il trono ai legittimi eredi. La sua lealtà sarà punita con la morte di tutta la sua famiglia ma alla fine riuscirà a vendicarsi, uccidendo l’usurpatore del trono.
- Malcolm: figlio maggiore di re Duncan e legittimo erede al trono, salirà al potere dopo la morte di Macbeth. Utilizza l’inganno per garantire la propria incolumità e tornare a stabilire ordine in Scozia.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Macbeth: trama, personaggi e storia dell’opera di Shakespeare
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