La metà di niente
- Autore: Catherine Dunne
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Guanda
- Anno di pubblicazione: 2010
“La metà di niente” di Catherine Dunne è un romanzo di rara sensibilità che racconta, in maniera toccante, fatti accaduti a molte donne.
“In principio c’è la famiglia … Non è niente di eccezionale. E’ una famiglia normalissima composta da cinque persone”. Ma un giorno la loro vita cambia: nonostante Ben e Rose abbiano trascorso insieme quasi vent’anni d’amore, il matrimonio vacilla: “– E’ per sempre, non è vero? Non è solo per un periodo - Ben si volta verso di lei, la faccia pallida. – Credo di sì. Non ti amo più –“.
Qui ha inizio il romanzo, suddiviso in tanti episodi ben datati: alcuni narrano del presente, altri sono una serie di flashback del passato e dell’amore fra l’uomo e la donna. Ora, però, con poche frasi del marito, Rose si ritrova sola, inaspettatamente. Aveva creduto nell’amore di quell’uomo, davanti a quel sentimento pareva non ci fossero ostacoli. Quell’unione sembrava la splendida opportunità di una vita da vivere insieme. Eppure, nonostante il coinvolgimento affettivo, la nascita di tre figli e la costante dedizione di Rose agli affetti familiari, il matrimonio giunge al capolinea e questo lascia la protagonista sconcertata. Abituata com’era alla costante presenza di Ben, ora la donna si sente “la metà di niente”, perché, nel suo interiore, lei e il marito, per tanti anni, erano stati un’unica cosa, una coppia che valeva mentre lei, sola, si sente una nullità. Come affrontare la nuova vita?
“Gli ultimi anni le apparivano di un’irrealtà estrema e Ben pareva un lontano ricordo. La realtà era iniziata lunedì mattina alle otto. L’infelicità totale delle prime ventiquattro ore si era trasformata in una volontà di sopravvivere, di riuscire a venir fuori da quella storia”.
Allora Rose parla con i figli, scegliendo il momento e il modo più opportuno per ognuno di essi e rispettando le loro reazioni di rabbia e di dolore. Affronta il quotidiano con inaspettato coraggio, cercando di non far trapelare davanti ai figli il dolore, il senso di sconfitta e l’amarezza che albergano nel suo cuore. Gestisce da sola la vita familiare
“Piano, piano. Ogni giorno ha la sua pena. Quanto basta per arrivare a sera”
e se la cava piuttosto bene nonostante le mille difficoltà e le poche risorse finanziarie. L’esperienza di ogni giorno insegnerà alla donna a camminare sulle proprie gambe, a contare sulle proprie forze sostenute, comunque, oltre che dall’affetto di alcune amiche e anche su quello, inaspettato, della suocera che, pur essendo stata sempre molto legata al figlio Ben, ora non accetta le sue scelte e lo giudica duramente.
“Ben non ha mai dovuto affrontare le conseguenze delle sue azioni. Era sempre protetto”.
Anche per l’uomo, coinvolto in una storia extraconiugale, le cose non vanno tutte come previsto ma ora Rose è un’altra donna che non giustifica il comportamento del marito ma che pian piano riesce a farsi una ragione di ciò che è successo e a intravedere un nuovo futuro per lei e per i figli. Rose è dignitosa e lo dimostra pagina dopo pagina, giorno dopo giorno, grazie alle risorse di tante donne che come lei, in situazioni simili, sanno trarre il lato positivo anche nelle situazioni difficili e, molte volte, superare ciò che pare invalicabile e insopportabile.
La metà di niente
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A forza di leggere ho capito che un libro "non ti capita"per caso..in un particolare momento della tua vita ci si avvicina a un libro di cui abbiamo bisogno,un testo che in qualche modo si accosta al nostro stato d animo o ci possa aiutare in una determinata situazione.Terminato oggi questo romanzo e vorrei dirvi la mia:a dispetto di alcune recensioni che definivano il libro deludente o banale io l’ ho trovato interessante e mi ha rapito fin dall inizio.la fine di un lungo matrimonio,una separazione dopo 20 anni di vita insieme e dopo aver costruito una famiglia(3 figli)con l uomo che ami è sicuramente una sconfitta terribile,un fallimento totale.perdita che inevitabilmente puo portare ad una profonda e inguaribile solitudine e di conseguenza ad una profonda depressione.la protagonista invece con la sua tenacia reagisce e,grazie anche alle amiche,riesce e trovare la forza di andare avanti.viene inizialmente sopraffatta dalle enormi difficolta ma la sua forza la sua determinazione l’aiutano ad andare avanti e addirittura a ritrovare quella felicita che forse non ha mai avuto,coltivando passioni che la vita matrimoniale le impedivano di coltivare e godendosi quella liberta di cui non aveva mai goduto...LA META’ DI NIENTE.Catherine Dunne.